Una panoramica del porto di Marina d'Arechi

Soci spagnoli per Marina d’Arechi: con Ocibar, big del turismo nautico aumenteranno i superyacht e verrà costruito un hotel di lusso

di Sergio Troise
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Arrivano a Salerno soci spagnoli per rafforzare Marina d’Arechi, porto turistico privato finora controllato esclusivamente dal Gruppo Gallozzi, azionista di controllo che mira ad incrementare il giro d’affari con il potenziamento delle attività dedicate ai grandi yacht: il porto è attrezzato infatti per ospitare imbarcazioni fino a 100 metri e l’obiettivo dichiarato è conquistare maggiore spazio nella fascia alta del turismo nautico. Obiettivo che sarà perseguito anche con la costruzione, nelle aree retroportuali, di un hotel di lusso lì dove, in origine, si sarebbe dovuta insediare una galleria commerciale.

Nella compagine societaria entra dunque, con una quota del 25%, il gruppo Ocibar S.A., importante operatore spagnolo attivo da 35 anni nel settore e con rilevanti interessi nei porti turistici di Tarragona (specializzato in gigayachts), Palma de Mallorca, Ibiza e Valencia. Sul piano finanziario l’operazione comporta, per Marina d’Arechi Spa, l’aumento del proprio capitale sociale da 30.000.000 di euro a 36.200.000. Ciò vuol dire che il porto salernitano diventa, tra le marine attrezzate per il turismo nautico, una delle aziende più patrimonializzate.

Il nuovo consiglio d’amministrazione sarà composto da quattro membri, di cui tre indicati dal Gruppo Gallozzi e uno dal Gruppo Ocibar. Al gruppo salernitano, titolare del 75% del capitale sociale, spetterà la nomina del presidente e dell’amministratore delegato, cariche che continueranno ad essere ricoperte da Agostino Gallozzi, imprenditore illuminato al quale si deve la nascita e la crescita di questa struttura distintasi per il progetto originario firmato dall’archistar Santiago Calatrava e per la capacità di rilanciare e valorizzare il turismo nautico. Basti ricordare, in proposito, che marina d’Arechi copre 340.000 metri quadri di specchio acqueo e 6,2 chilometri di banchine destinate all’ormeggio. Numeri importanti, frutto di un lavoro eseguito con capitali privati per 85 milioni di euro.

“L’alleanza con Ocibar – ha dichiarato Gallozzi all’indomani della firma con i soci spagnoli - accompagnerà Marina d’Arechi in una nuova fase di crescita, anche in ambito internazionale. In considerazione dell’attuale domanda di posti barca non ancora soddisfatta, abbiamo ipotizzato una ottimizzazione delle aree già in concessione, con la realizzazione di nuovi ormeggi. Per le aree retroportuali, abbiamo immaginato, a parità di superfici, una modifica della originaria destinazione d’uso da galleria commerciale a struttura alberghiera, così da sostenere la vocazione della Città di Salerno nell’ambito del turismo di qualità.”

“Marina d'Arechi – ha commentato da parte sua Antonio Zaforteza, ceo di Ocibar - è uno dei migliori esempi di successo nello sviluppo di marine nel Mediterraneo, realizzato a Salerno ed affacciato sulla Costiera Amalfitana, non troppo lontano da Capri, Ischia, il Cilento, con ancora un notevole potenziale di crescita. La nostra alleanza valorizzerà ulteriormente questo porto turistico e lo integrerà in una proposta di valore, unica per i suoi clienti e per quelli dei vari porti turistici di Ocibar, con l’offerta di una rete di marine di altissima qualità, che unisce località iconiche e strategiche del Mediterraneo.”

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giovedì 10 aprile 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA