Il salone nautico di Genova 2020

Assemblea generale di Confindustria Nautica. Settore in recupero, ma charter, porti, agenzie e broker sono in affanno

di Sergio Troise
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GENOVA - La nautica italiana ha assorbito meno peggio del temuto i colpi inferti dalla pandemia e ci sono buoni motivi per guardare al 2021 con fiducia, ma restano sacche di scontento in settori importanti come il charter, la portualità turistica, l’attività delle agenzie e dei broker. E’ quanto emerso a conclusione della assemblea generale di Confindustria Nautica, svoltasi in modalità telematica, con la partecipazione dei vertici dell’associazione – in testa il presidente Saverio Cecchi, il direttore generale Marina Stella e il responsabile delle relazioni istituzionali Roberto Neglia, che ha svolto il ruolo di moderatore -. Tra i partecipanti anche il sindaco di Genova, Bucci, e alcuni rappresentanti delle istituzioni come il senatore Agostino Santillo, gli onorevoli Umberto Buratti e Bernardo Marino e l’eurodeputato Marco Campomenosi, recentemente mostratisi particolarmente attenti ai problemi del settore.

L’assemblea ha provveduto all’approvazione della relazione sulle attività annuali dell’associazione confindustriale e del bilancio preventivo 2021; ma, soprattutto, ha fatto il punto sull’andamento dell’anno che va a concludersi, condizionato – com’è noto a tutti – dall’imperversare del Covid-19 e dalle difficoltà imposte alle aziende dal lockdown, e non solo.

Affidandosi ad un titolo carico di suggestioni – “Filiera nautica: l’unione, la forza”, il presidente Cecchi ha ripercorso le attività salienti svolte dall’associazione, trascurando di soffermarsi su divisioni interne al comparto emerse in particolare nell’area della “piccola nautica”, e mettendo in evidenza alcuni dei risultati più significativi registrati in quest’anno così difficile.

Tra questi, è stata ricordata la recentissima approvazione del correttivo al Codice della Nautica, in vigore dal 22 dicembre; il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha consentito di salvare il leasing nautico; l’esclusione della responsabilità del cantiere costruttore e del fornitore di beni e servizi rispetto alla compliance IVA dell’armatore, prevista nella legge di bilancio; la sottoscrizione dell’accordo decennale con le istituzioni locali per l’affidamento a Confindustria Nautica delle aree per l’organizzazione del Salone Nautico di Genova; i nuovi strumenti di supporto alle imprese nautiche di ICE Agenzia e Simest; la risoluzione del contenzioso tra Stato e porti turistici in merito all’applicazione retroattiva dell’aumento dei canoni demaniali, adottata con il Decreto “agosto” del 7 ottobre; il chiarimento sull’applicazione dell’IVA turistica dei Marina Resort anche ai residenti nel medesimo comune in cui si trova il porto; la revisione della posizione italiana sul Tier III all’IMO, con la richiesta di sospendere l’applicazione della normativa sulle emissioni di NOx alle navi da diporto inferiori a 500GT.

Nella sua relazione il presidente Cecchi ha voluto sottolineare anche l’impegno di Confindustria Nautica nel quadro dell’emergenza sanitaria, con il grande lavoro di monitoraggio e analisi confluito nel piano per la riapertura programmata delle attività della filiera, che venne presentato alle autorità, alle task force governative e alle istituzioni regionali e che ha consentito la riapertura anticipata delle varie attività del comparto.

Il direttore generale Marina Stella si è soffermata invece sullo sforzo compiuto dai responsabili della gestione, ricordando che “nonostante il moltiplicarsi delle attività e dei servizi agli associati e le difficoltà di questo particolare 2020, tutta l’attività associativa ha visto mantenere in perfetto equilibrio il bilancio dell’associazione, approvato all’unanimità dall’assemblea.” Nell’occasione è stato ricordato che nel corso dell’anno hanno aderito a Confindustria Nautica oltre 100 nuovi soci (in gran parte dealer e agenzie) tra i quali s’è aggiunto proprio negli ultimi giorni dell’anno il prestigioso cantiere Nautor’s Swan.

Nel corso dell’Assemblea privata dei soci, poi, l’Ufficio Studi di Confindustria Nautica ha fornito un quadro dell’andamento del mercato, frutto di un'indagine condotta fra gli associati. “Abbiamo sottoposto alle aziende un questionario relativo al trend di fatturato 2020 e al sentiment sull’andamento dell’anno nautico in corso (2020/21) – ha spiegato il responsabile Stefano Pagani –. In relazione alla stima dei trend di chiusura dell’anno 2020, i risultati del questionario ai soci confermano le indicazioni qualitative emerse alla conclusione della stagione nautica, con una evidente dicotomia fra la componente industriale e quella delle imprese del turismo nautico.”

La distribuzione per il settore delle unità da diporto appare equilibrata, con il 44% del campione che indica una crescita di fatturato e il 41% che stima una contrazione. Dai segmenti merceologici degli accessori e dei motori emergono indicazioni più conservative: se la fascia di riduzione di fatturato risulta analoga a quella della cantieristica, quella di stabilità raggiunge il 35%, erodendo una quota di quella di crescita di fatturato. L’industria nautica potrebbe pertanto chiudere il 2020 con una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente.

Analizzando invece l’indotto a valle del turismo nautico compaiono tutte le criticità derivanti dagli effetti della pandemia sugli spostamenti internazionali, con l’evidente mancanza di clientela extra UE nel Mediterraneo. Se per la portualità e i servizi circa il 57% del campione segnala una riduzione di fatturato, questo dato sale addirittura all’82% per il segmento del charter nautico, con due imprese su tre che indicano una contrazione del volume di affari superiore al 20%.

Passando al sentiment sull’anno nautico in corso, le imprese dell’industria nautica sembrano dimostrare una maggiore fiducia: per il settore delle unità da diporto, oltre due aziende associate su tre indicano una crescita rispetto al precedente anno nautico, con soltanto il 7% del campione che indica invece una possibile contrazione. Per il segmento accessori/motori il 41% degli operatori interpellati segnala una crescita e il 49% una stabilità.

Nell’ambito del turismo nautico si registra una distribuzione più positiva rispetto al consuntivo 2020: 44% crescita e 50% stabilità per marina e servizi; 50% crescita e 26% stabilità per il settore del charter. È importante sottolineare però che i dati, in particolare per il charter, si riferiscono a un confronto con la peggiore stagione degli ultimi 20 anni e che una previsione di crescita non potrà senz’altro corrispondere a un ritorno ai livelli pre Covid.

Lo studio di Customer Insight Business Intelligence sul Salone di Genova, realizzato da GRS Research & Strategy (agenzia indipendente di analisi qualitativa e quantitativa sui grandi eventi) ha messo in luce la soddisfazione riscontrata sia nei visitatori, sia negli espositori della 60esima edizione, unico evento europeo capace di ottenere la compliance con le misure di contenimento dell’emergenza Covid. In particolare il 67,3% degli espositori ha trovato molto interessante la qualità dei visitatori, il 73,9% consiglierebbe la partecipazione ai colleghi e il 68,8% considera il Salone uno strumento fondamentale per la propria attività. Circa l’85% dei visitatori si è espresso in maniera decisamente favorevole in merito alla scelta di mantenere l’edizione 2020 dell’evento.

In conclusione Alessandro Campagna ha illustrato i dettagli del progetto di riqualificazione del nuovo waterfront di Levante, che ridefinirà il layout del Salone Nautico di Genova e conferirà alle aree un assetto di livello internazionale. Nell’occasione sono state annunciate, infine, le date della 61ma edizione del Salone, che si terrà a Genova dal 16 al 21 settembre 2021.

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Giovedì 17 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 19-12-2020 14:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA