VENEZIA - La transizione energetica è ormai realtà anche nella nautica e nei prossimi anni entreranno in vigore in molti Paesi del mondo nuove leggi ambientali per la navigazione da diporto. Verrà dunque incoraggiato sempre più l’uso di sistemi di propulsione elettrici o ibridi e in alcuni casi sarà addirittura vietato tout court l’uso di motori tradizionali, come del resto già avviene in alcuni territori lacustri e nelle aree marine protette.
E’ in questo scenario che assume particolare interesse la novità presentata al Salone di Venezia da Bosch, colosso dell’elettronica finora conosciuto come maggior produttore mondiale di componenti per autovetture, ma già da qualche tempo “sceso in campo” anche per il settore nautico (per il settore del diporto e per le imbarcazioni da lavoro). Nella prestigiosa vetrina del Salone di Venezia, dunque, la multinazionale tedesca presenta un nuovo sistema per l’elettrificazione di unità fino a 24 metri.
La novità è costituita da un motore elettrico con riduttore opzionale, un inverter con DC/DC converter integrato e una centralina di controllo. Quest'ultima è il cuore del sistema e include l’hardware e una piattaforma software scalabile che consente al sistema di adattarsi all’applicazione. In sede di presentazione è stato spiegato che “il design del motore sincrono a magneti permanenti da 400 V garantisce un’elevata densità di potenza e un’ottima efficienza”.
Il nuovo motore a emissioni zero sarà disponibile in due varianti di potenza, da 90 e 140 kW. In entrambi i casi – viene assicurato – le dimensioni compatte consentiranno un facile alloggiamento nei vani-motore a suo tempo progettati per ospitare tradizionali propulsori termici. In tal modo sarà semplice l’adattamento a bordo di mezzi già esistenti.
Inutile dire che al di là dell’abbattimento a zero delle emissioni, la soluzione proposta da Bosch garantisce silenziosità assoluta, e dunque comfort. Secondo i tecnici tedeschi “è assicurato anche il massimo divertimento ai comandi di imbarcazioni da diporto”.
Quanto alle prestazioni e all’autonomia, ovviamente varierà anche in relazione alle dimensioni e al peso delle imbarcazioni che sperimenteranno la novità. Ciò detto, in casa Bosch assicurano comunque che anche l’inverter è compatto e facile da installare e che il peso ridotto dei componenti contribuisce ad aumentare l’autonomia e a salvaguardare le prestazioni.
“Le nostre soluzioni consentono di soddisfare questi requisiti in modo efficiente. Inoltre, forniamo un prezioso contributo all’ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra e dell’impatto acustico nel settore marino” ha affermato, alla vigilia di Venezia, Philipp Kurek, responsabile delle soluzioni Off-Highway e per la nautica di Bosch Engineering.
A dare sicurezza ai vertici del colosso tedesco è l’esperienza maturata in altri campi, in primis nell’automotive. Tutti i componenti del nuovo sistema di propulsione elettrica, infatti, sono basati su tecnologie già collaudate con successo da Bosch nel settore delle auto, dei veicoli commerciali e in altre applicazioni, come le macchine edili.
Particolare interessante, il nuovo sistema di propulsione offre anche una grande flessibilità, in quanto i clienti possono scegliere di utilizzarlo come pacchetto completo personalizzato oppure integrare semplicemente i singoli componenti all’interno del proprio sistema. Su richiesta, Bosch Engineering supporta i clienti nella fase di integrazione nell’imbarcazione e nell’applicazione del sistema in base alle specifiche condizioni di utilizzo.
All’inizio del 2023 il sistema di propulsione elettrica di Bosch è già entrato in produzione in serie presso un cliente pilota. Altre applicazioni sono attualmente in fase di test e seguiranno nei prossimi mesi. Ancora non sono stati comunicati dettagli sull’autonomia, sui tempi di ricarica e sui prezzi.