EVO: al via il progetto R9

Svolta in casa EVO: al via il progetto R9. Yacht di 30 metri in alluminio e carbonio, velocità di quasi 60 nodi

di Sergio Troise
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Parte da Napoli la nuova sfida di EVO Yacht, il cantiere dei fratelli Mercurio che finora ha prodotto imbarcazioni in vetroresina distintesi per l’originalità dello stile firmato dal designer Valerio Rivellini e la capacità di innovare rispondendo a esigenze diverse, attraverso la trasformabilità. La nuova sfida si chiama EVO R9. Per ora è solo un progetto elaborato sui tavoli da disegno e nei computer dell’ufficio tecnico, ma già dai primi rendering e dalle anticipazioni lasciate filtrare dal cantiere s’intuisce che nel 2025 sarà varata una barca in grado di segnare un’autentica svolta.

L’EVO R9 – questo il nome della nuova unità in arrivo – sarà infatti un superyacht planante di 30 metri, costruito in alluminio e carbonio, in grado di raggiungere velocità di punta vicine ai 60 nodi. “Tutto ciò – viene assicurato sin da ora dal cantiere napoletano - ospitando in tutta comodità tra le otto e le sei persone, oltre a quattro membri di equipaggio, e offrendo un alto livello di privacy in ambienti diversamente configurabili”.

Per la motorizzazione è prevista la possibilità di dotare la barca di due o tre propulsori da 2.200 cavalli, il che permetterà una velocità massima tra i 50 e i 58 nodi e una velocità di crociera tra 40 e 44. Ma come è stato finora per tutte le imbarcazioni di EVO Yacht, anche in questo caso, al di là delle prestazioni, si punterà alle caratteristiche che hanno reso famoso il brand, la trasformabilità in primis. Anche EVO R9, dunque, sarà provvisto di murate laterali apribili, con il valore aggiunto di un sistema ancora più sofisticato di quello utilizzato sulle barche precedenti, e del transformer di poppa, pensato per offrire la massima versatilità degli spazi.

“EVO R9 – informa una nota del cantiere – vuole essere un progetto rivoluzionario, che mette l’armatore al centro dell’iter progettuale. Ricco di caratteristiche inedite per il brand, esalta al tempo stesso i punti di forza che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Un 30 metri in alluminio altamente personalizzabile che vuole diventare punto di riferimento nel settore dei superyacht e segna una nuova pagina nella storia di un brand in continua evoluzione”.

La decisione di utilizzare l’alluminio per lo scafo e la sovracoperta, e il carbonio per la sovrastruttura, viene spiegata dal cantiere come “una scelta coerente e rispettosa della filosofia del brand, volta a sperimentare nuovi materiali anche in un’ottica di maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale”.

Quanto allo stile, i primi rendering elaborati negli uffici napoletani di Viale Antonio Gramsci (sede dello studio Rivellini) indicano chiaramente, sin da ora, che l’imbarcazione sarà caratterizzata da una sovrastruttura importante e maestosa, completamente rivestita da superfici vetrate. Ciò detto, il cantiere fa sapere che “saranno previste comunque diverse opzioni di layout per andare incontro alle diverse esigenze di ogni tipologia di armatore, a cui viene data la possibilità di seguire la progettazione passo dopo passo per veder realizzato lo yacht dei suoi sogni”.

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Venerdì 29 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA