Le Cadillac precedono le Aston Martin a San Paolo del Brasile

WEC: Alex Lynn in pole con Cadillac nella 6 Ore di San Paolo, Eduardo Barrichello al top in LMGT3 con Aston Martin

di Michele Montesano
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SAN PAOLO – Il FIA WEC ha superato il giro di boa e ha riacceso i motori nella cornice di Interlagos per la 6 Ore di San Paolo, prima tappa della seconda metà di stagione. La qualifica sul tracciato brasiliano ha riproposto un copione già visto a Le Mans: ancora una volta la Cadillac ha conquistato la pole nella classe Hypercar. A firmare la pole position è stato, così come in Francia, Alex Lynn fermando il cronometro in 1’22”570. Un tempo che non solo gli è valso il miglior piazzamento sulla griglia, ma anche il nuovo record della pista per la categoria Hypercar. Alle sue spalle, con appena un decimo di ritardo, si è piazzato Sebastien Bourdais. Purtroppo il francese è stato retrocesso di una posizione per aver ostacolato la Peugeot di Paul di Resta.

A ereditare il secondo posto è stato Julien Andlauer che ha portato la Porsche 963 LMDh ufficiale con un ritardo di poco più di due decimi e mezzo. Quarto un sorprendente Malthe Jakobsen, in grande spolvero sulla Peugeot 9X8 LMH, che ha beneficiato di un BoP più favorevole e ha riportato il prototipo francese nelle posizioni che contano. Proprio la Peugeot, rivitalizzata dalle modifiche, ha piazzato anche di Resta in sesta posizione alle spalle della BMW M Hybrid V8 di Sheldon van der Linde, capace di strappare una promettente quinta posizione. Più indietro invece l’altra Porsche ufficiale e le BMW del Team WRT, con Kevin Estre e Dries Vanthoor rispettivamente settimo e ottavo.

In Ferrari il sabato si è rivelato ben più complicato. A salvare parzialmente l’onore del Cavallino Rampante è stato Robert Kubica, al volante della 499P gestita dal team AF Corse, che ha conquistato l’accesso alla Hyperpole e ha chiuso con un distacco superiore agli otto decimi dal poleman Lynn. Ma le due vetture ufficiali non sono mai entrate davvero in partita: Antonio Fuoco ha chiuso soltanto in quattordicesima posizione, mentre Antonio Giovinazzi non è andato oltre il diciassettesimo crono. Un risultato che conferma le difficoltà delle rosse nel gestire un BoP penalizzante, in una fase della stagione dove ogni decimo può fare la differenza.

Il quadro della qualifica Hypercar ha visto altre note dolenti. È il caso della Toyota: Ryo Hirakawa si è dovuto accontentare della decima piazza, mentre Kamui Kobayashi ha chiuso addirittura in fondo allo schieramento di classe, un risultato impietoso per una squadra abituata a ben altri standard. La lotta per entrare nella top-10 è stata serratissima, tanto che Alex Riberas ha mancato l’accesso alla Hyperpole per appena 37 millesimi, chiudendo undicesimo con l’Aston Martin Valkyrie. Subito dietro si sono inseriti Nico Varrone sulla Porsche 963 del team Proton Competition e Harry Tincknell con la seconda Aston Martin. Anche le Alpine A424 LMDh hanno sofferto e partiranno dalla ottava fila.

La classe LMGT3 ha offerto un’altra storia, tutta da raccontare soprattutto per i colori brasiliani. Protagonista assoluto è stato Eduardo Barrichello, figlio d’arte dell’ex pilota Ferrari Rubens, che ha infiammato il pubblico di casa siglando una pole position emozionante proprio a Interlagos, sul circuito dove suo padre ha vissuto alcuni dei momenti più intensi della carriera. Il giovane pilota del team Racing Spirit of Leman ha dominato la qualifica della LMGT3 con la sua Aston Martin Vantage, firmando un 1’33”849 che gli è valso la vetta della classifica e gli applausi entusiasti degli spalti gremiti. Un risultato che ha saputo evocare ricordi familiari ma che, al contempo, ha confermato il talento emergente di un ragazzo determinato a farsi un nome con le proprie forze.

Alle sue spalle, le Lexus RC F GT3 del team Akkodis ASP si sono dimostrate temibili rivali: Clemens Schmidt ha sfiorato la pole, per soli 24 millesimi, precedendo il compagno di squadra Finn Gehrsitz. Quarta piazza per la Mercedes AMG GT3 di Lin Hodenius, al miglior risultato stagionale per Iron Lynx. Hanno fatto bene anche le McLaren 720S GT3 con Sean Gelael e Sebastian Baud, rispettivamente quinto e sesto, seguiti da una competitiva Rahel Frey, che ha ottenuto il settimo crono al volante della Porsche 911 delle Iron Dames.

A completare la top-10 della LMGT3 ci hanno pensato Giammarco Levorato con la Ford Mustang GT3 e le due Corvette Z06 GT3, affidate a Jonny Edgar e Rui Andrade. Fuori dalla Hyperpole, invece, le Ferrari 296 GT3, appesantite dal Success Handicap. Thomas Flohr ha chiuso in undicesima posizione, mentre François Heriau è arrivato quindicesimo. Anche Ryan Hardwick, attuale leader del campionato con la Porsche 911 GT3, non è riuscito a brillare piazzandosi tredicesimo davanti alla BMW M4 GT3 di Ahmad Al Harthy.

La griglia è dunque pronta per una 6 Ore di San Paolo che si preannuncia ricca di colpi di scena. Se Cadillac sogna una nuova fuga, Ferrari e Toyota sono chiamate a una reazione d’orgoglio, mentre Peugeot e Porsche proveranno a inserirsi nella lotta per il podio. In LMGT3 il calore del pubblico di Interlagos potrebbe spingere il giovane Barrichello verso una giornata da ricordare.

FIA WEC – 6 Ore di San Paolo: Risultati Qualifica

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domenica 13 luglio 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA