Una nave da crociera Msc

Msc Crociere, Snam e Fincantieri insieme per realizzare la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno

di Antonino Pane
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MONFALCONE - La consegna di Msc Seashore, la nuova ammiraglia del gruppo è ancora in corso e già si pensa al futuro. È proprio dalla cerimonia di Monfalcone, infatti, che arriva l’annuncio di un accordo tra Msc Crociere, Snam e Fincantieri per valutare “congiuntamente la progettazione e la realizzazione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno”. Una sfida, l’ennesima messa in campo da Msc Crociere, per arrivare all’azzurra enti totale delle emissioni nocive. Dopo gli scrubber, insomma, dopo il gas naturale liquefatto ecco che tre colossi industriali si mettono insieme per arrivare presto ad una nuova svolta ambientale. 

Msc Crociere, la società dell’armatore Gianluigi Aponte,  proprietaria del terzo brand crocieristico più grande al mondo, una costola del gruppo leader globale nello shipping e nella logistica, Msc, punta con decisione sull’idrogeno. Un combustibile che può essere prodotto senza combustibili fossili, utilizzando energia rinnovabile per dividere l’acqua in un processo di elettrolisi, quindi senza emissioni per tutto il suo ciclo di vita. 

“Come azienda che da tempo pone al centro la sostenibilità ambientale, - ha detto Piefrancesco Vago, presidente esecutivo di Msc Crociere - vogliamo essere in prima linea nella rivoluzione energetica per il nostro settore e l’idrogeno può contribuire notevolmente in questo campo. Tuttavia, oggi i livelli di produzione rimangono bassi e il combustibile a idrogeno è ancora lontano dall’essere disponibile su larga scala. Con questo progetto vogliamo introdurre questa promettente tecnologia nella nostra flotta e nel settore, inviando al contempo al mercato il segnale più forte possibile su quanto seriamente prendiamo i nostri impegni per l’ambiente. Man mano che avanziamo con lo sviluppo della tecnologia necessaria sono certo che anche i fornitori di energia accelereranno la produzione, e i governi e il settore pubblico interverranno con il supporto necessario per un progetto che è fondamentale per la decarbonizzazione delle crociere e della navigazione. Dato l’impegno a lungo termine del nostro Gruppo in Italia - ha concluso Vago - siamo particolarmente lieti di unire le forze con due aziende italiane leader su questo progetto chiave per noi e per l'intero settore”.

Tecnologia italiana, innanzitutto,  “Ogni occasione per sviluppare nuove soluzioni e tecnologie - ha detto Giuseppe Bono - ad di Fincantieri - è per noi fonte di crescita. Questo ci permette di proporre ai nostri clienti il meglio dell’innovazione per contribuire a ridurre al minimo l’impatto ambientale”. Uno studio fondamentale oer il futuro. “Il trasporto marittimo - ha detto Marco Alverà, amministratore delegato di Snam - oggi rappresenta circa il 3% delle emissioni di CO2 a livello globale. L’utilizzo dell’idrogeno può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette in questo settore così come in tutti quelli hard-to-abate. Snam è fortemente impegnata a favorire la mobilità sostenibile su strada, su rotaia e via mare attraverso azioni concrete che promuovano l’utilizzo di gas rinnovabili come l’idrogeno e il Bio-Gnl. Questo accordo è parte di una più ampia strategia finalizzata a fare leva sull’esperienza, sulle competenze e sulle tecnologie di Snam nei gas rinnovabili e nell’efficienza energetica, con l’obiettivo di contribuire alla piena decarbonizzazione della filiera dello shipping, inclusi porti e logistica, che sarà sempre più importante nelle nostre economie”.

 L’accordo prevede lo studio nei prossimi 12 mesi,  dei fattori chiave relativi allo sviluppo delle grandi navi da crociera alimentate a idrogeno. Nel dettaglio si va anche a studiare l’organizzazione degli spazi a bordo per ospitare le nuove tecnologie H2 e le celle a combustibile, la definizione dei parametri tecnici dei sistemi di bordo, il calcolo dei potenziali risparmi sulle emissioni di gas serra e un’analisi tecnica ed economica della fornitura di idrogeno e delle relative infrastrutture.

 Msc conferma anche che il Gruppo è impegnato a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni per le operazioni della propria flotta entro il 2050. Un traguardo che presuppone l’impegno della  Compagnia a lavorare in partnership con un vasto numero di cantieri navali, fornitori, produttori e altre organizzazioni, oltre a investire in differenti tecnologie e soluzioni per la propria flotta.

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Lunedì 26 Luglio 2021 - Ultimo aggiornamento: 27-07-2021 20:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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