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TOYOTA – Dopo quasi 130 chilometri del Rally del Giappone (il 42% del totale degli oltre 302 contro il tempo sui quali si sviluppa la prova), tredicesima e ultima tappa del mondiale 2024 di specialità, lo sconforto di Thierry Neuville è evidente. Il 36enne belga che non ha ancora vinto un titolo iridato individuale assoluto è il primo della classifica generale, ma nel paese del Sol Levante sta faticando perché nella quarta cronometrata ha avuto un problema con la Hyundai i20 N, che ha perso potenza. «Non siamo riusciti a risolvere il problema – ha spiegato – Continuiamo a lottare come sempre. Cerchiamo di limitare le perdite di tempo. Il duro lavoro dell'anno ha valore adesso, venticinque punti di vantaggio hanno un'altra importanza ora».
Al secondo riposo, Neuville (lontano dalla Top 10 di quasi due primi) ha un ritardo di oltre 7 minuti e 40 secondi dal compagno di squadra Ott Tänak, che è in testa alla corsa nipponica e che è aritmeticamente il solo a potergli ancora sfilare l'alloro mondiale. L'estone dovrebbe però garantirsi almeno 26 punti (se Neuville va bianco), un'operazione non riuscita molte volte quest'anno con il nuovo sistema di assegnazione dei punti. La scuderia coreana ha in ballo anche il titolo a squadre, nella cui graduatoria è in testa con 15 lunghezze di margine sulla Toyota. Il problema della Hyundai è che ai guai meccanici del belga si è sommato l'incidente di Andreas Mikkelsen nella Ss5, che ha tra l'altro costretto i commissari a sventolare la bandiera rossa perché la sua macchina ostruiva il passaggio agli altri piloti.
Dopo 9 cronometrate Tänak precede Elfyn Evans (Toyota Gr Yaris) di quasi 21'' e Adrien Fourmaux (Ford Puma) di 1:53.9, che ha un vantaggio di appena un decimo sull'idolo di casa, Takamoto Katsuta (Toyota Gr Yaris). Sébastien Ogier, sempre con la compatta ibrida del colosso nipponico, è quinto a 2:15.6, per nulla soddisfatto di come stanno andando le cose. Con la secondo macchina dell'Ovale Blu della scuderia M-Sport, Grégoire Munster viaggia a 2:37.4 dalla vetta.
Il belga con licenza lussemburghese è anche l'ultimo dei piloti della classe regina nella Top 10. Gli altri gareggiano nel Wrc2, prova in testa alla quale c'è il russo che difende i colori della Bulgaria Nikolay Gryazin con la Citroen C3 Rally2, che ha un ritardo di 1:06.2 da Munster. Alle sue spalle c'è Sami Pajari, il “rincalzo” finnico della Toyota, con la Gr Yaris ad alimentazione convenzionale, provvisoriamente ottavo. Sabato sono in programma 7 cronometrate per un totale di quasi 104 chilometri.