
Wrc, sullo sterrato del Portogallo sfida tra 12 auto nella classe regina. Di nuovo tutti e 4 gli iridati al via

Ford conferma: ritorno al WEC e a Le Mans nel 2027 con una Hypercar a telaio Oreca

Ford, origini del mito. Proprio su questo circuito la gloriosa tradizione sportiva dell’Ovale Blu ha vissuto i momenti più straordinari

Ford, origini del mito. Proprio su questo circuito la gloriosa tradizione sportiva dell’Ovale Blu ha vissuto i momenti più straordinari
MATOSINHOS – In Portogallo, dove tra giovedì e domenica si corre la quinta tappa del World Rally Championship 2025, nella classe regina sono iscritte addirittura 12 macchine: cinque Toyota Gr Yaris, quattro Ford Puma e tre Hyundai i20 N. La prova lusitana anticipa quella italiana - da anni ormai in calendario in Sardegna (5-8 giugno) - e da cinque edizioni consecutive viene vinta da un pilota della scuderia giapponese.
Ad alimentare lo spettacolo c'è la sfida interna alla scuderia Gazoo, che schiera tre dei primi quattro della generale: in realtà tutti i primi cinque della classifica si sono già imposti nella gara. Sébastien Ogier è il quarto, ma in Portogallo ha già vinto sei volte, mentre Elfyn Evans, che è il primo, si è aggiudicato la prova solo nel 2021. Rovanperä, che lo insegue come secondo assoluto seppur con un ritardo di 43 punti, ha vinto nel 2022 e nel 2023. Con 9 successi, anche la tradizione è a favore di Toyota, le cui quarta e quinta Gr Yaris sono pilotate da Takamoto Katsuta e Sami Pajari.
La pattuglia dell'Ovale Blu schierata dalla scuderia M-Sport è composta dai “soliti” Grégoire Munster, con 16 punti il primo della squadra britannica nella generale individuale (16 punti in quattro apparizioni) e Josh McErlean, dal promettente 25enne lettone Sesks Martins, che in una gara ha conquistato gli stessi punti (8) dell'irlandese partito in tutte le gare della stagione, e dal 55enne imprenditore portoghese Diogo Salvi (navigato dallo spagnolo Axel Coronado), co-fondatore e Ceo della Timwetech, azienda che lavora come “abilitatore digitale” per gli operatori di telefonia mobile.
La squadra coreana della Hyundai manda sullo sterrato lusitano – è la prima di sette prove consecutive su questo tipo di fondo – i suoi due campioni del mondo, quello in carica Thierry Neuville, e quello del 2019 Ott Tänak, oltre al francese Adrien Fourmaux, sempre all'inseguimento della sua prima affermazione in una prova iridata. Il Vodafone Rally de Portugal è articolato su 22 cronometrate per un totale di 344,5 chilometri a tempo e quasi 1.800 inclusi i trasferimenti. Si comincia giovedì poco dopo le 19 italiane con lo stage inaugurale di 2.940 metri e si finisce domenica prima delle 16 italiane al termine della Fafe 2, il Power Stage, da meno di 11,2 chilometri. Cinque gli equipaggi italiani al via, tra cui quello del trentino Roberto Daprà nel Wrc2 con una Skoda Fabia, navigato da Luca Beltrame e non da Luca Guglielmetti che lo aveva "scortato" in questo scorcio iniziale di stagione.