Sebastian Vettel

Vettel fa sognare l'Aston Martin con il podio di Baku e tutta la F1 gli fa i complimenti

di Massimo Costa
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Dopo il Gran Premio di Montecarlo nel quale Sebastian Vettel si era classificato al quinto posto con una bella e tosta gara, ci eravamo chiesti: l'ex ferrarista sarà uscito definitivamente dal tunnel? Il tedesco dell'Aston Martin, ha preparato a Baku la sua risposta a tale domanda chiudendo al secondo posto il GP dell'Azerbaijan. Solo un caso? O Vettel è finalmente tornato il pilota che ha saputo vincere quattro titoli mondiali con la Red Bull, lottando per l'iride contro Lewis Hamilton nel 2017 e 2018 al volante della Ferrari? L'Aston Martin-Mercedes non aveva iniziato al meglio la stagione, colpita come la Mercedes (ne è praticamente una copia) dal regolamento tecnico 2021 che ha tagliato il fondo delle monoposto.

Lo staff tecnico alle dipendenze di Lawrence Stroll, proprietario del team, ha dovuto lavorare sodo per ricomporre i cocci della AMR21 e su due tracciati cittadini anomali, ma tanto diversi, come quelli di Montecarlo e Baku, la Aston Martin è tornata sui livelli dello scorso anno, quando la squadra si chiamava Racing Point. Di settimana in settimana, Vettel sembra cucirsi addosso la sua nuova squadra: "Non ci immaginavamo di salire sul podio, ma abbiamo fatto grandi progressi durante il weekend e la macchina aveva un ottimo ritmo", ha raccontato Vettel. Tutto vero, perché anche il compagno Lance Stroll, fino al cedimento del pneumatico posteriore sinistro, stava facendo molto bene occupando la quarta posizione ritardando il pit-stop e sicuramente avrebbe concluso tra i primi cinque.

Il tedesco non era soddisfatto dopo la qualifica, eliminato in Q2 complice la bandiera rossa per il crash di Daniel Ricciardo, ma partendo 11esimo ha avuto libertà nella scelta dei pneumatici. "È stata la chiave: abbiamo potuto usare un nuovo set di morbide per guadagnare due posizioni al via, e poi andare più lunghi per fare l'overcut su Tsunoda. Questo ci ha dato un vantaggio per la seconda metà della corsa", ha confermato. Seb era sesto quando è intervenuta la safety-car per l'incidente del compagno di squadra Stroll, e aveva gomme più fresche di circa dieci giri rispetto agli avversari. "Forse erano più facili da scaldare, e questo mi ha aiutato a superare Charles e anche Pierre", ha spiegato. Quindi l'ingresso in zona podio con il ritiro di Max Verstappen, e alla fine ecco addirittura la clamorosa piazza d'onore, approfittando del lungo alla ripartenza di Lewis Hamilton.

"Siamo stati in grado di conquistare un risultato davvero speciale", ha sottolineato Vettel, e glielo hanno riconosciuto anche gli avversari: bello vedere molti colleghi complimentarsi con lui in modo spontaneo appena dopo il traguardo, come il vincitore Sergio Perez, gli ex compagni Charles Leclerc e Daniel Ricciardo, o Fernando Alonso. Gesti che misurano il rispetto di cui Sebastian gode tutt'ora sulla griglia. Si è dovuto ricredere anche Ross Brawn, responsabile per Liberty Media della F1: "Ero fra quelli poco convinti sulla decisione dell'Aston Martin di ingaggiarlo, ma sembra essere stata una grande mossa per cosa sta facendo", ha confessato il responsabile sportivo del campionato. "È rinato, si è ritrovato. C'è un'atmosfera diversa intorno a lui, e questo dimostra come l'aspetto psicologico possa incidere sulle prestazioni. Seb ora è più a suo agio, con la giusta dose di pressione e con ingegneri con cui sta imparando a lavorare. Sta ottenendo i risultati e se lo merita, bravo".

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Mercoledì 9 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 10-06-2021 20:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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