Michael Schumacher sette volte campione del mondo di Formula 1

Schumi: l'infezione polmonare è superata
prosegue la lenta fase del risveglio

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GRENOBLE - Michael Schumacher, in coma dopo l'incidente di sci di fine dicembre a Meribel, «ha già vinto la sua battaglia contro l'infezione polmonare». Lo scrive oggi la Bild precisando che la malattia «questa settimana secondo le ultime osservazioni non presenta più un pericolo pressante».

Per il quotidiano tedesco l'infezione dell'ex campione del mondo di Formula 1 non sarebbe di qualche giorno fa ma sarebbe stata contratta «molto prima», anche se non si precisa esattamente quando. Ieri la famiglia di Schumi aveva fatto sapere tramite la sua portavoce di credere fortemente nella ripresa dell'ex ferrarista, attualmente in fase di risveglio progressivo dal coma nell'ospedale di Grenoble. Un processo ce secondo i medici potrebbe durare a lungo.

Schumi prosegue la sua lenta risalita dallo stato di incoscienza in cui è piombato ormai un mese e mezzo fa. Nessuno stop, quindi, garantisce la portavoce del sette volte campione del mondo di Formula 1, Sabine Kehm, dissipando le preoccupazioni per l'infezione polmonare che, secondo la Bild, avrebbe aggredito il paziente. Quello di Schumacher è un percorso lento e impervio, guidato dai medici e seguito passo passo alla famiglia nel chiuso dei reparti «blindati» dell'ospedale di Grenoble, da cui filtrano minime informazioni. Il silenzio, voluto dagli Schumacher, alimenta però indiscrezioni per lo più allarmanti che richiedono continue correzioni e smentite.

Prima delle voci sulla presunta infezione polmonare che avrebbe addirittura interrotto il percorso di risveglio, storia raccontata ieri con risalto, ma senza testimonianze dirette dal tabloid tedesco, c'erano state addirittura quelle sulla sua morte, diffusesi una settimana fa sui social network, che hanno costretto l'ospedale a intervenire per smentire tutto con decisione. Nei giorni scorsi la Kehm ha diffuso un comunicato tranquillizzante a nome della famiglia.

«Siamo coscienti che la fase di risveglio può essere piuttosto lunga e allo stesso tempo ottimisti sulla guarigione di Michael e fiduciosi nelle capacità dell'intera equipe medica, negli infermieri, nei paramedici - recita il testo - L'importante non è la velocità del processo di ripresa, ma che si svolga in maniera continua e controllata». Tutto, quindi, procede sui binari previsti, ma il 45enne ex pilota potrebbe dover affrontare anche momenti di difficoltà come un'infezione ai polmoni, non rara in pazienti nel suo stato. In ogni caso, ribadisce la famiglia, la fase di risveglio prosegue «in modo continuo e controllato».

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Domenica 16 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2016 23:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA