Il Baglietto T60

Baglietto, l’anno 2022 da ricordare per successi commerciali, investimenti e progetti: già venduto il primo T60 atteso nel 2026

di Sergio Troise
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LA SPEZIA - Fine anno, tempo di bilanci. Per le aziende italiane impegnate sul fronte della grande nautica non mancano soddisfazioni, con successi commerciali e avviamento di nuovi progetti a scandire un successo che sembra non conoscere pause. E’ in questo scenario che brilla la stella di Baglietto, nome storico del Made in Italy specializzato nella costruzione di imbarcazioni plananti in alluminio da 38 a 50 metri e di megayacht dislocanti e semidislocanti dai 40 metri in su, in acciaio e alluminio.

Nel corso del 2022 l’azienda del Gruppo Gavio ha venduto nel mondo 9 yacht di misura compresa tra 41 e 60 metri, ha 22 barche in costruzione, 3 nuovi modelli in consegna, ha aperto la divisione Bertram europea ed ha avviato tre nuovi uffici commerciali nel mondo, Australia compresa. Tutto ciò – tiene a sottolineare l’amministratore delegato Michele Deprati - in forza di investimenti per 13 milioni di euro nelle strutture di La Spezia e Carrara e di un’organizzazione tecnica, produttiva e commerciale che consente di guardare al futuro con la certezza di continuare a crescere”.

Proprio a fine dicembre, a pochi giorni dalla vendita dell’ottavo esemplare del T52, Baglietto ha acquisito la prima commessa del T60, yacht di 60 metri (per 10,50 di larghezza) firmato Francesco Paszkowski Design (con la collaborazione di Margherita Casprini per gli interni) i cui disegni sono stati presentati in anteprima solo tre mesi fa al Monaco Yacht Show 2022. La costruzione è ora in fase di avviamento e l’imbarcazione sarà varata e consegnata entro il 2026.

Naturale evoluzione del modello più piccolo di 52 metri di cui raccoglierà l’eredità, il T60 racchiude in sé i valori essenziali dello stile intramontabile di Baglietto proiettando il marchio del gabbiano in un nuovo orizzonte. “Difficile nascondere il grande senso di orgoglio che l’acquisizione di questa commessa ci trasmette - dichiara Fabio Ermetto, direttore commerciale del cantiere - . E non solo perché avvenuta a soli tre mesi dalla sua presentazione, a chiusura di un anno straordinario, ma soprattutto perché conferma l’opportunità delle scelte creative che il cantiere ha portato avanti insieme al designer Francesco Paszkowski. Credo che questo modello non solo racchiuda tutte le caratteristiche che il mercato oggi richiede, ma apra nuove prospettive per la nautica da diporto, proponendo soluzioni assolutamente uniche ed innovative”.

Secondo i vertici del cantiere spezzino, infatti, il nuovo T60 cambierà totalmente il modo di concepire la vita in mare, stravolgendone le regole definite del mare/terra, dentro/fuori, formale/informale, giorno/notte. A giudicare dai primi rendering lo yacht si distinguerà dunque per le linee morbide, rese ancor più filanti grazie alle potenze laterali alleggerite che sembrano quasi “sospese” andandosi a fondere nella struttura del cielino esterno, mentre la striscia in vetro nero ad inglobare gli oblò, ormai un leit-motiv delle ultime imbarcazioni Baglietto, ne accresce l’effetto slanciato.

Totalmente innovativo il layout. Non esistono spazi chiusi, le finestrature a tutta altezza sia del salone principale che dell’upper deck, a scomparsa e totalmente apribili, creano ambienti che mutano e si armonizzano con l’ambiente circostante. Ambienti informali di giorno, aperti al mare e alla vita all’aria aperta si trasformano in spazi più formali e di rappresentanza di sera, sempre mantenendo il contatto diretto con il mare.

Beach area, salone principale e zona pranzo di questa imbarcazione innovativa sono concepiti come un unico spazio interconnesso: una beach lounge di 60 metri quadri, con piscina, zona bar, area conversazione e gym accoglie l’ospite al suo arrivo e lo accompagna al salone principale, completamente apribile, grazie ad una scalinata a vista. Ne risulta un ambiente su due livelli di quasi 100 metri quadri cui si aggiunge la sala da pranzo con vetrata interamente apribile, una straordinaria zona living a pelo d’acqua da godere sia di giorno che di sera.

In particolare, il primo T60 presenta una configurazione di grande originalità, con il ponte superiore trasformato in owners’ deck ed interamente calpestabile. Alla suite armatoriale si accede da una lobby a centro nave dove trova posto anche uno spettacolare ascensore in cristallo. La suite, che include ufficio, cabina armadio e grande bagno con servizi separati, offre una zona notte con vetrate apribili su tre lati che danno accesso privato ad una piscina esterna a prua.

A poppa l’area lounge si apre sul tavolo da pranzo esterno grazie alle finestrature interamente apribili su tre lati, confermando il continuo dialogo fra dentro e fuori che caratterizza l’intera imbarcazione. Una vasca idromassaggio ed una zona prendisole completano il layout di questo ponte.

Le sistemazioni per gli ospiti prevedono 4 cabine, 2 VIP e 2 riservate agli ospiti sul ponte principale, mentre una quinta cabina ospiti è situata sul ponte inferiore. Qui anche una sala massaggi, la grande cucina attrezzata per l’alta ristorazione e l’area destinata all’equipaggio che include crew mess, dinette e 7 cabine per 13 membri. L’intera zona sotto al ponte inferiore è destinata agli spazi tecnici: storage, cantina, magazzino bagagli e celle frigorifere trovano qui la loro collocazione. La timoneria è spostata sul ponte sole, dove trova posto anche la cabina del comandante. Un’ulteriore area pranzo, e zone prendisole a prua e poppa caratterizzano questo spazio.

Il garage, capace di ospitare un tender di 23 piedi oltre a 2 jet-ski e mezzi di salvataggio, è posizionato a prua del main deck mentre una cucina per l’alta ristorazione è situata a centro nave. A prua non può mancare la pista di atterraggio touch-and-go per l’elicottero. Lo yacht è motorizzato con 2 propulsori CAT 3512 capaci di spingere l’imbarcazione ad una velocità massima stimata in 16 nodi. 12 nodi l’andatura di crociera, in regime dislocante. Non mancherà il supporto di una componente elettrica, che andrà a configurare un sistema ibrido, mirato a ridurre le emissioni nocive, come già sperimentato sul Baglietto T52.

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Sabato 24 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 26-12-2022 19:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA