
Wrc, Ogier (Toyota) chiude in testa la prima giornata del Rally Italia Sardegna. Poi le Hyundai di Forumaux e Tänak

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Ford, origini del mito. Proprio su questo circuito la gloriosa tradizione sportiva dell’Ovale Blu ha vissuto i momenti più straordinari

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OLBIA – Al Rally Italia Sardegna, sesta prova del mondiale 2025 di specialità, si parla provvisoriamente francese. Ossia la la lingua dei primi due piloti della classifica al termine della giornata inaugurale della gara isolana, che deve fare già a meno di un protagonista, il campione in carica Thierry Neuville (Hyundai i20 N), che ha perso una ruota nella quinta cronometrata ed è precipitato in 46/a posizione a 19 minuti e 51 secondi dalla vetta.
Dopo quasi 121 chilometri al comando c'è Sébastien Ogier (Toyota Gr Yaris) che guida con appena 2,1'' di vantaggio sul connazionale della scuderia coreana Adrien Fourmaux, che insegue il riscatto dopo il ritiro in Portogallo e anche il secondo podio stagionale. Fourmaux era stato per due volte in testa alla corsa: Ogier lo ha scavalcato al termine dell'ultimo stage, con il quale gli ha rifilato 6,7'', sufficienti per superarlo.
Il podio virtuale è completato da Ott Tänak (Hyundai i20), che viaggia a soli 7,3'' dall'otto volte iridato. Poi il “solito” trenino di quattro Toyota, dalla quarta alla settima piazza, guidato da Sami Pajari (a 16,8'' da Ogier) e seguito nell'ordine da Kalle Rovanperä (attardato di altri 6''), che non ha ancora vinto in Sardegna, da Elfyn Evans (a quasi un minuto e dieci dalla vetta), il primo della generale individuale assoluta, e da Takamoto Katsuta, a poco meno di due minuti e mezzo dal battistrada. Il giapponese è anche l'ultimo pilota della classe regina nella Top 10.
Il primo del Wrc2 è Nikolay Gryazin, ottavo con la Skofa Fabia Rs, che rende meno di 5,5'' a Katsuta. Con la stessa vettura il primo degli italiani, Roberto Daprà navigato da Luca Guglielmetti, è 17/o a poco più di un minuto dalla Top 10. Per trovare il primo pilota della M-Sport con la Ford Puma (Wrc1) occorre scalare fino alla 37/a piazza dove si trova Jourdan Serderidis. I piloti ufficiali Grégoire Munster (che ha danneggiato la sospensione) e Josh McErlean (che ha perso una ruota) viaggiano già a quasi 43 e a poco meno di 50 minuti dalla vetta, mentre Martins Sesks si è dovuto ritirare già al secondo stage dopo essersi cappottato. Per l'Ovale Blu una spedizione da dimenticare.