L'equipaggio del Maserati Multi 70 festeggia la vittoria

Maserati Multi 70 e Soldini vincono la RORC Transatlantic Race. Il trimarano del Tridente primo nonostante gli imprevisti

di Sergio Troise
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MODENA - Il trimarano Maserati Multi 70 capitanato da Giovanni Soldini ha vinto la quinta edizione della RORC Transatlantic Race, regata organizzata dal Royal Ocean Racing Club, con partenza da Lanzarote (Isole Canarie) e arrivo a Grenada, nei Caraibi, dopo oltre 3000 miglia attraverso l’Atlantico.

La barca con le insegne del Tridente ha tagliato il traguardo alle ore 06.54 34” UTC (le 02.54 locali) del primo dicembre, avendo impiegato un tempo reale di 6 giorni, 18 ore, 54 minuti e 34 secondi. Ciò è bastato per primeggiare nella Line Honours Multihulls (prima imbarcazione a tagliare il traguardo nella categoria multiscafi) e per avere ragione degli irriducibili avversari di PowerPlay, il MOD 70 inglese di Peter Cunningham, con skipper Ned Collier Wakefield, che ha tagliato il traguardo quasi un’ora dopo, alle 07.40 12” UTC, con un tempo reale di 6 giorni, 19 ore, 40 minuti e 12 secondi.

L’impresa di Soldini e Co. non è stata sufficiente, tuttavia, per battere il record di velocità della regata per i multiscafi, fissato nel 2015 da Lloyd Thornburg, che a bordo dell’americano Phaedo3 tagliò il traguardo dopo 5 giorni, 22 ore, 46 minuti e 3 secondi. Il record mancato si spiega con le condizioni meteo e con una serie di imprevisti che hanno condizionato, ma non compromesso, la regata di Soldini e del suo equipaggio: un gruppo di collaudati professionisti italiani, spagnoli e francesi, formato da Guido Broggi, Nico Malingri, Matteo Soldini, Carlos Hernandez Robayna, Oliver Herrera Perez e François Robert.

«È stata una regata super combattuta, che abbiamo vinto al termine di una lotta durissima quanto entusiasmante con i nostri avversari diretti di PowerPlay, barca competitiva che può contare su un equipaggio molto forte, che ci ha messo a dura prova. Abbiamo navigato a lungo a distanza ravvicinata e per le prime 36 ore i due trimarani non sono mai stati a più di tre miglia di distanza l’uno dall’altro, addirittura per ben tre volte ci siamo incrociati a vista nel bel mezzo dell’Atlantico» - ha raccontato Soldini, aggiungendo che non sono mancate anche le difficoltà imposte dalla navigazione -. «In pratica non abbiamo quasi mai dormito, in certe condizioni ci saremmo dovuti legare alle brandine per non cadere».

La grande soddisfazione dello skipper milanese è legata anche alla capacità dimostrata dal team di affrontare e superare i non pochi imprevisti che hanno rischiato di condizionare la regata, sin dalla vigilia. Basti ricordare, in proposito, che Maserati ha navigato in assetto asimmetrico, con timone a T volante sullo scafo di sinistra e timone classico MOD sullo scafo di destra: non certo una scelta tecnica, ma una necessità imposta dalla perdita della pala del timone a T di destra durante l’avvicinamento a Lanzarote, nell’immediata vigilia della partenza.

Se non bastasse, tre ore dopo il via Maserati Multi 70 ha subìto un’avarìa: calando il foil di destra, la cima del sistema di regolazione ha danneggiato la parte superiore della capra, su cui fa leva. Gli uomini dell’equipaggio si sono messi subito all’opera e hanno risolto il problema con una nuova laminazione. Lunedì 26 novembre, dopo aver raggiunto l’Aliseo, un altro inconveniente: il tubo di una pompa di sentina si stacca e il trimarano imbarca una tonnellata d’acqua. Anche in questo caso, gran lavoro degli uomini dell’equipaggio e ripartenza con il vento in poppa, a velocità comprese tra i 25 e i 29 nodi.

Da quel momento in poi la regata è entrata nel vivo e i due multiscafi hanno dato vita a una sorta di match race oceanico. Durante la notte tra martedì e mercoledì, dopo una serie di strambate riuscite, Maserati ha guadagnato molte miglia verso Sud e ha puntato verso Grenada con gennaker e randa piena, strambando sulle oscillazioni dell’Aliseo, fino a raggiungere, nella serata di giovedì, un vantaggio di circa 50 miglia all’incrocio delle rotte. Nella giornata di venerdì il rush finale, con Maserati in rotta quasi diretta verso Grenada e PowerPlay 70 miglia più a Nord.

Alla fine l’ha spuntata la barca con le insegne del Tridente modenese: un trimarano in continua evoluzione, che molto presto tornerà, sempre con Giovanni Soldini al comando, a cimentarsi nella RORC 600 Caribbean, in programma a febbraio 2019.

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Lunedì 3 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 05-12-2018 15:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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