il Gladiator 411 Carbon Series di Canados

Canados alla conquista degli Usa con il Gladiator 411 Carbon Series. L'offshore che vola a 88 nodi con due fuoribordo da 900 hp

di Sergio Troise
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ROMA - Grandi manovre in casa Canados, storico cantiere romano impegnato in una avvincente corsa all’innovazione, con costruzioni in carbonio e mire espansionistiche proiettate sul mercato degli Stati Uniti. Già da adesso due nuovi esemplari della linea Gladiator, un 431 walkaround con due entrobordo diesel Volvo Penta e un 431 Speedster con tripla motorizzazione Mercury 450R, sono disponibili tra Miami e Fort Lauderdale, affidati al rappresentante americano Alain Zenatti con il compito di promuovere lo sviluppo delle attività oltreoceano. Entro la fine del 2021, poi, potrebbe sbarcare negli USA l’esemplare numero 2 del nuovo Gladiator 411 Carbon Series, straordinario motoscafo offshore di 41 piedi (13,06x3,30) per il quale è previsto il varo dell’esemplare numero 1 entro aprile del 2021.

Già ordinato da un armatore francese, il nuovo Gladiator 411 sarà il primo offshore europeo in puro stile yankee, in grado però di distinguersi per la motorizzazione fuoribordo in sostituzione dei super propulsori entrobordo tradizionalmente preferiti dagli americani. Spinto da due Mercury 450R, il nuovo motoscafo della linea Gladiator sarà in grado di raggiungere la velocità massima di 88 nodi e di mantenere andature di crociera attorno ai 70 (55 in assetto “economico”).

Tutto ciò grazie alla costruzione in carbonio, che contribuisce a ridurre i pesi e a migliorare la rigidità, e ad una carena ventilata con doppio step, progettata proprio in funzione delle prestazioni estreme. L’impiego di Kevlar e resina epoxy e la sistemazione a poppa dei motori, ottimizzata grazie ad un bracket strutturale che garantisce robustezza, rigidità e resistenza all’impatto, faranno il resto.

Il progetto del nuovo Gladiator 411 è del Design Team del cantiere romano e l’ingegnerizzazione è curata direttamente da Michel Karsenti, presidente di Canados con un passato prestigioso nelle competizioni offshore (è stato 4 volte campione del mondo). Con lui collaborano Simone Cesati, esperto di costruzione composita high-tech, e Albert Dalle Molle, consulente per barche ad alte velocità. Il risultato del loro lavoro è una barca caratterizzata da una carena molto sottile e da un peso a vuoto di 3100 kg, circa il 30% meno di ogni altro modello di questo tipo sul mercato.

L’aspetto esterno – come evidenziato dai rendering diffusi dal cantiere – è aggressivo, tipico di una imbarcazione ad altissime prestazioni. “Ma tutto ciò – informa una nota di Canados – non penalizzerà il comfort a bordo, né la sicurezza, essendo prevista l’utilizzazione di cinque sedute ammortizzate X-Craft (fornite dagli specialisti di Recaro, ndr) che permettono di navigare ad andature elevate anche con mare formato”. Oltre alle cinque sedute – vale la pena ricordarlo - il nuovo Gladiator offrirà anche un prendisole di poppa con due posti affiancati e, sottocoperta, una cabina dotata di un letto di 2 metri per 3,10.

Fin dall’inizio della costruzione, come detto, il cantiere ha tenuto sotto controllo il peso. Oltre alla laminazione, su una barca così veloce ogni elemento deve essere accuratamente studiato per limitare gli ingombri e mantenere il baricentro esattamente dove deve essere, con un minimo margine di errore tollerabile. Tutto l’hardware è dunque in alluminio anodizzato, e molti accessori in fibra di carbonio sono made in Italy, mentre altri componenti sono stati selezionati negli Stati Uniti. Alcuni sono stati disegnati e prodotti custom appositamente per Canados, come le maniglie con illuminazione interna a Led. L’intera tappezzeria, infine, è in Alcantara Exo (resistente all’acqua e alla luce solare).

La postazione di comando può essere sistemata su un lato o sull’altro, a scelta dell’armatore. Sulla plancia non sono previsti i classici strumenti, sostituiti da un display centrale Garmin 22” e da due Mercury Vessel Views da 9 pollici.

Motorizzata, come detto, con due Mercury Racing 450R con piedi Speedmaster, l’imbarcazione potrà raggiungere una velocità massima di 88 nodi e mantenere agevolmente una velocità di crociera di 70 nodi. “In tal modo – dicono con orgoglio in cantiere – si può raggiungere Saint Tropez da Cannes (64 miglia) in poco più di 20 minuti; andare da Ibiza a Palma di Maiorca in meno di un’ora e da Fort Lauderdale a Bimini (Bahamas) in 42 minuti. Se non bastasse, il cantiere rammenta che sulla poppa del nuovo Gladiator 411 potranno essere montati anche tre motori fuoribordo, in modo da raggiungere velocità ancora superiori. Facile immaginare che in Italia si potranno battere tutti i record lungo rotte turistiche altrettanto suggestive, come la Napoli-Capri (18 miglia in poco più di 5 minuti) o la Livorno-Isola d’Elba (43 miglia in meno di un quarto d’ora).

“Tutto ciò – viene ricordato in casa Canados – rappresenta una svolta, in quanto nessun costruttore europeo ha mai proposto una barca capace di competere a questi livelli con gli americani in termini di velocità e qualità. Il nostro – sottolinea il cantiere – è un modello fuoribordo dal design e dalla costruzione italiani, capace di raggiungere tra le 100 e le 120 miglia orarie, costruito con tutte le qualità per le quali è conosciuta Canados, non lascerà indifferente il mercato americano”.

Le mire espansionistiche concentrate sugli USA non penalizzeranno però l’attenzione verso il mercato europeo. Nei programmi del cantiere romano c’è infatti un tour nel Mediterraneo che prevede, a partire dalla primavera 2021, una presentazione itinerante con tappe a Capri, Portofino, Montecarlo, Cannes, Saint Tropez, Porto Vecchio e Costa Smeralda. Protagonisti annunciati il primo Canados Gladiator 411 Carbon Series, un Gladiator 431 e un 631.

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Lunedì 21 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 22-12-2020 20:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA