Una spettacolare panoramica in notturna dell'edizione 2022 del Salone nautico di Venezia

Il Salone nautico di Venezia ha chiuso con un bilancio positivo: 30.000 visitatori per 300 barche e sostenibilità in primo piano

di Sergio Troise
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VENEZIA - Si è rivelata un successo la terza edizione del Salone nautico di Venezia, evento nato un po’ in sordina tre anni fa, condizionato dalla pandemia, ma ora lanciato verso traguardi sempre più ambiziosi. 300 sono state le barche in esposizione, 200 le aziende rappresentate all’Arsenale, magico palcoscenico messo a disposizione dalla Marina Militare e dedicato a 30.000 visitatori avvicendatisi lungo le banchine per 9 giorni, dal 28 maggio al 5 giugno. Alla chiusura, hanno espresso soddisfazione espositori e organizzatori, in testa il sindaco Brugnaro, che ha già annunciato le date fissate per l’edizione 2023: dal 31 maggio al 4 giugno. “E’ nostra intenzione – ha dichiarato il primo cittadino della città lagunare – affermarci come capitale del mare, rafforzando la nostra candidatura a capitale mondiale della sostenibilità”.

Il tema della salvaguardia ambientale è stato infatti al centro dell’attenzione, e anche per questo il Salone di Venezia si è guadagnato le attenzioni delle autorità di governo, presenti con il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (veneziano doc), del ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, del ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, oltre al Governatore della Regione Veneto Luca Zaia e al direttore generale dell’ICE Roberto Luongo. Un parterre de roi che consente al Salone di Venezia di avere poco o nulla da invidiare a manifestazioni storiche e blasonate come il Salone di Genova, dal quale si discosta per la vocazione commerciale rivolta essenzialmente al versante adriatico e ai Paesi dell’Est, ma con il quale condivide, sia pure su dimensioni più contenute, l’impegno a sostenere la nautica come settore strategico per l’intero Paese.

Tra le prove concrete di questa seria attenzione al tema della sostenibilità, c’è stata la presentazione in pompa magna dell’E1 Series 2023, il campionato voluto da Alejandro Agag e Rodi Basso (gli organizzatori del Mondiale di Formula E), che vedrà protagonista la barca volante (su foil) a propulsione elettrica Race Bird, il cui primo equipaggio iscritto è proprio il Venice Racing Team (vedi articoli su questo sito).

A dare senso alla connotazione ambientalista dell’evento anche l’arrivo in Arsenale della Vogaposse, eco-avventura che ha portato una quindicina di professionisti milanesi a scendere il fiume Po con gli esili “quattro con”. In sintonia la Festa della Sensa e la seconda edizione della E-Regatta dedicata a mezzi a propulsione elettrica. Hanno arricchito il programma anche alcune iniziative dedicate all’avvicinamento dei bambini alla vela e il 30esimo anniversario della vittoria della Louis Vuitton Cup da parte del Moro di Venezia.

Il convegno intitolato “Innovazione e Sostenibilità, le nuove rotte della filiera nautica” ha dato ulteriore contributo alla causa ambientalista, facendo emergere, in particolare, progetti di sicuro interesse, come quello dell’Hydrogen Valley di Porto Marghera, che si propone di accelerare la transizione del sistema industriale del polo e di diventare un punto di scambio domestico ed internazionale per il settore energetico. Interessanti anche alcuni progetti dedicati allo studio della mobilità green in laguna e alla diffusione delle colonnine di ricarica per imbarcazioni elettriche.

Tra i grandi produttori hanno recitato un ruolo importante, nella terza edizione del salone veneto, i tre grandi gruppi italiani, Ferretti Group, Azimut-Benetti e Sanlorenzo, oltre agli stranieri Beneteau e Sunseeker. Il marchio Wally (della holding Ferretti) ha presentato in anteprima mondiale il Wallypower58, che segna l’inizio del rinnovamento dell’iconica gamma Wally, senza tuttavia tradire i consolidati punti di forza del marchio, da sempre distintosi per l’originalità del design, la disposizione degli spazi esterni e interni e le prestazioni.

Per il resto, la flotta della holding guidata dall’avvocato Alberto Galassi ha messo in mostra anche il già noto Wallytender43 e una selezione degli yacht più emblematici della propria gamma, ovvero i Ferretti 670, 780, 850 e 1000; i Pershing 6X e 7X, il Rivamare e il Custom Line 106. “E’ stata per noi una gioia esporre le barche più belle del mondo nella città più bella del mondo, in uno scenario unico come l’Arsenale, sospeso magicamente fra heritage e contemporaneità” ha tenuto a dire il Ceo del gruppo, Galassi.

Anche la società Timone Yacht, che rappresenta Azimut Benetti e non solo, ha manifestato piena soddisfazione. “Il bilancio è positivo – ha dichiarato il titolare Luigi Gambelli -. Abbiamo verificato una affluenza di pubblico di grande qualità. La formula di questo Salone ti permette di essere molto ospitale, seguire con cura chi arriva e fargli vivere un’esperienza a bordo in una location meravigliosa”.

Grande soddisfazione è stata espressa pure in casa Sanlorenzo. Il cantiere, già molto presente a Venezia in qualità di sponsor dei principali eventi culturali (Biennale Arte 2022 in testa), ha esposto gli yacht-crossover SX88 e SX76, imbarcazioni pensate per i veri amanti del mare, in cui le vaste superfici vetrate consentono un dialogo costante tra indoor e outdoor. La linea SX è stata rappresentata inoltre dall’SL78, entry level della gamma di yacht plananti, in grado di offrire il massimo possibile in 25 metri.

Absolute ha creduto in maniera particolare nel Salone esponendo gran parte della propria produzione, così come Sessa e Frauscher, che ha esposto i suoi modelli a propulsione ibrida.

Per la prima volta ha esposto a Venezia Rizzardi, marchio laziale affermatissimo sul versante tirrenico, che a Venezia ha esposto per la prima volta il noto INFive, ma ha anche svelato il progetto di una nuova linea di imbarcazioni open denominata GR (acronimo del fondatore del cantiere Gianfranco Rizzardi) che debutterà entro l’estate.

“Si andrà avanti nella logica dello stile sartoriale, ma con lo sguardo rivolto al futuro e quindi al green e ai materiali ecosostenibili” hanno anticipato gli attuali responsabili del cantiere Corrado e Damiano Rizzardi. Da parte sua, il responsabile delle vendite Giampaolo Capponi ha manifestato piena soddisfazione per la partecipazione al Salone di Venezia. “Ne è valsa la pena – ha dichiarato – e torneremo sicuramente. Lo faremo con più barche perché questa cornice oltre a essere meravigliosa è anche al centro di un bacino di utenza tutto da scoprire”.

Una prima “adriatica” è stata anche quella di Arcadia, il cantiere napoletano dell’hi-tech più avanzato, che ha portato a Venezia, con la collaborazione di Blue Yacht, lo Sherpa 80, imbarcazione di 24 metri, caratterizzata da una perenne connessione con l’ambiente marino e dalla presenza di pannelli solari che agevolano il risparmio d’energia. “È stata una grande soddisfazione essere presenti a Venezia, in una cornice unica – ha dichiarato il responsabile del marketing Francesco Ansalone -. Grazie a questo salone abbiamo avuto modo di coinvolgere la clientela che naviga nel Nord Est, allargando anche i nostri interessi per l’export”.

“Tutto ciò ci rende felici – ha dichiarato da parte sua il direttore markerting del salone Alberto Bozzo -. Gli espositori si sono dichiarati soddisfatti e molti cantieri ci hanno già confermato la partecipazione anche il prossimo anno, chiedendo lo stesso posizionamento e più posti barca. Quanto al pubblico – ha aggiunto – è arrivato in gran parte dal Nord e dall’Est Europa, rendendo credibile l’internazionalità dell’evento. Per questo sarà inevitabile portare avanti un progetto di espansione”.

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Lunedì 6 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 16:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA