Susie Wolff team manager della Venturi di Formula E e moglie di Toto

Susie Wollf (Venturi): «In Formula E dobbiamo minimizzare gli errori e capitalizzare le opportunità»

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – Le prime tre ore di test ufficiali sono troppo poche per fare un bilancio, ma Jake Dennis, il giovane britannico ingaggiato dalla Bmw i Andretti, è soddisfatto. «È bello essere finalmente in pista – spiega – perché finora avevamo fatto solo due giorni di prove e non avevamo alcun riferimento. La macchina va bene». «Da Bmw ci si aspetta che sia davanti – osserva – ed è quello che vogliamo fare, anche se come debuttante ho forse la vita un po' più facile». Nick Cassidy (Envision Virgin), un altro esordiente, parla della situazione generale: «Abitando in un altro continente (è neozelandese, ndr) gli ultimi mesi sono stati difficili – ammette – ma mi sento comunque preparato considerando la situazione. L'intesa con Frijns? È facile andare d'accordo con lui. L'inizio è stato promettente».

 

Per Alexander Sims il trasferimento a Mahindra è stato positivo: «Abito a tre quarti d'ora dal quartier generale – spiega l'ex pilota della casa bavarese – e ho potuto lavorare molto anche allo sviluppo della macchina. Inoltre sono contento di poter rientrare la sera a casa e trascorrere tempo con la mia famiglia ed i miei bambini». «Le sensazioni sono buone – aggiunge – Mahindra ha sempre fatto bene, anche se quella appena trascorsa non è stata la stagione migliore. Siamo fiduciosi di riportare il team ai vertici».

Susie Wolff, team principal della Rokit Venturi, torna a parlare di Massa: «Quella con Felipe è stata una decisione consensuale – dice – In Formula E non sono arrivati i risultati che si aspettava lui e nemmeno quelli che ci aspettavamo noi». La promozione di Norman da Nato da riserva a pilota ufficiale è stata una «decisione facile»: «Ha dimostrato grande determinazione e sono convinta che sia la scelta giusta. Il resto lo dirà il tempo». «Poiché siamo un team 'cliente' e quindi abbiamo poco da lavorare sullo sviluppo, il nostro lavoro è quello di minimizzare gli errori e capitalizzare le opportunità: Mercedes ci ha fatto capire fin dove si può arrivare con quella macchina».

Ian James, a capo della scuderia Mercedes-Benz EQ, di cui Venturi è cliente, conferma la tesi della “collega”: «Dobbiamo fare tesoro della buona partenza della scorsa stagione – afferma – e se riusciamo a far quadrare ogni aspetto possiamo competere con le squadre migliori». Fa sapere che nella scuderia c'è fiducia: «In questi mesi abbiamo lavorato per ridurre il gap che ci separa dagli altri team», precisa. È evidente che a Stoccarda si sogna una prestigiosa doppietta: la conferma in Formula 1 e la vittoria nell'emergente Formula E.

A nome della cinese Nio 333, Christian Silk rivendica il lavoro fatto dopo la chiusura della sesta stagione: «Ci siamo impegnati per migliorare l'affidabilità della vettura e poi ci siamo occupati delle prestazioni. I test sono stati incoraggianti», assicura. «Con Blomqvist abbiamo ingaggiato un pilota esperto – incalza – che ha già dimostrato di saper lavorare bene anche con gli ingegneri: i feedback che abbiamo sono buoni». In relazione alle prove di Valencia dice che «il circuito è molto diverso da quelli della Formula E perché è troppo veloce e troppo regolare», ma i primi crono di Oliver Turvey sono positivi.

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Domenica 29 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 01-12-2020 09:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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