Il nuovo Pardo GT52

Pardo, a Saint Tropez l’anteprima mondiale per il nuovo GT52. Già pronta la soluzione per la futura versione ibrida

di Sergio Troise
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SAINT TROPEZ - I saloni nautici hanno la loro importanza, ma molti cantieri privilegiano gli incontri “privati”, con armatori fedeli al marchio e potenziali nuovi clienti. E’ in questa ottica che va inquadrata la scelta di Pardo Yacht di anticipare le vetrine di Venezia, Cannes e Genova, presentando in anteprima mondiale il nuovo Pardo GT 52 nel corso di un evento svoltosi in una delle location più esclusive del Mediterraneo, ovvero a Saint Tropez. Qui, nel cuore della Costa Azzurra, ha debuttato il neonato gioiello dello storico cantiere forlivese nato con la vela e cresciuto a ritmi incalzanti anche nel campo delle imbarcazioni a motore.

Il nuovo yacht – 16,58 metri per un baglio massimo che sfiora i 5 metri (4,96) – ha svolto dunque per tre giorni il ruolo di star, come punta di diamante dell’intera flotta Pardo esposta al gran completo a Saint Tropez (c’erano anche il 38, il 43, il 50 e il 60 a fare da cornice al vernissage). Rispetto ai modelli che l’hanno preceduto, il Pardo GT52 va a posizionarsi tra la gamma walkaround e quella endurance, rivolgendosi a un segmento di armatori alla ricerca di volumi ancora più vivibili e confortevoli rispetto agli attuali modelli walkaround, ma senza rinunciare alle performance e alle tradizionali linee dello scafo nette, inconfondibili, con la prua inversa tipica della famiglia Pardo.

La linea esterna ricalca dunque un family feeling aggiornato, con linee pulite che - secondo il cantiere – “comunicano la propensione a una navigazione confortevole ma allo stesso tempo sportiva e adatta a solcare i mari in sicurezza”. Più in dettaglio, i progettisti dello studio Zuccheri Yacht Design hanno tenuto a spiegare che “lo stile del nuovo GT52 è un’evoluzione di quello del Pardo 50 con il quale condivide anche la motorizzazione Volvo Penta IPS” (2x650 nella versione standard, oppure 2x700/800 come optional).

A parte questa scelta, i due modelli presentano comunque differenze sostanziali in termini di volumetria interna, distribuzione dei pesi e baricentro. Il GT52 ha i motori più spostati verso poppa per dare più spazio al piano cabine; la sala macchine ed i relativi pesi principali sono stati completamente rivisti per riuscire a bilanciare al meglio l’imbarcazione. E ancora: l’idrodinamica è stata rivista, tenendo conto del maggior peso dato dal piano cabine, nettamente più ampio, e dalla sovrastruttura chiusa, oltre che dagli arredi interni più importanti rispetto al Pardo 50.

Si rifà invece alle soluzioni adottate per il Pardo Endurance 60 la continuità tra interni ed esterni: le finestrature laterali di poppa si alzano verso l’alto, la porta di poppa è completamente apribile e il tetto è in modalità semi-open. Una completa riorganizzazione degli spazi promette anche una fruibilità del pozzetto più ampia, con zona dinner e aree prendisole estese.

All’esterno, tre persone possono essere comodamente ospitate sul prendisole di prua, a cui se ne aggiungono altre otto nella zona poppiera, sedute attorno al tavolo da pranzo, che può essere trasformato in un secondo prendisole. Sempre nell’area di poppa la plancia è più lunga di 60 cm rispetto a quella del Pardo 50, permettendo all’armatore di alloggiare, calare in mare e recuperare il tender o la moto d’acqua grazie al pratico sistema elettrico.

Sottocoperta l’abitabilità è più generosa e anche flessibile, grazie alla possibilità del doppio layout degli interni, a scelta dell’armatore. Come su ogni yacht Pardo, gli interni sono pensati per conciliare comfort e funzionalità e per affrontare le lunghe permanenze anche con ospiti a bordo. “Ogni centimetro quadrato – informa il cantiere - è stato progettato per offrire un’abitabilità tipica di un appartamento di lusso”.

In questa ottica si spiega anche la scelta di allestire a prua la cabina armatoriale con la testata del letto orientata sulla murata, in modo da garantire una migliore circolazione e un comodo collegamento all’ampio bagno con box doccia. Comoda e spaziosa è anche la cabina VIP, e non manca l’alloggio per l’equipaggio. Ciò detto, sarà bene ricordare che sono previste due opzioni: con la prima è possibile ottenere una zona lounge con Tv o una terza cabina con letto a castello al livello del lower deck; con la seconda, il quadrato della dinette è ancora più grande e la cucina sottocoperta ancora più attrezzata per un utilizzo anche in condizioni meteo non estive. Quanto basta per indurre Massimo Gino, di Nauta Design, a sottolineare che “il nuovo GT52 è un crossover che esalta il piacere della vita in mare».

Al di là delle scelte fatte per esaltare lusso e comfort a bordo, in casa Pardo tengono a sottolineare l’impegno messo anche sul versante della sostenibilità. E in questa ottica vale la pena osservare che la sala macchine del GT52 è già predisposta per ricevere l’upgrade della motorizzazione ibrida Volvo Penta, una soluzione che presto garantirà performance con il minor impatto possibile sull’ambiente marino.

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Mercoledì 18 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 21-05-2022 12:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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