BioBlu

Nasce il progetto BioBlu per una nautica eco-compatibile: un team di esperti al servizio di cantieri e armatori

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

MONACO - A differenza dell’automotive, che di fronte all’emergenza ambientale ha bruciato le tappe dell’innovazione con investimenti colossali e produzioni ormai sempre più green (vedi la crescita di modelli ibridi e full electric), l’industria nautica sta entrando lentamente in un periodo di transizione che richiederà una forte cooperazione del settore a tutti i livelli. E’ un processo lento e complesso, all’interno del quale si registrano tuttavia iniziative interessanti, degne quantomeno di attenzione. Come nel caso di BioBlu, società nata con lo scopo di supportare l’industria nautica nel processo di riduzione dell’impatto ambientale attraverso discipline come la biofilia (il legame uomo-natura).

Costituitasi nel Principato di Monaco all’inizio del 2021, la società mira, in pratica, a contribuire al miglioramento del benessere degli armatori e degli ospiti a bordo di uno yacht, nonché alla salvaguardia della salute del mare che li circonda. Per questo è stato costituito un team di professionisti, ciascuno con aree specifiche di competenza, in grado di collaborare con costruttori, armatori, comandanti, consulenti e yard refit.

Tutto ciò nasce dalla visione ambientalista dei due co-fondatori di BioBlu, l’inglese Matt Morley e l’italiano Paolo Bonaveri: il primo, con sede a Barcellona, conosciuto come esperto di soluzioni per il benessere e professionista della bioedilizia, è stato per nove anni Brand Director del progetto di Porto Montenegro ed è sempre in prima linea sui temi della sostenibilità e del benessere anche attraverso la sua serie di podcast “Green & Healthy Places”; l’altro, milanese di nascita e monegasco d’adozione (è membro del consiglio di amministrazione del Monaco Yachting Cluster) è un giornalista noto nell’ambiente nautico per essere stato co-fondatore, azionista, direttore marketing e comunicazione globale di Silver Arrows Marine, il cantiere nautico nato dalla collaborazione con Mercedes. E proprio dall’esperienza maturata in Silver Arrows è arrivato, a completare il vertice di BioBlu, anche Andrea B.L. Venezian, con il ruolo di responsabile dell’engineering.

“La sostenibilità non è una sfida impossibile”, sostengono i responsabili del progetto. “Ma oggi – aggiungono – l’attenzione al problema non è ancora sostenuta da un impegno diffuso. Il nostro obiettivo è contribuire ad accelerare questo processo traendo ispirazione in particolare dai settori della bioedilizia e delle automobili di lusso, ma tenendo conto che la navigazione presenta caratteri specifici, che in questo periodo condizionato dalla pandemia stanno in qualche modo rivoluzionando la visione della vita a bordo”. Più in dettaglio, gli esperti di BioBlu sostengono che “uno yacht è sempre più simile a un’isola privata di sicurezza, benessere e produttività man mano che la durata dei soggiorni in mare si allunga, e ciò richiede una migliore gestione dello spazio, maggiore comfort e strutture, evitando al contempo un impatto aggiuntivo sull’ambiente”.

Una nota diffusa per illustrare gli ambiziosi piani della nuova struttura dedicata alla salvaguardia ambientale fa riferimento al World Green Building Council Health & Wellbeing Framework, che a sua volta è fondato sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: una base scientifica e culturale di alto profilo, dunque, in virtù della quale il progetto di BioBlu mostra di avere una visione a 360 gradi, focalizzando l’attenzione sulla scelta dei materiali, ma anche sull’uso energetico, sull’efficienza idrica e la gestione dei rifiuti di uno yacht. “Al centro di tutto – viene spiegato - ci sono le opportunità per la biofilia, ovvero la connessione con la natura”.

Le aree di intervento per uno yacht bio-green includono dunque la consulenza su materiali interni eco-compatibili o di ispirazione marina e mirano a imbarcazioni predisposte sin dalla nascita ad un ciclo virtuoso, dal varo al fine vita. “Siamo in grado di collaborare con cantieri, armatori e consulenti per ottimizzare il ciclo di impatto ambientale di yacht e super yacht, ma anche dello stesso cantiere, creando interni ed uffici biofilici e maggiormente ecocompatibili” dicono i responsabili di BioBlu.

Non sarà un processo facile, ma dalla sede monegasca dell’agenzia di marketing e comunicazione 3DComm (fondata nel 1998 da Bonaveri) tengono a far sapere, al di là delle competenze tecniche, che “nessuna sfida è impossibile”.

  • condividi l'articolo
Giovedì 1 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 03-04-2021 10:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti