Il rendering del nuovo Sherpa XL di Arcadia

Arcadia Yacht svela il progetto del nuovo Sherpa XL. Sarà presentato a Cannes nel 2019

di Sergio Troise
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MILANO - La costruzione dello yacht è stata appena avviata, dunque sarà varato tra più di un anno e farà il suo debutto al Cannes Yacht Festival 2019, ma il progetto è stato definito in tutti i dettagli ed è stato presentato in anteprima a Milano, nella originale cornice del Montenapoleone Yacht Club, all’interno della boutique di Brunello Cucinelli, dove modellini e rendering hanno conquistato la scena. Parliamo dello Sherpa XL, yacht di Arcadia destinato a segnare un altro capitolo importante nel programma di innovazione estrema, nello stile e nei contenuti, che il cantiere napoletano si è imposto sin dalla fondazione.

Lungo 78 piedi (23,80 metri) e con un baglio massimo che sfiora i 7 metri (6,9) l’annunciato “fratello maggiore” dell’entry level Sherpa (nato nel 2016) si annuncia come una delle novità più intriganti del made in Italy nautico. Come il modello più piccolo, l’imbarcazione si caratterizza infatti per uno stile anticonformista, che privilegia la ricerca degli spazi vivibili e l’efficienza, anche pagando qualcosa in termini di eleganza e purezza delle linee. Il risultato è uno yacht in grado di offrire 220 metri quadri di spazi vivibili interni ed esterni (il 25% in più rispetto a yacht della stessa categoria), un layout interno con 4 cabine (a richiesta 3), con tecnologia eco-friendly, carena semidislocante e autonomie fuori dal comune.

«Lo Sherpa XL mantiene in sé tutti i valori fondamentali del nostro brand – ha dichiarato Ugo Pellegrino, amministratore unico di Arcadia -. Rappresenta un ulteriore passo avanti nella creazione di un nuovo concetto di yacht, che dia il via a una linea a sé e che non sia semplicemente uno Sherpa su scala maggiore. Questa per noi sarebbe stata la soluzione più facile e veloce, ma siamo intenzionati a mantenere il nostro ruolo di innovatori».

Il design degli esterni e degli interni è stato affidato allo studio milanese Hot Lab con l’obiettivo di mantenere il caratteristico Dna del cantiere. Michele Dragoni, responsabile degli esterni, ha illustrato il progetto spiegando che «il lavoro è stato sviluppato attorno alla particolare disposizione dei ponti, sfalsati a prua in modo da sviluppare un blocco scale centrale caratterizzato da dislivelli contenuti. Questo particolare gioco di incastri – ha aggiunto il designer - oltre a consentire grandi spazi a fronte di un’altezza totale tutto sommato contenuta, ha consentito di giocare con i volumi e creare un profilo assolutamente riconoscibile».

Quanto agli spazi all’aperto, da sempre distintivi della flotta Arcadia, si profilano come un autentico trionfo del comfort e della funzionalità. Il pozzetto di poppa sarà infatti direttamente connesso alla plancetta tramite una breve e scenografica sequenza di scalini, che creerà un gioco di incastri tra le sottili murate e il basso volume chiamato a sorreggere il prendisole. A pruavia si estenderà un’ampia zona conviviale, ricca di eleganti divani, dove troverà posto anche un tavolo in grado di ospitare fino a dieci commensali.

Lungo l’intero pozzetto correranno murate sottili, dotate di aperture che consentiranno agli ospiti di godere della vicinanza con il mare e del panorama. L’intera area sarà resa ancora più confortevole dall’assenza di qualsivoglia movimentazione visibile per il varo del tender, ospitato a pruavia della sala macchine e che potrà essere varato tramite un portello laterale senza arrecare disturbo agli ospiti.

Sul ponte superiore è prevista un’ampia sun lounge con area bar chiamata ad esaltare la filosofia open-air. A differenza della disposizione tradizionale dei fly deck con timoneria esterna, la zona superiore sarà interamente dedicata agli ospiti. Il rapporto diretto con il mare e l’ambiente circostante si ritroverà, inoltre, anche nella sky lounge: grazie alle finestrature up & down gli ospiti potranno godere direttamente della brezza marina col semplice tocco di un pulsante.

«Per gli interni – ha detto Enrico Lumini, responsabile del progetto per Hot Lab - il nostro intento è avvicinarci al meglio alle richieste dei potenziali armatori: puntiamo dunque su ampi spazi, fortissima interazione con l’ambiente circostante e stile asciutto, semplice ed essenziale. Geometrie semplici che massimizzano i volumi e che se da una parte ci fanno quasi dimenticare il luogo nel quale ci troviamo, ovvero a bordo di uno yacht di quasi 24 metri, dall’altra sfruttano lo spazio il più possibile, offrendo agli occupanti maggior comfort durante la vita a bordo».

Una delle principali possibilità di personalizzazione, legata a gusti ed esigenze degli armatori, è legata, come detto, alla scelta tra una versione con quattro o tre cabine. In entrambi i casi il progetto prevede una camera armatoriale di oltre 22 metri quadri, che sconfina nella stanza da bagno, priva di paratie di divisione, e consente pertanto all’armatore di vivere uno spazio dal respiro quasi domestico: ampio, aperto, luminoso. Anche la cabina Vip di prua seguirà il medesimo principio.

La motorizzazione prevista per lo Sherpa XL prevede l’impiego di due Volvo Penta IPS 1050, in grado di raggiungere – secondo le anticipazioni del cantiere – una velocità massima di 22 nodi. Gli studi preliminari stimano inoltre che a una velocità long range di 10-12 nodi, la carena semidislocante sarà più efficiente del 30-35% rispetto agli altri yacht della categoria e assicurerà un contributo decisivo all’autonomia: si prevede infatti che a 12 nodi lo SHERPA XL potrà navigare per oltre 1.000 miglia, e addirittura 1.500 a 10 nodi.

Inutile dire che anche lo Sherpa XL, come tutti i modelli usciti dai capannoni di Torre Annunziata (Napoli), sarà equipaggiato con pannelli solari, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale grazie alle energie rinnovabili. Ciò significa che a bordo sarà assicurata la produzione di circa 2kW di energia pulita, sufficiente ad alimentare i servizi di bordo con la sola eccezione dell’aria condizionata. Lo yacht sarà dotato inoltre di dispositivi a basso consumo e di luci a led.

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Sabato 19 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 20-05-2018 12:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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