il primo Baglietto T52 in versione ibrida

Baglietto, in anteprima mondiale a Portofino il primo T52 in versione ibrida. Confermato lo stile firmato Paskowski-Casprini

di Sergio Troise
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PORTOFINO - Dopo il varo del febbraio scorso, è stato presentato a Portofino, in anteprima mondiale, il primo yacht di Baglietto dotato di motorizzazione ibrida. E’ la versione più avanzata del noto T52, un capolavoro di stile, eleganza e innovazione tecnologica lungo 52 metri, costruito in acciaio e alluminio, con carena dislocante.

Così motorizzato, lo yacht è capace di assicurare, in modalità diesel-elettrico, un’autonomia di navigazione fino a 7.600 miglia, con il valore aggiunto della possibilità di ormeggiare all’ancora fino a 10 ore, grazie alle sole batterie. Ciò detto, i due motori MTU 16V2000M86 consentono comunque all’imbarcazione di raggiungere la velocità massima di 17 nodi assicurando un’autonomia di 3.600 miglia in modalità tradizionale.

Lo stile, firmato da Francesco Paszkowski Design, si segnala per la capacità di riprendere gli stilemi classici della tradizione Baglietto, attualizzandoli in uno yacht dal sapore contemporaneo. Se a ciò aggiungiamo il lavoro eseguito da Margherita Casprini per gli interni, si avrà chiaro il quadro di un’imbarcazione costruita non solo in sintonia con le richieste dell’armatore, ma anche in grado di esaltare come meglio non si potrebbe la fusione tra la ricerca dello spazio e della funzionalità e il rispetto degli stilemi classici di questo marchio che ha scritto la storia della nautica di lusso.

Com’è facile immaginare, anche in questo caso è stata tenuta in considerazione l’esigenza di privilegiare al meglio il contatto con il mare. A ciò contribuisce il ben noto design della poppa aperta, con un beach club disposto su tre livelli, già diventato un marchio di fabbrica del nuovo corso Baglietto. La grande piscina presenta la particolarità di una chiusura “a scomparsa”, grazie ad un pavimento con movimentazione up/down che permette di estendere ulteriormente lo spazio del ponte quando non in uso.

Altro elemento tipico è il ponte sole lungo circa 24 metri, soluzione già sperimentata dal cantiere, che contribuisce ad esaltare la capacità del progetto di distinguersi da imbarcazioni di dimensioni e volumi similari. Le grandi finestrature a tutta altezza e apribili su tre lati del ponte superiore creano inoltre una piacevole zona lounge “al fresco”, con area conversazione e zona pranzo godibili con qualsiasi situazione atmosferica.

“Il T52 progettato per Baglietto è un’imbarcazione dalla grande abitabilità degli spazi esterni, caratterizzata da superfici di dimensione straordinaria che permettono di vivere pianamente i momenti all’aria aperta. Ne sono un esempio, oltre all’ampio sun-deck, la passerella che a prua mette in collegamento il sun-deck e l’upper deck, che diventano quasi un unico enorme spazio, e la zona a poppa del main-deck” commenta Francesco Paszkowski.

Forte personalità anche per gli interni, alla cui definizione ha collaborato, come detto, anche Margherita Casprini: “Gli spazi al coperto – fanno osservare i due progettisti - rispettano pienamente la necessità di creare un ambiente contemporaneo e sobrio, come richiesto dall’armatore, che ha voluto uno stile lineare e di impronta classica per quanto riguarda i materiali, e caratterizzato da un tocco attuale per gli arredi”.

Sono 6 le cabine dedicate all’armatore e ai suoi ospiti, per un totale di 12 posti letto, cui vanno sommati 9 alloggi per l’equipaggio. La coerenza stilistica in tutti gli ambienti di bordo privilegia la scelta di materiali naturali, con teak per pavimenti, laccati, cuoio e pelle color naturale o mandorla per i mobili, marmo Botticino nei bagni, metallo brunito ed inox satinato per i dettagli, tessuti in colori chiari o che ricordano il grigio chiaro della pietra, in un mix armonico che mira a creare un’atmosfera fresca e leggera.

Nel segno della continuità anche la realizzazione da parte dello studio di design di numerosi arredi custom e la scelta di continuare a collaborare con brand come Fendi Casa, Dedon e Tribù, utilizzando tessuti dalle nuance naturali abbinati in armonia con i dettagli in pelle, il legno, l’acciaio e il marmo di tutti i complementi.

“È un momento che aspettavamo da tempo – commenta Fabio Ermetto, direttore commerciale del cantiere spezzino –. Il nuovo yacht segna una tappa determinante nel nostro percorso anche in termini di ricerca e sviluppo: al di là dello stile, del comfort, della funzionalità e dell’eleganza questo è infatti anche il primo esemplare della linea T52 con motorizzazione ibrida. Un percorso verso una nautica sostenibile che stiamo portando avanti con ferma convinzione”.

“Non poteva esserci luogo migliore della Marina di Portofino per presentare la nostra prima imbarcazione di 52 metri a motorizzazione ibrida, che segna il primo passo verso quell’impegno che ci siamo assunti nei confronti di una nautica sempre più responsabile e sostenibile” ha osservato da parte sua Diego Michele Deprati, CEO del cantiere, ricordando inoltre che con Officina Baglietto l’azienda spezzina “si dimostra sempre più attenta non solo alla produzione di imbarcazioni di qualità, ma anche allo sviluppo di progetti dall’alto contenuto valoriale, che aprono le porte alla formazione di giovani talenti non solo nell’ambito del design nautico, core business del cantiere, ma più in generale del mercato del lusso, con particolare attenzione all’ambito del product design, fashion design e jewellery design”.

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Venerdì 19 Maggio 2023 - Ultimo aggiornamento: 09:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA