Un gioiello di Azimut-Benetti

Azimut-Benetti apre ai capitali stranieri: il fondo arabo PIF entra in azienda con una quota di minoranza del 33%

di Sergio Troise
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AVIGLIANA - Che un’azienda a guida familiare come Azimut-Benetti sia riconosciuta come il più grande produttore al mondo di imbarcazioni da diporto a motore, rappresenta di certo un vanto per l’intero Made in Italy. Nessun altro realizza oltre 45 modelli di yacht, superyacht e megayacht, espressione di un concetto di lusso caratterizzato da qualità, unicità, creatività, heritage, innovazione, con un valore stimato della produzione di un miliardo di euro per il 2021/2022 e di 1,2 miliardi per il 2022/2023. Ma può, un’azienda familiare tanto cresciuta (6 cantieri, oltre 2000 dipendenti, 138 punti vendita nel mondo a presidio dei mercati europei, americano, mediorientale, asiatico) andare avanti su questa rotta senza porsi domande? Possiamo ancora farcela da soli? Riusciremo ancora, e per quanto tempo, a investire nuovi capitali in ricerca, sviluppo e produzione per non perdere questa straordinaria leadership mondiale?

E’ nata presumibilmente su questi interrogativi la decisione di aprire le porte al PIF (Public Investment Fund), fondo sovrano dell’Arabia Saudita (uno dei più grandi al mondo) che entra come socio di minoranza e partner strategico nella prossima fase di crescita. “Con una quota di minoranza del 33% - spiega una nota di Azimut-Benetti - il PIF entra nel nostro gruppo con la prospettiva di investitore strategico di lungo termine”. Ciò detto, sarà bene ricordare, come ha fatto la stessa presidente del Gruppo, Giovanna Vitelli, che “la famiglia, assieme al management di sua fiducia, mantiene un ampio controllo del Gruppo e con esso la sua conduzione strategica”.

Come per altre operazioni di minoranza del passato, anche questa potrà comunque aprire nuove opportunità strategiche. La forza finanziaria di PIF e le sinergie con altri settori potranno infatti sostenere Azimut-Benetti nella crescita sia dimensionale che tecnologica dell’azienda. Inoltre, il Gruppo potrà beneficiare della posizione di assoluto rilievo di PIF quale investitore globale.

L'operazione verrà completata all’esito favorevole dei filing antitrust e regolamentari. Intanto vale la pena ricordare che con PIF, anche TIP (Tamburi Investment Partner), già socio di Azimut-Benetti da oltre 8 anni, rimarrà nel capitale sociale con una quota ridotta, segno della perdurante fiducia nella crescita di lungo termine.

Autentica soddisfazione ha espresso Giovanna Vitelli, presidente del Gruppo fondato nel 1969 dal padre Paolo. “Confermo la soddisfazione e l’orgoglio della famiglia per aver ottenuto, quale gruppo costruttore di mega yacht più importante del mondo, la fiducia di uno dei maggiori fondi sovrani a livello globale, già presente nel lusso, nella tecnologia e nel tempo libero. PIF, infatti, accompagnerà il nostro gruppo nel lungo termine e offrirà nuove importanti opportunità di business anche in un’area geografica come il Medio Oriente, in fortissimo sviluppo”.

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Giovedì 6 Aprile 2023 - Ultimo aggiornamento: 08-04-2023 20:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA