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SAKHIR – Finale di stagione amaro per Ferrari nel FIA WEC. Dopo aver perso una gara dominata fin dalle prime fasi, il terzetto composto da Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado si è visto togliere anche il podio della 8 Ore del Bahrain. La decisione è arrivata a notte fonda quando FIA e ACO hanno emesso il documento spiegando che, tra qualifica e gara, sulla Ferrari 499P numero 51 sono state utilizzate due gomme in più rispetto al regolamento.
Ma procediamo con ordine. A meno di due ore dalla bandiera a scacchi, in occasione dell’ultimo periodo di neutralizzazione, il muretto box Ferrari, a differenza degli avversari, aveva deciso di non richiamare ai box il leader della gara Giovinazzi. Tale strategia non ha pagato con il pugliese che è dovuto rientrare in seguito a corsa ripresa. Ciò ha fatto scivolare la 499P a centro gruppo ma Giovinazzi, sfruttando le gomme più fresche, si è reso protagonista di una forsennata rimonta culminata con il secondo posto acciuffato, ai danni della Porsche di Matt Campbell, proprio all’ultimo giro.
Tuttavia, rivedendo i dati, FIA e ACO hanno appurato che sulla Ferrari numero 51 nell’arco della 8 Ore del Bahrain sono stati montati 28 pneumatici, due in più rispetto a quanto consentito dal regolamento. Tale svista ha comportato una sanzione di due Stop & go di due minuti, uno per ogni gomma montata oltre il consentito, da aggiungere a fine gara. Giovinazzi, Pier Guidi e Calado sono così sprofondati in quattordicesima posizione assoluta.
A spiegare l’accaduto è stato direttamente l’ingegnere Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars Ferrari: «L’equipaggio della vettura numero 51 ha rispettato il limite delle 26 gomme. Ma, per un errore, nell’arco della gara sono stati impiegati gli pneumatici che erano stati montati sulla vettura per schierarla in griglia, anziché quelli rodati durante la qualifica che erano destinati alla corsa. Queste due gomme non sono state considerate come parte del contingente allocato dalla squadra, portando alla conseguente decisione dei Commissari. È stato un errore fatto in buonafede e noi di Ferrari non ne abbiamo tratto alcun vantaggio».
A beneficiarne è stata la Porsche del Penske Motorsport di Campbell, Frederic Makowiecki e Michael Christensen che è salita al secondo posto. Mentre la Peugeot ha guadagnato il suo primo podio stagionale, nonché il primo della 9X8 Evo LMH, con il terzetto Mikkel Jensen, Jean-Eric Vergne e Nico Müller. Ad approfittarne anche i neo campioni Kevin Estre, André Lotterer e Laurens Vanthoor che hanno concluso la 8 Ore del Bahrain in zona punti.
FIA WEC – 8 Ore del Bahrain: Risultati Gara