Pascal Wehrlein torna ufficialmente nella Formula E con Porsche a nove mesi di distanza dalla sua ultima apparizione con la Mahindra

Wehrlein: «Con Porsche torno nel campionato elettrico per raggiungere grandi risultati. Insieme»

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – Pascal Wehrlein torna ufficialmente nella Formula E a nove mesi di distanza dalla sua ultima apparizione. A Marrakech, a fine febbraio, gareggiava per la Mahindra, mentre a Valencia è in pista con la Tag Heuer Porsche. «Non posso fare paragoni – spiega – sono due scuderie che lavorano in modo diverso. Abito a due ore di macchina dal quartier generale di Porsche e tutto è più facile». Il 26enne tedesco considera un onore poter rappresentare un marchio glorioso come quello di Zuffenhausen: «L'obiettivo è quello di raggiungere grandi risultati. Assieme», aggiunge. «Qui a Valencia è importante riuscire a trovare il set-up giusto – insiste – Sappiamo di avere una macchina competitiva, ma sappiamo che ce l'hanno anche gli altri e tutti hanno fatto dei passi in avanti. Gli avversari? Non posso commentare quello su cui non posso incidere: preferisco concentrarmi su quello che posso controllare».

 

Norman Nato è uno dei tre debuttanti della settima stagione di Formula E: la Rokit Venturi gli ha offerto un volante dopo un paio di stagioni a contratto come riserva. «È bello essere finalmente in macchina – sorride – perché il lavoro al simulatore è importante, ma è un'altra cosa. So di avere molte cose da imparare e devo dire che il primo giorno di prove mi ha già offerto diverse opportunità per farlo: le condizioni meteo, tra bagnato e asciutto, sono state perfette». Il francese spiega di aver comunque trascorso molto tempo al simulatore anche nelle ultime settimane: «In questo primo campionato so che devo far parlare le prestazioni, ma so anche che molti errori derivano dalla volontà di far vedere troppo in fretta quello che si crede di saper fare. Il mio obiettivo è quello di lasciare Valencia e sentirmi pronto per Santiago del Cile».

 

Come Wehrlein, anche Sam Bird, uno dei veterani della Formula E con 69 ePrix disputati, ossia tutti come finora hanno fatto solo Lucas di Grassi, Daniel Abt e Jerome D'Ambrosio (ma gli ultimi due non saranno al via nella settima stagione), ha cambiato scuderia. Il suo trasferimento dalla Virgin alla Jaguar è stato senz'altro il più importante della stagione: «Vogliamo scrivere nuove pagine di storia e le gare diranno se riusciremo a lottare per il titolo fino alla fine», ha sintetizzato il britannico. Nemmeno lui è impressionato dalla denominazione di campionato del mondo Fia: «È una serie che merita questo riconoscimento – taglia corto – per la qualità dei piloti e per i numero ed il nome dei costruttori coinvolti».

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Mercoledì 9 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 11-12-2020 14:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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