La carena di una barca

Azimut-Benetti con UE e Università contro l’inquinamento: ricerca su antivegetative ecologiche per salvare l’ambiente marino

di Sergio Troise
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AVIGLIANA - La coscienza ambientale sta cominciando a fare progressi anche nella nautica da diporto. Non tanto nel campo delle motorizzazioni, che in verità procedono assai più lentamente dell’automotive nell’abbattimento delle emissioni nocive, quanto nel campo delle vernici, che nell’industria nautica rivestono un ruolo importante, soprattutto lì dove è necessario proteggere la parte immersa delle barche. Pochi lo sanno, ma la tradizionale “passata” di vernice antivegetativa sotto la chiglia, tradizionalmente fatta a fine rimessaggio, prima di mettere la barca in acqua dopo la pausa invernale all’asciutto, può provocare danni gravi all’ambiente marino. Le vernici contengono infatti biocidi basati sull’azione tossica dei composti di rame e altri analoghi organo-metallici: inevitabili, di conseguenza, i danni alla fauna ittica e alla vegetazione marina.

Per ovviare al problema sono state sviluppate alcune innovative vernici antivegetative atossiche per applicazioni navali. Sono prodotti caratterizzati dall’elevata sostenibilità ambientale che oltre all’eliminazione dei biocidi contribuiscono a ridurre anche altre cause d’inquinamento, a cominciare dalle ridotte emissioni di CO2. Secondo gli esperti l’uso di queste vernici speciali contribuisce infatti a ridurre le attività di manutenzione dello scafo, con conseguenze benefiche legate a produzione di energia, gas serra, rifiuti.

E’ in questa cornice culturale che Azimut-Benetti, ai vertici mondiali per la produzione di yacht, superyacht e megayacht, ha compiuto un significativo passo avanti verso una nautica sempre più sostenibile. Lo ha fatto partecipando, con il suo reparto dedicato alle attività di ricerca e sviluppo, al progetto europeo “Paint-it”, importante ricerca internazionale cofinanziata dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE. Si tratta di un progetto di portata internazionale che vede coinvolti, oltre ad Azimut-Benetti, alche altre realtà italiane come il Centro Ricerche della Colorobbia Consulting (società toscana di servizi tecnologici e sviluppo di nuovi materiali) e le Università di Tor Vergata (con il dipartimento di Ingegneria dell’Impresa) e Niccolò Cusano (facoltà d’ingegneria).

Gli studi e le ricerche di queste eccellenze industriali e scientifiche hanno portato, come detto, alla realizzazione di vernici “virtuose” per la nautica. Ma è interessante osservare che questo progetto non si limita al settore del diporto: oltre al comparto nautico, la formulazione testata potrà essere utilizzata anche nell’edilizia civile, negli impianti di trattamento delle acquee reflue e in generale negli impianti che coinvolgono sistemi idrici in differenti processi di produzione industriale.

“Il sostegno del nostro Ufficio Ricerca e Sviluppo a questo progetto – si legge in una nota di Azimut-Benetti - s’inserisce in una più ampia strategia dell’intero gruppo, che è da sempre attento alla sostenibilità della sua produzione grazie al rispetto di alcuni punti fermi, come il controllo della catena di fornitura, l’applicazione delle migliori soluzioni tecnologiche (a livello di evoluzione della forma delle carene, di propulsioni e di scelta dei materiali tra cui il Carbon Tech), lo studio dei processi di smaltimento degli yacht e la sponsorizzazione di diverse associazioni che mirano a controllare e ridurre l’impatto del comparto sull’ambiente, come le fondazioni Blue Marine e Water Revolution”.

Questo impegno sul fronte della sostenibilità ambientale rappresenta dunque un pilastro fondamentale nelle strategie del super cantiere controllato dalla famiglia Vitelli. E’ un impegno – vale la pena sottolinearlo – perfettamente in linea anche con le più recenti tendenze del mercato, in particolare legate alle nuove generazioni di armatori, sempre più attenti a vivere il rapporto con l’ambiente marino in maniera più rispettosa, attenta e consapevole.

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Martedì 9 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 12-03-2021 08:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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