Il Dubai Boat Show 2018

Salone di Dubai: la Dolce Vita 3.0 conquista gli Emirati Arabi. Azimut-Benetti, Ferretti Group e Baglietto protagonisti

di Sergio Troise
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DUBAI - Dalla Florida agli Emirati arabi, la flotta italiana di super yacht e mega yacht rimane protagonista del mercato del lusso. E dunque, dopo Miami (15-19 febbraio) ecco i big del Made in Italy della nautica alla 26ma edizione dell’International Boat Show di Dubai, con l’obiettivo di conquistare la scena dal 27 febbraio al 3 marzo.

Tra lusso e divertimento. Al di là del business, l’International Boat Show di Dubai è un evento dedicato a chi può godersi la vita tra magnifici yacht, sport acquatici e attrazioni varie. Qui, tra le navi da diporto che dondolano lungo le banchine dell’esposizione, si fanno apprezzare offerte gastronomiche d’ogni tipo, si assiste a concerti sorseggiando un drink in riva al mare, si visitano gallerie d’arte, si esplora lo shopping village e si ammirano incredibili supercar in esposizione accanto alle barche.

Bandita la noia. Organizzato dal World Trade Center presso l’International Marine Club, il Salone di Dubai è dunque un appuntamento irrinunciabile per i grandi gruppi come Azimut/Benetti, Baglietto e Ferretti Group, che anche su questa sponda del Golfo Persico vantano una solida reputazione e un giro d’affari non indifferente.

L’ottimismo non manca. Marco Valle, amministratore delegato di Azimut Yachts, è talmente convinto delle capacità di “fare presa” sul (facoltoso) pubblico locale da aver impostato la campagna di lancio dei propri prodotti sulla volontà di esportare anche in questi territori il concetto di Dolce Vita 3.0, ovvero la strategia del brand che esalta lusso, joie de vivre e Made in Italy di ultima generazione.

Dati comfortanti. A regalare fiducia alcuni dati non da poco, ricordati dallo stesso Valle: «Il 30% degli yacht della linea Grande sono stati venduti proprio in Medio Oriente, area che negli ultimi 5 anni ha visto triplicare il fatturato del brand”. E ancora: le prime due unità del Grande 35 e 27 Metri sono state consegnate proprio a clienti mediorientali, e stessa destinazione è già prevista per la prima unità del Grande 32 Metri model year 2019, che sarà presentato a Cannes a settembre 2018. Se non bastasse, Valle ha tenuto a far sapere che “il piano di consegne a breve termine prevede l’arrivo in Medio Oriente di uno yacht al mese».

Orgoglio e ambizioni. Anche in casa Ferretti la pensano allo stesso modo. E infatti alla vigilia dell’apertura del Salone di Dubai l’avvocato Galassi, Ceo della holding, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di essere presenti anche quest’anno al salone più importante del Medio Oriente, che rappresenta, assieme all’Europa, uno dei mercati principali. I nostri clienti che vivono in quest’area sono fra i più sofisticati e attenti armatori, e trovano in CRN il partner ideale per realizzare yacht su misura, in cui ogni dettaglio rispecchia il proprio gusto e personalità». Ciò detto, nessuna imbarcazione con marchio CRN è stata esposta, ma l’occasione del Salone di Dubai è stata colta per illustrare a una qualificata selezione di ospiti la strategia del marchio, i valori del cantiere e la capacità di creare imbarcazioni iconiche, al top per design, tecnologia, artigianalità e cura dei dettagli.

Una flotta di prestigio. Tra Ferretti Group e Azimut sono dieci (5 per parte) le imbarcazioni che hanno occupato la “prima fila” del palcoscenico di Dubai. In entrambi i casi i cantieri si sono riservati anche tre anteprime per il mercato locale: Azimut ha dedicato al pubblico degli Emirati le première dell’Azimut Grande 27 Metri, del 60 e del 40 Verve, mentre le altre due barche esposte sono il Magellano 76 e l’Azimut 77S, già note anche al pubblico locale. Ferretti ha riservato invece alle “Gulf Première” il Riva 100 Corsaro, il Pershing 70 e il Ferretti Yachts 780: tre esempi di lusso, design e tecnologia ai massimi livelli del Made in Italy. Perfettamente in linea le altre due imbarcazioni, Riva Domino Super 88 e Ferretti 550.

Il colosso di La Spezia. Neanche Baglietto ha rinunciato, come detto, alla partecipazione al Salone di Dubai, dove ha presentato i più recenti progetti avviati nel cantiere spezzino. «La tappa negli Emirati è una vetrina strategica fondamentale per aprirsi a nuove opportunità di business e rappresenta per noi un ulteriore tassello dell’ambizioso piano di sviluppo commerciale che mira a rafforzare la presenza del brand in Medio Oriente, piazza strategicamente importante per la crescita della nostra realtà» ha dichiarato Michele Gavino, Ceo di Baglietto, svelando i piani operativi deliberati dal cantiere.

La linea semi dislocante. In una nota dell’azienda è stato dunque comunicato che “gli sforzi dedicati a ricerca e sviluppo hanno portato a un approfondimento del progetto del 50 metri semi dislocante, che va a completare la linea V-Line, includendo un 41 e un 55 metri (anche in versione ibrida). Questo modello completa la gamma V-Line, con prua verticale, che può contare sulle firme di prestigiosi designer come lo studio Santa Maria Magnolfi, Francesco Paszkowski (41m e 44m) e Hot Lab (38m, 41m, 44m e 50m). La linea tradizionale T-Line, che include un 43m, un 48m (anche in versione explorer), un 55m ed un 62, è invece tutta firmata da Francesco Paszkowsi. Infine, il progetto Sestante di 70m firmato Mulder Design rappresenta il top di gamma del marchio del Gabbiano che ha attualmente in costruzione nello stabilimento di La Spezia 4 nuove imbarcazioni: un 54m, un 55m T-Line dislocante in acciaio e alluminio, un 43m Fast Line e un nuovo 48m T-Line gemello dell’ultimo varo “Andiamo” che sarà protagonista della prossima stagione nautica, a partire da settembre. Tutto ciò dopo il recente annuncio dell’acquisizione di una nuova commessa di 40m RPH completamente in alluminio disegnato da Horacio Bozzo e con gli interni firmati da Achille Salvagni.


 

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Martedì 27 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 28-02-2018 23:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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