
WEC: Ferrari conquista la prima fila della 6 Ore di Imola, Rossi prima pole in LMGT3

F1, Imola si prepara per il Gp, attesi 200mila tifosi al circuito. Bagno di folla per le Rosse di Maranello

WEC, Ferrari inarrestabile a Spa: conquista la doppietta in Hypercar e vince in LMGT3

WEC, Antonio Fuoco e la Ferrari infiammano le Ardenne siglando la pole della 6 Ore di Spa
IMOLA – C’è una parola che descrive alla perfezione l’atmosfera che si è respirata durante le qualifiche del FIA WEC nell’Autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari: entusiasmo. Un entusiasmo genuino, acceso dal tricolore che ha sventolato fiero sulle colline romagnole grazie a una giornata memorabile per il motorsport italiano. Dalla pole position di Valentino Rossi in LMGT3, al dominio Ferrari nella classe regina delle Hypercar, il sabato di Imola ha avuto tutti gli ingredienti per infiammare il pubblico assiepato sugli spalti del circuito in riva al Santerno.
Dopo aver primeggiato in Qatar, Antonio Giovinazzi ha concesso il bis anche sul tortuoso e tecnico tracciato di Imola portando la Ferrari 499P in cima alla classifica con un tempo straordinario. Unico a scendere sotto il muro dell’1’29, il pugliese ha stampato un crono di 1’28”920 tracciando un solco netto tra sé e il resto della concorrenza, a partire dagli oltre sette decimi sulla Ferrari “gemella” guidata da Robert Kubica. Il polacco, al volante della seconda vettura ufficiale schierata da AF Corse, ha ripagato al meglio l’impegno dei meccanici, capaci di sostituire il motore in tempo record dopo un guasto nelle prove libere del mattino.
Il potenziale en-plein Ferrari, però, ha subito una battuta d’arresto con Antonio Fuoco. Il calabrese non è riuscito ad accedere alla Hyperpole per via della cancellazione del suo miglior giro. A fargli perdere il tempo buono è stato un superamento dei track limits alla variante Gresini, un dettaglio che ha pesato come un macigno. La sua 499P scatterà così dalle retrovie della classe Hypercar rendendo la gara tutta in salita.
Chi ha sfruttato bene la propria occasione è stato Dries Vanthoor, autore del terzo tempo con la BMW M Hybrid V8 del Team WRT. Il suo crono, seppur distante quasi un secondo da quello di Giovinazzi, gli garantirà la partenza davanti alle due Toyota di Ryo Hirakawa e Nyck De Vries, separate tra loro da un solo millesimo di secondo. Una lotta serratissima anche per la sesta posizione, occupata da Mick Schumacher. Il pilota dell’Alpine A424 sta dimostrando, weekend dopo weekend, una crescita evidente mettendosi alle spalle avversari del calibro di Jean-Eric Vergne, Charles Milesi e Alex Lynn, quest’ultimo reduce da un incidente durante le prove libere.
Per quanto riguarda la Porsche, la qualifica si è rivelata più complicata del previsto. Kevin Estre ha salvato il salvabile portando la 963 LMDh nella top-10, ma la prestazione complessiva è stata ben al di sotto delle aspettative. Ancora peggio è andata a Julien Andlauer, dodicesimo e mai davvero in partita. Fuori ritmo anche la Cadillac di Sebastien Bourdais e, ancora una volta, in fondo al gruppo le due Aston Martin Valkyrie LMH, che continuano a vivere un avvio di stagione tutto in salita.
Ma il momento forse più emozionante della giornata è arrivato quando a scendere in pista è stata la classe LMGT3. E lì, tra i cordoli della pista che da sempre respira passione, è toccato a Valentino Rossi mandare in delirio il pubblico. L’ex campione del mondo della MotoGP ha conquistato la sua prima pole position nel WEC, dimostrando una volta di più che il suo talento trascende le categorie e le discipline. Con un giro perfetto in 1’42”355, il ‘Dottore’ ha lasciato il segno sulla pista di casa, esattamente un anno dopo aver centrato il suo primo podio nella serie. Un risultato costruito in sinergia con Ahmad Al Harthy, autore del miglior tempo nella prima fase della qualifica, e finalizzato con determinazione da Rossi nella Hyperpole.
Chi ha tentato di rovinargli la festa è stato Clemens Schmid con la Lexus RC F GT3 dell’Akkodis ASP. Il suo giro sembrava poter contendere la pole, ma un’uscita oltre i limiti della pista alla Piratella ha vanificato tutto. La seconda fila ha così premiato Zach Robichon con l’Aston Martin di Heart of Racing e Simon Mann, abile a gestire il sovrasterzo della Ferrari 296 GT3 al Tamburello. Alle loro spalle, Finn Gehrsitz ha portato un’altra Lexus in quinta posizione, precedendo Giammarco Levorato, tra i più brillanti con la Ford Mustang GT3 di Proton Competition.
In quarta fila troviamo Riccardo Pera, che ha tenuto alta la bandiera della Porsche con il team Manthey, anche se il suo distacco dalla vetta è stato di oltre un secondo. Più indietro le McLaren 720S di Sean Gelael e Sebastian Baud, così come la Corvette Z06 GT3.R di Rui Andrade, che ha chiuso la top-10. Tra le delusioni di giornata spiccano i nomi di Thomas Flohr, appena fuori dalla Hyperpole con l’undicesimo tempo, e di Ben Keating, solamente sedicesimo in una sessione decisamente opaca per il texano.
L’atmosfera di Imola, con il pubblico accorso numeroso sulle tribune e il tricolore a fare da sfondo, ha trasformato queste qualifiche in qualcosa di più di una semplice lotta contro il cronometro. Con questi presupposti la 6 Ore di Imola, seconda gara stagionale del WEC, sarà tutta da vivere.
FIA WEC – 6 Ore Imola: Risultati Qualifica