Il Colosseo fa da scenario al recente Rally di Roma Capitale

Rally di Roma Capitale, il fascino del Colosseo per dare lustro e spettacolarità al WRC

di Franco Carmignani
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Il più convinto “tifoso” della promozione del Rally di Roma non di parte è proprio lui: Simon Larkin. Parliamo del Senior  Director del WRC Promoter, la società creata da Red Bull e Sportsman Media Group e autorizzata dalla FIA con i diritti commerciali per il Campionato del Mondo di Rally FIA. Dunque un dirigente di alto profilo dal quale dipende la struttura del mondiale rally, il calendario, ecc.

Se non in crisi, non si può dire che il mondiale goda di un’ottima salute. Sul piano sportivo il predominio Toyota, la Yaris Rally 1 ha vinto 10 delle 11 gare finora disputate, a dispetto di Hyundai e Ford ha spento qualsiasi interesse. In realtà la casa giapponese ha lavorato bene sin dall’entrata in vigore del nuovo regolamento con le vetture ibride. A questo si è aggiunta la rinuncia di gare prestigiose Tour de Corse, Catalunya, Germania, Australia Nuova Zelanda.

Ecco, perché Larkin ha individuato nel Roma Capitale la candidata a rappresentare l’Italia nel WRC portando valori assoluti – un’ambientazione della cerimonia di partenza alla Bocca della Verità e al Colosseo chi ce l’ha? – e un’organizzazione collaudata, professionale che Max Rendina ha fatto crescere anno dopo anno, in grado di gestire anche le situazioni più delicate come si è visto al recente Rally del Lazio. Infine l’asfalto e le prove speciali, basti pensare alla “Monastero”, che sono già da mondiale  a detta di tutti i piloti. Larkin e Rendina puntano con decisione al 2026. E’ un’occasione da non perdere

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giovedì 18 settembre 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA