Il pubblico al salone nautico di Bologna

Inaugurato a Bologna il primo Salone della “piccola nautica”. Gli organizzatori: «Importante partire, già guardiamo al 2021»

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

BOLOGNA - Pandemia e DPCM non hanno fermato, ma hanno sicuramente condizionato, la programmazione del primo Salone nautico per imbarcazioni tra i 5 e i 18 metri, inaugurato sabato 17 ottobre a Bologna in un clima di fiducia. Una fiducia non legata certamente al presente, ma proiettata nel futuro, ovvero a quando l’emergenza in cui versa il Paese sarà finita e si potranno affrontare con determinazione le sfide lanciate da un comparto che rappresenta circa 400 aziende. Una “potenza di fuoco” teoricamente fortissima, e tuttavia ridotta, in questo primo Salone di Bologna, a meno di cinquanta espositori, con un centinaio tra barche e gommoni in esposizione. Troppo poco per parlare di “partenza lanciata”, ma sicuramente “quanto basta” per guardarsi negli occhi e dirsi “soddisfatti di essere almeno partiti”.

“Consideriamo il 2020 l’anno zero, dal 2021 e per dieci anni di seguito faremo grandi cose” hanno tenuto a dire, nel corso della cerimonia inaugurale, gli organizzatori napoletani della società SNIDI (Saloni Nautici Internazionali D’Italia), rinnovando i patti e la reciproca fiducia con BolognaFiere, l’amministrazione comunale e la Regione Emilia Romagna.

“Un anno fa – ha detto il presidente di SNIDI, Gennaro Amato - si parlava di allestire una esposizione su otto padiglioni; oggi, causa pandemia e restrizioni imposte dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri, ci siamo dovuti limitare a tre padiglioni e poco più di cento barche in esposizione. Comunque l’importante era iniziare questo viaggio che ci vedrà impegnati nella realizzazione di un grande salone nautico già dal 2021. I dieci anni di contratto ci consentiranno di produrre a Bologna la più grande fiera di imbarcazioni tra i cinque e i diciotto metri e dell’intera filiera nautica”.

Anche il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, ha sottolineato la valenza del progetto e le aspettative del quartiere fieristico bolognese: “Siamo convinti che le fiere dovranno essere pronte quando l’economia rimbalzerà, e noi ci dobbiamo far trovare pronti; con gli amici della nautica abbiamo deciso di costruire un progetto unico e abbiamo bisogno di mantenere l’ambizione che c’è stata nell’intraprendere questo percorso insieme. Per quanto riguarda i dieci anni di accordo, penso che sia giusto un rapporto già fin d’ora definito nel tempo in una dimensione così lunga, man mano dobbiamo crescere e caratterizzare questo appuntamento”.

Alla cerimonia inaugurale ha partecipato anche la vice presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Michela Rostan, la quale ha parlato di “un messaggio particolarmente significativo lanciato da una iniziativa come questa del Salone nautico di Bologna, in un momento drammatico e difficile che stiamo vivendo. Con le dovute precauzioni dettate dalle necessità del momento – ha aggiunto - è giusto riprendere le attività, ed è bello che il connubio tra Bologna e Napoli rappresenti l’Italia unita da un progetto comune”.

Soffermandosi sul potenziale del comparto nautica, l’onorevole Rastan ha osservato che “lo sviluppo di un settore come questo può aiutarci a portarci fuori dalla crisi”, e ha poi elogiato la sinergia tra pubblico e privato messo in atto con l’allestimento della fiera: “E’ l’esempio più importante di come certe scelte di collaborazione siano fondamentali per gli imprenditori, i quali devono percepire la vicinanza delle istituzioni. Altro ancora va fatto – ha aggiunto la parlamentare - e penso per esempio a una fiera nautica sul lungomare di Napoli”. Un tasto dolente, quest’ultimo, visto il muro di diffidenza, se non ostracismo, incontrato “in casa” dagli operatori nautici della Campania.

“Bologna si tinge di blu”, il claim che accompagna l’iniziativa del Salone nautico di Bologna, piace invece, e non poco, ai vertici del Comune del capoluogo emiliano. L’assessore alle Politiche per la Mobilità ed Infrastrutture, Claudio Mazzanti, ha sottolineato in proposito: “Bologna si tinge di blu è esattamente il messaggio che vogliamo dare. La nostra città, per sua collocazione e natura, rappresenta il baricentro dei flussi verso il mare Adriatico, proiettandosi in una relazione stretta con la Romagna. Industria, commercio e sbocco sul mare appartengono alla storia della città e questo Salone ne rappresenta la continuità”.

Nelle prime due giornate si è registrata un’affluenza di pubblico attorno alle 10.000 persone, in parte ospiti degli organizzatori, in parte acquirenti del biglietto d’ingresso (in vendita a 10 euro). “Meglio del previsto” ha osservato il numero uno dell’organizzazione, Gennaro Amato, specificando che “i visitatori sono arrivati non solo da Bologna e dall’Emilia Romagna, ma anche dal Veneto, dalle Marche, dalla Toscana e dall’Umbria. E tutti gli espositori – ha aggiunto Amato - hanno riscontrato una buona qualità dei contatti, con un cinquanta per cento di persone avvicinatesi agli stand non per curiosare ma per informarsi dettagliatamente sui prodotti esposti e trattare l’acquisto in vista della stagione nautica 2021”. Un segnale interessante, simile a quello registrato al recente Salone di Genova, che lascia ben sperare per il futuro dell’intero comparto. Il Salone resterà aperto al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 18.30, fino al 25 ottobre.

  • condividi l'articolo
Domenica 18 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 17:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA