Ogier (Toyota)

Wrc, problemi allo sterzo per Tänak (Hyundai) nel penultimo stage di sabato. Ogier (Toyota) passa al comando in Portogallo

di Mattia Eccheli
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MATOSINHOS – Dopo essere stato al comando per 15 stage (su 16) e averne vinti sette, Ott Tänak
era il più accreditato pretendente al successo nel 58/o Rally del Portogallo, ma nella penultima cronometrata di sabato l'estone è stato tradito dalla sua Hyundai i20 N. Un problema al servosterzo gli è costato quasi 46'', facendolo precipitare dalla prima posizione con oltre 13'' di vantaggio su Sébastien Ogier (Toyota Gr Yaris) alla terza con 28,1'' di ritardo dal francese. «Immagino faccia parte del gioco – ha ammesso Tänak – siamo stati molto sfortunati, ma da parte nostra abbiamo dato tutto quello che potevamo. Che altro posso dire?».

L'estone è andato al terzo e ultimo riposo della quinta tappa del mondiale 2025 di specialità con un distacco di 36,1'' dall'otto volte iridato transalpino: «Non è questo il modo in cui vuoi vincere – ha chiarito Ogier, che ha concesso “l'onore delle armi” all'avversario – Stavamo spingendo veramente forte per tenere la pressione alta, ma non è ancora finita: domani (oggi per chi legge, ndr) è ancora una giornata lunga». Tra i due si è inserito anche Kalle Rovanperä, sempre della scuderia Toyota Gazoo Racing, che viaggia a 27,6'' dal compagno di squadra.

A poco più di 72 chilometri dall'arrivo, spalmati su sei frazioni, nella classifica provvisoria i quattro campioni del mondo in gara occupano le prime quattro piazze, perché quello in carica, Thierry Neuville (Hyundai i20 N), ha guadagnato una posizione a spese di Takamoto Katsuta (Gr Yaris), che precede di appena 2,2'' e con un ritardo di appena 8,5'' sullo stesso Tänak. Il pilota del Sol Levante è l'ultimo sotto il minuto di svantaggio, perché gli altri due compagni di squadra con la compatta giapponese della classe regina, Sami Pajari e Elfyn Evans, sono sesto e settimo rispettivamente a 1:58.4 e 2:15.9 dalla vetta.

Alla compagine della M-Sport con la Ford Puma è rimasto ancora solo (quasi) il ruolo di comparsa: Josh McErlean e Grégoire Munster, le due guide con un contratto a tempo pieno, sono ottava e nona con ritardi di 4:13.2 e 4:41.7, mentre Martin Sesks, precipitato subito nella generale dopo essere stato costretto a cambiare una gomma venerdì mattina e poi penalizzato anche di 3 minuti, è 19/o a quasi 11 minuti e 10 secondi, e il 55enne imprenditore Diogo Salvi al via da “privatista”, è 30/o a 21:08.7.

La Top 10 è completata da Oliver Solberg, il primo del Wrc2: con la sua, seppur in versione Rally2, sono addirittura sei le Gr Yaris nelle prime dieci. Il primo italiano è sempre il trentino Roberto Daprà, risalito fino alla 16/a posizione con la Skoda Fabia Rs Rally2 assieme al navigatore Luca Beltrame, che almeno in Portogallo ha sostituito Luca Guglielmetti: Daprà è il settimo del Wrc2 e il quarto della graduatoria Wrc2 Challenger.

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domenica 18 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA