L Eco Cruiser 50 di Alva Yachts

Alva Yachts annuncia l’Eco Cruiser 50, barca 100% green con motori elettrici, idrogeno e pannelli solari

di Sergio Troise
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BAD PYRMONT - Nel mondo dell’automotive avanza a passi da gigante l’elettrificazione; nel mondo della nautica il processo è più lento, probabilmente perché l’alternativa ai motori inquinanti esiste da sempre, ed è la vela. Ciò detto, anche tra i produttori di yacht di lusso si fanno strada progetti di straordinario interesse, mirati ad abbattere le emissioni inquinanti. Una delle punte avanzate di questa attività mirata all’innovazione in chiave green è rappresentata da Alva Yachts, giovane cantiere tedesco (la sede si trova a Bad Pyrmont, piccola città della Bassa Sassonia) fondato da Mathias May e Holger Henn, il primo con il ruolo di amministratore, l’altro di designer.

Dopo aver sperimentato la propulsione elettrica su case galleggianti, aver dato un supporto a emissioni zero ad una barca a vela (l’Ocean Sail 82) e aver avviato la costruzione (non ancora completata) di due catamarani a emissioni zero (l’Ocean Eco 60 e il 90) i due coraggiosi soci tedeschi si sono decisi a sperimentare la propulsione full electric a bordo di un inedito yacht monocarena, progettato ex novo. Si tratta dell’Eco Cruiser 50, imbarcazione di 15,20 metri che, una volta varata, sarà disponibile in diverse versioni, con tre o quattro cabine, per uso privato o per charter, con motorizzazione - sempre a emissioni zero – di potenza variabile e possibilità di raggiungere la velocità massima di 20 nodi.

“Con questo yacht – assicurano i progettisti tedeschi – faremo un passo avanti straordinario a beneficio dell’ambiente e del comfort. Non solo si potrà navigare in modalità 100% elettrica, rispettando al meglio l’ambiente, ma si avrà anche il privilegio di una disponibilità di spazio e di una silenziosità senza precedenti”. Nei propositi del cantiere, tutto ciò dovrà favorire il raggiungimento di nuovi mercati, anche al di fuori dell’Europa, conquistando l’attenzione di diportisti interessati all’innovazione in chiave ambientalista.

Il primo punto peculiare del progetto Eco Cruiser 50 è, come detto, la propulsione elettrica, che dovrà essere costituita da due motori da 100 kW ciascuno, per una potenza totale di 272 cv. L’energia necessaria ad alimentare i motori dovrà provenire da un generatore (50 kVA) e dai pannelli solari posti sul tetto (4,9 kWp), ed essere immagazzinata in un pacco batterie da 140 o 240 kWh. A differenza di altri yacht, questa tecnologia non sarà aggiunta a posteriori, ma rappresenterà un elemento centrale del progetto. Proprio per questo una delle caratteristiche più evidenti è proprio la linea del tetto, che offre una enorme superficie per i pannelli solari. Altri pannelli saranno inoltre alloggiati nello sbalzo di poppa del ponte superiore. Il progetto è completato dalla sostituzione del serbatoio con una cella a combustibile a idrogeno per il generatore, mentre lo spazio abitualmente riservato a normali serbatoi per il carburante è destinato allo stoccaggio dell’idrogeno stesso. “In tal modo – tiene a sottolineare l’azienda – l’Eco Cruiser 50 sarà pulito al 100%, potendo navigare senza rilasciare emissioni inquinanti e nel totale silenzio”.

Alva Yachts ha preso in considerazione anche gli armatori che pretendono maggiori prestazioni da uno yacht elettrico, e propone infatti, sin da ora, una versione Power dell’Eco Cruiser 50, denominata 50 HP, con due motori elettrici da 230 kW per un totale di 625 cv. Soltanto in questo caso la barca potrà raggiungere una velocità massima di 20 nodi. Con la motorizzazione standard la velocità si limiterà invece a 15/16 nodi, mentre l’andatura di crociera consigliata sarà tra 8 e 10 nodi. Per ora il cantiere non ha comunicato l’autonomia né il tempo necessario per la ricarica.

Quanto al layout, HennDesign ha studiato per questo yacht una conformazione particolare, immaginata per massimizzare lo spazio e il comfort. Secondo il progetto, un grande beach club, molto più di una plancetta da bagno (misura 22 metri quadri) ospiterà un prendisole, ma anche il tender e una moto d’acqua. Da qui, quattro gradini scendono al ponte inferiore, mentre una scala a dritta porta a quello superiore. Gli spazi esterni non terminano nel beach club, ma proseguono al livello superiore con un pozzetto rialzato e protetto, dotato di divano e due tavolini, e con due larghi passaggi che conducono all’ampio prendisole di prua.

Il layout interno, come detto, può essere personalizzato scegliendo tra diverse versioni, con tre o quattro cabine, per uso privato o per charter. Una delle opzioni prevede un’ampia cucina, con tavolo da pranzo per 6/8 ospiti, sul ponte inferiore; un corridoio porta alla zona notte, con due cabine e due bagni (uno ha una seconda porta sul corridoio laterale), mentre a prua si trova la cabina marinaio con due cuccette e un bagno. Gli alloggi dell’equipaggio sono accessibili tramite una scala separata che scende dalla plancia di comando sul ponte superiore; la timoneria è inoltre dotata di due porte sui ponti laterali. Una quarta, ampia cabina si trova sul ponte superiore proprio dietro la cabina di pilotaggio e dispone di un letto matrimoniale, un ampio bagno e un tavolo da ufficio/angolo vanity. La posizione rialzata e le vetrate su tre lati offrono una gran vista sull’orizzonte.

Un’altra versione prevede tre cabine, tutte sul ponte inferiore, con tre bagni (uno è accessibile dal corridoio e può servire come day toilet). La cabina armatoriale è a centro barca, a sinistra, e dispone di un bagno con doccia e wc separati, mentre il piano con due lavelli affiancati si trova in un angolo aperto, alle spalle del letto, di fronte a un grande armadio e a un divanetto. A dritta del ponte, l’ampio corridoio ospita la cucina e un tavolo rotondo. In questo caso, il ponte superiore chiuso è un open space: un salone con mobile bar, divani e tavolino, e la postazione di guida a prua con porte sui passaggi laterali. Due scale danno accesso al ponte inferiore, una dalla plancia e una dalla beach area.

In ogni caso, gli interni sono stati sviluppati secondo un design minimalista e puntando su materiali e luce naturali. Secondo il cantiere lo yacht non è stato progettato esclusivamente per le emissioni zero, ma anche “pensando al lusso, alla sicurezza e al comfort di crociera”. Obiettivo dichiarato è infatti “fare dell’Eco Cruiser 50 un esempio degli ultimi sviluppi tecnologici nel campo degli yacht 100% green, avanti di anni rispetto alla concorrenza”. Il prezzo è stato fissato in 849.000 euro.

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Venerdì 13 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 14-11-2020 12:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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