
WEC: tripudio rosso, la Ferrari conquista la tripletta nella 1812 km del Qatar

Leclerc agguanta il primo podio per la Ferrari in questa stagione. A Piastri con la McLaren la terza vittoria

WEC, Ferrari conquista la 6 Ore di Imola: storia di un successo annunciato quanto sofferto

Ferrari trionfa a Imola nel FIA WEC: Pier Guidi, Giovinazzi e Calado firmano un'altra vittoria leggendaria
LUSAIL – Il Mondiale Endurance si è aperto con un dominio assoluto da parte della Ferrari. La Casa di Maranello, grazie alle sue 499P LMH, ha monopolizzato il podio della 1812 km del Qatar. Un trionfo netto, quello messo in scena nel FIA WEC, per il Cavallino Rampante che ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2025. Tutti e tre gli equipaggi si sono alternati al comando, ma a tagliare per primo il traguardo è stato il terzetto formato da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. I vincitori della 24 Ore di Le Mans del 2024 hanno preceduto la 499P del team AF Corse con Yifei Ye, Philip Hanson e Robert Kubica. Proprio quest’ultimo è stato protagonista di una strenua difesa nei confronti di Alessandro Pier Guidi, che assieme ad Antonio Giovinazzi e James Calado, ha completato il podio.
Sin dal via, le Ferrari hanno imposto un ritmo inarrivabile per la concorrenza. Nielsen ha subito guadagnato la seconda posizione, superando Magnussen per mettersi alle spalle del poleman James Calado. Le 499P hanno così iniziato a scavare un solco tra loro e il resto del gruppo, con BMW e Cadillac uniche rivali in grado di provare a mantenere il passo, seppur senza successo. Il primo colpo di scena è arrivato alla terza ora, quando un problema tecnico ha costretto Christian Ried a fermarsi nelle vie di fuga. La direzione gara ha dapprima attivato la Virtual Safety Car e poi mandato in pista la vettura di sicurezza. Poiché entrambe le Ferrari avevano appena effettuato il loro pit-stop, ad approfittarne sono state le Cadillac.
Ma la leadership del team Jota è durata pochissimo. Un improvviso rallentamento di Jenson Button, prima del restart, ha colto di sorpresa Alex Lynn che lo ha tamponato in pieno costringendo entrambi a rientrare ai box con ingenti danni alla carrozzeria. L’incidente fratricida ha nuovamente spalancato la strada alle Ferrari, ma la gara ha continuato a riservare colpi di scena. Fuoco, dopo un contatto con la BMW di Dries Vanthoor, è finito in testacoda, mentre Giovinazzi ha subito una penalità per un’infrazione commessa sotto Virtual Safety Car. Il comando della corsa è così passato nelle mani di Ye, bravo a gestire lo stint con la 499P del team AF Corse.
Nonostante sia scivolato a centro gruppo, Fuoco ha ripreso a spingere con un ritmo indiavolato prima di cedere il volante a Molina, il quale ha completato la rimonta portandosi al secondo posto dietro Hanson, subentrato a Ye. Una nuova neutralizzazione, causata da un’uscita di pista da parte di Nicolas Pino, ha permesso allo spagnolo della Ferrari di azzerare il distacco sul battistrada Hanson creando, così, i presupposti per un finale incandescente. Dopo un ulteriore colpo di scena, con la Ford Mustang GT3 di Bernardo Sousa avvolta da fiamme e fumo, la ripartenza ha visto Molina superare Hanson prendendo le redini della gara.
La risposta è arrivata con Kubica. Il polacco, preso il testimone da Hanson, ha scavalcato Fuoco per riprendere la testa della corsa. La gara si è quindi decisa nell’ultimo pit-stop. Fuoco ha scelto di allungare lo stint di tre giri, sfruttando la pista libera per accumulare il vantaggio necessario a riprendersi la leadership all’uscita dei box. Da quel momento, il pilota Ferrari ha gestito il vantaggio fino alla bandiera a scacchi della 1812 km del Qatar. Pier Guidi, dopo essere subentrato a Calado, ha tentato un assalto finale su Kubica ma invano. Terza al traguardo, la Ferrari 499P numero 51 è stata rallentata da due drive through e 15 secondi di penalità per infrazioni commesse in pista.
Alle spalle delle Ferrari, la BMW M Hybrid V8 LMDh di Raffaele Marciello, Vanthoor e Magnussen ha conquistato il quarto posto. Il danese, dopo aver perso posizioni al primo restart per un guasto elettronico, è riuscito a contenere il ritorno delle Toyota grazie a un ottimo doppio stint. Mai in gara, le GR010 Hybrid LMH hanno chiuso quinte e seste, mentre la BMW di René Rast, Robin Frijns e Sheldon van der Linde ha terminato settima. Più attardate le Cadillac, con la V-Series.R LMDh di Lynn, Norman Nato e Will Stevens che ha concluso ottava nonostante l’incidente con i compagni di squadra.
Il nono posto di Jean-Eric Vergne, Paul di Resta e Mikkel Jensen è una boccata d’ossigeno per Peugeot. Mentre la 1812 km del Qatar è stata avara di soddisfazioni per Porsche. Penalizzate da un Balance of Performance poco favorevole, le 963 LMDh non sono mai state in gara. Nonostante una foratura nelle prime battute, Julian Andaluer, Michael Christensen e Mathieu Jaminet sono riusciti comunque a concludere decimi.
Nonostante le A424 LMDh siano state competitive, i piloti Alpine hanno commesso troppi errori scivolando nelle retrovie. Esordio difficile per Aston Martin, con le nuove Valkyrie ancora molto lontane dal passo delle altre Hypercar. L’unico momento degno di nota per la casa britannica è stato l’incredibile episodio della portiera mal fissata, che si è persino staccata in corsa, costringendo il team a un pit-stop imprevisto.
In LMGT3 la lotta per la vittoria è rimasta aperta fino all’ultimo. Dopo dieci ore di gara, la Corvette Z06 guidata da Daniel Juncadella, Ben Keating e Jonny Edgar ha preceduto, per appena 493 millesimi, la McLaren 720S Evo di Gregoire Saucy, James Cottingham e Sebastien Baud. Juncadella ha saputo difendersi con freddezza fino alla bandiera a scacchi regalando al team TF Sport il primo successo nel WEC. La BMW M4 GT3 di Yasser Shahin, Timur Boguslavskiy e Augusto Farfus ha completato il podio, approfittando di una penalità inflitta alla Lexus RC F GT3 nel corso della penultima ora.
Buona la rimonta da parte del terzetto AF Corse composto da Alessio Rovera, Simon Mann e François Heriau, che ha chiuso in quinta posizione con la Ferrari 296 GT3. Appena dietro l’Aston Martin Vantage del nostro Mattia Deudi, in equipaggio con Ian James e Zacharie Robichon, e la McLaren del poleman Sean Gelael. Ferrari ha portato un’altra vettura in top ten con l’equipaggio Rigon-Castellacci-Flohr, mentre la Ford Mustang degli italiani Gianmarco Levorato e Stefano Gattuso, in equipaggio con Dennis Olsen, ha conquistato un punto. Per Valentino Rossi e i suoi compagni di squadra, penalizzati da due drive through, la gara si è chiusa lontano dalla zona punti.
Andata in archivio la 1812 km del Qatar con una spettacolare tripletta Ferrari, il FIA WEC si prende ora una pausa di quasi due mesi. Il prossimo appuntamento sarà proprio a casa delle Rosse. Infatti, il fine settimana del 20 aprile, il Mondiale Endurance affronterà la 6 Ore di Imola sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari.
FIA WEC – 1812 km del Qatar: Risultati Gara