L'istallazione Baglietto al salone di Venezia

La scelta di Baglietto: al Salone di Venezia senza yacht. Allestita una mostra che racconta la storia del cantiere

di Sergio Troise
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Si può partecipare a un salone nautico senza esporre una barca? Secondo Baglietto, storico cantiere con sede a La Spezia, si può fare. E infatti ha deciso di presentarsi al Salone di Venezia in maniera del tutto originale, ovvero esponendo non uno dei suoi magnifici yacht, ma una installazione artistica.

Si chiama Tales from the Blue (Racconti dal blu, ovvero dal mare), e consiste in un container trasformato in mostra immersiva volta a raccontare, in maniera unica ed originale, gli oltre 170 anni del brand. Realizzato in uno spazio industriale trasformato in area espositiva itinerante, questa sorta di micro-museo offre un’esperienza immersiva che narra per immagini, suoni e sensazioni l’incredibile heritage del marchio del Gabbiano, che dal 1854 intreccia la propria storia con quella del nostro paese.

All'interno dell’esposizione scorre, infatti, l’esperienza nautica di Baglietto, dalle sue origini nel 1854 a Varazze, all’oggi fatto di sostenibilità e sguardo verso il futuro, in un percorso narrativo emozionante e coinvolgente. Un viaggio nel tempo ricostruito anche attraverso la voce di alcuni personaggi che hanno reso celebre il marchio nel passato, come D’Annunzio e Puccini, ai quali Baglietto affida temi legati all’appartenenza ad un paese, alla sua unicità e ai suoi valori fondanti e condivisi, di avanguardia, eccellenza e audacia.

“Con Tales from the Blue abbiamo scelto di raccontare la nostra storia non solo con le parole, ma attraverso un’esperienza sensoriale capace di far vivere l’anima di Baglietto - commenta Diego Michele Deprati, amministratore delegato del cantiere -. È un viaggio immersivo nel tempo e nei valori che ci definiscono, ovvero innovazione, eccellenza, appartenenza. Un omaggio al nostro passato e una dichiarazione di intenti per il futuro”.

Ciò che esibiamo a Venezia – aggiunge da parte sua Raffaella Daino, responsabile della comunicazione e del marketing di Baglietto - non è solo una mostra: è un manifesto identitario che celebra la capacità di Baglietto di reinventarsi nel tempo, rimanendo fedele alle proprie radici e proiettando nel futuro la forza della propria visione”.

Tutto ciò premesso, vale la pena ricordare che nel cantiere di La Spezia sono comunque in corso grandi manovre, con occhi costantemente puntati anche oltreoceano, come dimostrato dalla recente partecipazione al Palm Beach International Yacht Show, dove sono stati presentati il DOM 133 MY Jules in prima americana e il T52 MY Daybreak in anteprima mondiale. Se non bastasse, è stato avviato il progetto del T54, ovvero della barca destinata a prendere il posto del T52 al vertice della gamma nota nel mondo per la produzione di mega-yacht dislocanti in acciaio e alluminio di lunghezza superiore ai 40 metri.

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giovedì 29 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 21:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA