
WEC, BMW ha utilizzato il primo gettone di sviluppo per la M Hybrid V8 LMDh

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DAYTONA – Il trucco, o meglio l’evoluzione, c’è ma non si vede. Dries Vanthoor ha regalato a BMW la pole position della 24 Ore di Daytona, ma dietro questo risultato c'è una novità significativa. In occasione della gara inaugurale dell'IMSA SportsCar Championship, nonché primo evento Endurance di caratura internazionale della stagione, BMW ha introdotto un aggiornamento sulla sua M Hybrid V8 LMDh. Andreas Roos, responsabile di BMW M Motorsport, ha confermato che l'intervento ha riguardato l'area dei freni.
Con questa modifica, BMW è diventato il terzo costruttore LMDh, dopo Porsche e Cadillac, a utilizzare un Evo Joker per incrementare le prestazioni della propria vettura. Porsche, finora, ne ha già sfruttati due di questi gettoni di aggiornamenti: uno all'inizio della scorsa stagione, per i sensori sull'avantreno della 963 LMDh, e il secondo per le sospensioni anteriori. Cadillac, invece, ne ha usato solamente uno per l'elettronica dell’unità di controllo della V-Series.R LMDh. Il regolamento consente, infatti, a ogni costruttore un massimo di cinque Evo Joker durante il ciclo di omologazione della vettura.
Le modifiche apportate da BMW non sono limitate al campionato IMSA: l'aggiornamento ai freni sarà utilizzato anche sulle M Hybrid V8 LMDh che vedremo impegnate nella prossima stagione del FIA WEC. Questo aggiornamento ha fatto il suo debutto nei Rookie Test del Bahrain, tenutisi lo scorso novembre dopo l'ultima gara del Mondiale Endurance, per poi essere provato nuovamente nei test IMSA di Daytona dopo due settimane. Ricevuta la validazione del team e la successiva omologazione da parte della FIA, tali modifiche potranno rivelarsi cruciali in una gara così difficile e massacrante, a livello meccanico, come lo è la 24 Ore di Daytona.
Roos, parlando dell’Evo Joker, si è mostrato cauto: «Vedremo dopo la gara. Abbiamo lavorato e implementato gli aggiornamenti ma alla fine la validazione finale spetta alla pista. Se guardiamo ai numeri e ai tempi fatti registrare a Daytona non possiamo che essere soddisfatti. Abbiamo percorso molti chilometri e raccolti numerosi dati per poter lavorare in vista della gara. Quando sei in cima alla lista dei tempi di sicuro parti con un maggior slancio, tuttavia non sappiamo qual è stato il lavoro svolto dagli altri team. Il risultato finale lo vedremo domenica quando sventolerà la bandiera a scacchi».