Il salone nautico di Genova 2020

L’effetto Covid sulla nautica? “Meno peggio del previsto”. E nel 2019 5° anno di crescita (+12%) e boom del leasing

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

GENOVA - Il trend positivo degli ultimi anni è proseguito nel 2019 e per il 2020 non è il caso di allarmarsi: le aziende nautiche hanno resistito al lockdown e l’intera filiera può guardare al 2021 con fiducia. E’ quanto emerso nella seconda giornata del 60° Salone Nautico di Genova, dove è stato illustrato lo “stato di salute” del comparto nel corso di un convegno intitolato “Boating Economic Forecast / La resilienza della nautica. Quali scenari per il settore nell’era del new normal?”. Un lavoro approfondito curato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, con Fondazione Edison, Assilea (l’Associazione Italiana Leasing) e EBI (European Boating Industry).

Rispetto alle stime effettuate durante il lockdown, che ipotizzavano una riduzione del fatturato di almeno il -13%, lo studio spiega che in realtà va valutata una forte differenziazione degli impatti dell’emergenza sanitaria sulle nostre imprese. “E’ pertanto ancora possibile – affermano gli esperti - una chiusura dell’anno solare 2020 con una tenuta complessiva del settore”. Niente male per un settore che ha temuto il tracollo.

Dall’indagine campionaria emerge inoltre un quadro di maggiore fiducia per il 2021: 8 imprese su 10 vedono il prossimo anno su livelli di stabilità o di crescita del fatturato. A conclusione del salone si potrà avere un quadro più esauriente sulla “propensione all’acquisto” di barche e servizi (in testa il charter). Ciò detto, riguardo alle aspettative il professore Marco Fortis ha invitato comunque alla prudenza: “Gli scenari sono ancora molto incerti. Le stime sono costantemente adeguate e la pandemia è ancora un’incognita”.

Intanto, l’intera filiera si fa coraggio con i numeri consuntivati al 31 agosto 2020, relativi non solo alla stagione nautica passata, ma agli ultimi 5 anni: +17%, +19%, +13%, +10%, +12%. Questa è la straordinaria performance di crescita dell’industria nautica italiana nell’ultimo lustro. Numeri che indicano la tenuta di un trend positivo che va avanti dal 2015, nonostante i ritardi del sistema Paese, come è stato ricordato nel corso del convegno, denunciando una volta di più i guasti provocati dalla burocrazia e dall’insufficiente ammodernamento della pubblica amministrazione (in particolare sul fronte della digitalizzazione).

Il dato del 2019 - +12% rispetto al 2018 - si collega a un fatturato del comparto di 4,78 miliardi di euro, un valore quasi doppio rispetto ai minimi del 2013/2014 e superiore alle stime effettuate nel mese di febbraio. Aumenta anche il numero degli addetti effettivi del comparto industriale (per un totale di 23.510, + 5,4% sul 2018, e parte degli oltre 180.000 addetti della filiera), così come il contributo della nautica al Pil: 2,22‰, in aumento dell’11,9% rispetto all’anno precedente). La ripartizione del fatturato per comparto vede il 64,4% alla cantieristica, il 27% agli accessori e l’8,6% per i motori.

Eccezionale il ruolo del leasing, in netta controtendenza rispetto ad altri settori. Lo ha spiegato chiaramente Carlo Mescieri, Presidente di Assilea: “Nel 2020 tutti i settori del leasing e del noleggio a lungo termine hanno un segno negativo, come lo ha il Pil del nostro Paese, e lo stipulato complessivo segna un -25%. Tutti tranne la Nautica, che nei primi nove mesi del 2020 ha già fatto tutti i volumi del 2019 (+30%). E’ un forte segnale anche per il Governo, chiamato a disciplinare il nuovo regime fiscale del leasing nautico”.

Nella crescita del leasing nautico c’è infatti ancora qualcosa che non va. Ciò emerge dall’esame delle tendenze, con i contratti diretti a persone fisiche che crescono, mentre sono in calo quelli diretti a società di noleggio. Come si spiega? Con eleganza il direttore di Assilea ha parlato di “scarso appeal fiscale che deve far riflettere il decisore pubblico”. Insomma, questione di tasse, come ha spiegato chiaramente Cecchi. “Abbiamo 19 giorni alla scadenza del primo novembre per determinare le nuove regole fiscali – ha osservato il presidente di Confindustria Nautica - è una sfida per il Paese che dal leasing introita poco meno di 75 milioni di euro di IVA l’anno, soldi che potrebbero essere dirottati in altri Paesi europei”. Perché? Perché non tutti hanno aderito alla direttiva UE di riportare l’IVA dall’11 al 22%. A dire il vero non l’ha fatto neanche l’Italia, ma la deroga ha una scadenza, a novembre. E dunque – salvo nuovi interventi tampone - soltanto coloro che stipuleranno contratti di leasing entro ottobre potranno usufruire del vantaggio.

Riguardo alla distribuzione sul territorio, se prima il Nord dominava, oggi sono in netta crescita il Sud e le Isole (+30%) favorite dalle politiche di investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno. In questo modo – è stato osservato - il leasing nautico contribuisce all’obiettivo di “coesione territoriale” fissato dal Governo all’interno delle principali aree di intervento di cui al Recovery Fund.

Infine l’export. Il professore Marco Fortis ha delineato il quadro del commercio con l’estero che conferma le imbarcazioni da diporto italiane nella top-ten dei prodotti - con saldo commerciale superiore al miliardo - il cui export è cresciuto di più negli ultimi vent’anni, con un nono posto assoluto. Le elaborazioni di Fondazione Edison (su dati Istat e ITC-UN Comtrade) nella classifica 2019 degli esportatori mondiali nel settore della cantieristica nautica, posizionano l’Italia al 2° posto, con 2,6 miliardi di dollari e il 15% di quota export mondiale, in crescita del 19,6% rispetto al 2018. Per quanto riguarda il saldo commerciale nel settore della cantieristica nautica, l’Italia si classifica invece prima, con un totale complessivo di 2,2 miliardi di dollari. Per quanto riguarda i principali mercati esteri, al primo posto si trovano gli USA con il 15,9% delle esportazioni dall’Italia di unità da diporto, per un valore di 386 milioni di dollari.

  • condividi l'articolo
Venerdì 2 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 07-10-2020 18:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti