Un primo piano della Costa Fascinosa

Salvare il mare, Costa Crociere in prima linea. A bordo della Fascinosa per l'evento “Goal 14”

di Antonino Pane
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PALERMO - Il mare come lo scrigno dell’uomo. È una miniera di risorse per l'economia. È il tesoro che dobbiamo conservare alle future generazioni. Si chiama Crescita Blu, è la strategia europea che si fonda sul riconoscimento dei mari e degli oceani quali motori dell'economia globale.  Questi sono stati i temi che si sono approfonditi a Palermo, a bordo di Costa Fascinosa nel corso del dibattito "Mare sostenibile: innovazioni e soluzioni per lo sviluppo dell’economia marittima", promosso da ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) e organizzato dalla Fondazione CMCC - Centro Euro- Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Costa Crociere.

Ma a sentire gli esperti la strada che lega al mare la crescita sostenibile delle nostre società esiste, attraversa la collaborazione tra la ricerca scientifica, l'innovazione tecnologica, l'educazione e la cultura, l'impegno congiunto del mondo dell'impresa, della pubblica amministrazione e della società civile. Questa strada va sotto il nome di Sviluppo Sostenibile. Ecco dunque come nasce l’evento Goal 14 - Vita sott’acqua – il Festival dello Sviluppo Sostenibile che per la prima volta è salito a bordo delle navi della flotta Costa. È non è un caso la scelta: le nuove navi della flotta andranno a  gnl  e sono un esempio concreto di innovazione responsabile, come ha ricordato Stefania Lallai, direttore sostenibilità di Costa Crociere.

L'incontro ha portato nel capoluogo siciliano un dibattito tra esperti che hanno evidenziato l'importanza di alcuni aspetti specifici del rapporto tra il  mare e le attività umane. Tra questi, il ruolo dell'innovazione tecnologica assume un'importanza operativa davvero rilevante nel momento in cui la scienza - come ha spiegato Giovanni Coppini della Fondazione CMCC - è capace di fornire previsioni del mare sempre più precise e dettagliate che consentono di vivere in maniera più sostenibile e sicura le attività che si svolgono in acqua, siano esse correlate allo sport, al tempo libero, o ad interventi in caso di eventi meteo estremi o di episodi gravi come naufragi o incidenti. Un'importanza particolare è stata riservata a quanto fanno le agenzie delle Nazioni Unite  per la promozione della conoscenza del mare. “Si tratta di strumenti essenziali per creare – ha spiegato Francesca Santoro dell'Intergovernmental Oceanographic Commission dell'UNESCO - una cittadinanza più consapevole,  promuovere nuovi lavori legati all'economia del mare e dar vita a una un'interfaccia efficace tra scienza e decisori politici”. 

La pesca non può non essere protagonista nella definizione di strada sostenibile ad un  utilizzo più accorto delle risorse marine. In questa prospettiva il patrimonio ittico dei nostri mari va considerato con una attenzione nuova, ispirata da una diversa cultura, che sappia guardare al mare in maniera olistica e partecipativa – come sottolineato da Franco Andaloro di Ispra e Stazione Zoologica Anton Dohrn – mentre allo stesso tempo, grande attenzione va destinata sia alle pratiche che aumentano il livello di sostenibilità ambientale delle attività di pesca, come quelle illustrate da Emilio Notti del CNR ISMAR, che allo stato dell'arte della Marine Strategy nel nostro paese, argomento affrontato da Silvestro Greco, docente presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

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Mercoledì 6 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 07-06-2018 18:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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