L’Otam 65 HT, yacht One Off da record

Consegnato l’Otam 65 HT, yacht One Off da record: stile coupé, parti in carbonio, 2000 hp, vola a 60 nodi!

di Sergio Troise
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GENOVA - Nel mondo dello yachting di lusso la tendenza ormai radicata è la ricerca di soluzioni mirate a trasformare le barche in ville galleggianti: sempre più larghe, alte, spaziose, confortevoli, con cabine che sembrano suite da grand hotel e ambienti sottocoperta affidati a specialisti dell’architettura d’interni. In questo scenario spiccano però alcune eccezioni. E tra queste si segnalano le imbarcazioni di OTAM, il cantiere genovese specializzato nella ricerca della sportività e delle prestazioni, che a inizio agosto ha consegnato al fortunato armatore che l’aveva ordinato il nuovo 65 HT, uno yacht planante di 20,30 metri (baglio massimo 4,68) dall’inconfondibile stile coupé. Caratterizzata da linee tese, filanti e spigolose, con un hard-top basso e profilato, estremamente aerodinamico, e una motorizzazione da 2000 hp, è una barca in grado di toccare i 60 nodi, la velocità più alta mai raggiunta da uno yacht costruito in casa OTAM.

Essendo un modello one-off, ovvero un esemplare unico realizzato su commissione del cliente (“un competente e appassionato armatore” informa il cantiere), l’OTAM 65 HT si distingue per il design degli esterni, che sono stati realizzati da Umberto Tagliavini di Marine Design and Services, storico partner del cantiere, e poi rivisitati in parte da Francesco Guida: sotto richiesta del committente, infatti, il designer napoletano ha curato lo stile e i dettagli di layout interni e del pozzetto esterno, conferendo ancora più carattere all’insieme. Il nuovo OTAM 65 HT è insomma pura espressione della customizzazione estrema propria del cantiere, che ben si riassume nell’espressione “Made in Italy one off”. Quanto basta per racchiudere i concetti di esperienza, ricerca, sviluppo, flessibilità, design iconico e altissime prestazioni con un’efficienza fuori dal comune.

L’hard-top in carbonio è stato personalizzato con nuovi dettagli, seguendo le richieste dell’armatore: tra le soluzioni spicca l’eliminazione delle porte verso il pozzetto, così da creare un’unica grande area open space per godere appieno la vita all’aria aperta. Tutto questo senza perdere il pregio di avere un ambiente dotato di tutti i comfort: basti pensare che tutta l’area esterna è dotata di aria condizionata.

Tutto l’armamento di coperta è arricchito da inserti in carbonio: dall’ancora fino alla plancetta di poppa, infatti, il cantiere ha scelto, come nella sua tradizione, di utilizzare materiali tecnologicamente avanzati, che consentono non solo di creare un contrasto cromatico con il bianco metallizzato dello scafo, ma anche di assicurare un risparmio in termini di peso, a tutto vantaggio delle prestazioni.

“Dopo 65 anni di specializzazione, OTAM infrange i suoi record di velocità consegnando la seconda di tre nuove unità in questa stagione 2020” ha dichiarato con orgoglio Gianfranco Zanoni, CEO del cantiere ligure. “Celebrando il 65mo compleanno – ha aggiunto - superiamo i nostri limiti e stabiliamo la velocità maggiore mai raggiunta prima, con 60 nodi di massima e 50 di crociera. Ciò grazie ai 2000 cavalli di potenza dei motori, ma anche alla carena con 21 gradi di deadrise a poppa, che assicura una navigazione e una tenuta di mare senza confronti”. Secondo i dati del cantiere, al di là delle prestazioni estreme la nuova barca permette inoltre di ottenere un’efficienza dei consumi sensibilmente maggiore rispetto a barche delle stesse dimensioni.

Quanto agli interni, Francesco Guida si è ispirato all’aeronautica, ovvero al mondo dei jet privati. Tutto, dalle poltrone, alle maniglie, ai rivestimenti, è frutto di un lavoro eseguito in esclusiva per OTAM, con l’obiettivo di rappresentare un nuovo riferimento per l’interior design dello yachting sportivo. Il risultato è uno stile d’avanguardia che si esprime con geometrie eleganti, conferendo all’imbarcazione un carattere senza tempo. “Nel concepire gli interni – ha spiegato lo stesso Guida - siamo stati fortemente influenzati dal mondo dei private jets. La contaminazione è avvenuta in modo naturale ed immediato in quanto le forme e le performances estreme dell’imbarcazione evocano quelle di un vettore veloce che possa effettuare spostamenti in tempi brevissimi”.

Colori, forme e materiali sono stati selezionati attentamente per coesistere in armonia con il look esterno dell’imbarcazione e per ottenere un unicum armonioso. Il carbonio a vista è volutamente protagonista ed enfatizza le doti di leggerezza della barca, ottenute grazie all’impiego di materiali tecnologici. Anche i soffitti delle cabine sono stati concepiti con questo materiale e sono stati tagliati in modo da richiamare le scriminature centrali del cupolino che protegge il cockpit e squarciati con superfici luminose per evocare le scie generate da corpi veloci in movimento.

“Superare i nostri record consegnando il 65 HT a un cliente coraggioso ed appassionato – ha osservato ancora il Ceo Zanoni - è stato il miglior regalo che potessimo farci per i nostri 65 anni, mentre ci stiamo già misurando con la prossima sfida, ovvero il nuovo OTAM 70 attualmente in produzione con consegna e debutto sul mercato nella stagione 2021”.


 

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Martedì 18 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 20-08-2020 18:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA