
A due settimane dal Rally Il Ciocco che apre il calendario 2025 cresce l'attesa per il ritorno di Lancia

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A due settimane dal Rally Il Ciocco che apre il calendario 2025 cresce l'attesa per il ritorno di Lancia
Mancano solo due settimane al Rally Il Ciocco che apre il calendario 2025. L'attesa cresce giorno dopo giorno, parallelamente dellaallo sviluppo della nuova Y HF che segna il ritorno della Lancia. Ne parliamo con Niccolò Bellazini di Sparco, title sponsor del CIAR.
C'è un grande impegno Sparco nel progetto Y HF. Ce lo puoi spiegare nel dettaglio?
«Siamo orgogliosi di partecipare come partner al ritorno alle corse di Lancia, rinnovando una collaborazione che dal 1982 al 1992 , ha conquistato svariati titoli mondiali , creando il Mito di Lancia nei Rally. Abbiamo curato tutti gli allestimenti della Ypsilon Rally 4, sedili, cinture, volante ed impianto di estinzione ed altri elementi di sicurezza omologati FIA. Inoltre forniremo l’abbigliamento tecnico ignifugo che vestiranno tutti gli iscritti alla Lancia Cup 2025 ed una linea di abbigliamento dedicata e personalizzata progettata a quattro mani tra i due uffici stile».
Da queste prime settimane cosa pensi del ritorno Lancia?
«Abbiamo toccato con mano anche alla presentazione al recente Rally Racing Meeting l’interesse dei piloti e la passione intatta per il Marchio Lancia del pubblico che si è accalcato per vedere la vettura e conoscere i contenuti della operazione. Le prenotazioni della vettura da corsa hanno raggiunto numeri veramente importanti, questo ritorno ha veramente elettrizzato l’ambiente e ci auguriamo possa svilupparsi nel tempo e riportare il marcio Lancia al posto che merita nel panorama del Motorsport. Pur con la dovuta prudenza il Ceo Napolitano ha spiegato dove si vuole arrivare e questo non può che essere positivo per tutto il movimento rallistico italiano che ha bisogno di divenire maggiormente attrattivo».
Il rally, sopratutto a livello mondiale vive un periodo di crisi. Come intervenire?
«Stiamo vivendo un momento di incertezza dettato dalla transizione elettrica ed un passaggio di regolamento che ha messo in stand-by molti costruttori in attesa di sapere quale strada si voglia intraprendere.
Credo sia importante verificare tutte le possibilità per tornare a vetture accessibili economicamente per agevolare l’ingresso di nuovi costruttori e ricreare la filiera dalle gare del mondiale a quelle nazionali, creando così un mercato di vetture che ne aumentino i numeri e rendano gli investimenti delle Case sostenibili od addirittura redditivi. Inoltre occorre stimolare un interesse nelle giovani generazioni che portino nuovamente l’attenzione per i Rally a livelli altissimi».
Parliamo dei ragazzi che stanno facendo esperienza al nord - Ledda, Trentin, Fontana, pensi ce la possano fare ad inserirsi nel WRC con una Rally2?
«Questa è una stagione cruciale per il loro futuro, Fontana sta facendo vedere grandi cose, se continua così il futuro è tracciato. Ledda e Tentin sono giovanissimi, ma hanno anche loro intrapreso un percorso molto formativo correndo all’estero, potendo crescere con meno pressione e facendo esperienza importante sui più svariati terreni. Noi insieme alla Federazione li supportiamo ed è importante che per il futuro possano avere chance importanti qualora dimostrino di meritarle. Il nocciolo è sempre quello economico, come tutti sappiamo il rallismo italiano soffre molto la mancanza di un Costruttore impegnato ad alti livelli, chissà che in futuro Lancia non trascini nuovamente il movimento e soprattutto come fece Cesare Fiorio, valorizzi i talenti italiani»».
Daprà e Mabellini: chi vedi meglio?
«Sono entrambi due eccellenti piloti, che possono dare molte soddisfazioni e stanno dimostrando che possiamo ancora sfornare piloti in grado di vincere anche all’estero. Nel 2025 dovranno dimostrare che quanto di buono hanno fatto la passata stagione era solo il punto di partenza per entrare nel giro mondiale».
Che ritorno ti ha dato il title sponsor del CIAR?
Al di la dell’orgoglio di affiancare la nostra Federazione nei due Campionati CIAR e GT, abbiamo visto notevoli benefici sul mercato italiano: i nostri Dealer hanno molto apprezzato la visibilità e l’impegno, aumentando lo spirito di appartenenza della loro partnership e le vendite ne hanno tratto assolutamente un beneficio. Siamo partiti con questa collaborazione per dare il nostro contributo al motorismo nazionale, ma ribadisco che occorre aumentare la attrattività dei campionati per attirare altri sponsors ed investimenti nel settore. La stessa sponsorizzazione di FPF Sport e Crugnola con Citroen sono un ulteriore impegno di Sparco per il motorismo italiano, ma siamo convinti che debbano essere aumentati gli sforzi per attirare pubblico, soprattutto giovane, nei parchi assistenza e sulle tribune degli autodromi, creando le condizioni per quel ricambio che oggi è comunque debole».