Il Sanlorenzo SL96 Asymmetric

Sanlorenzo, ecco l'SL 96 Asymmetric: yacht di 30 metri firmato Zuccon ispirato da Chris Bangle

di Sergio Troise
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DUSSELDORF - Una volta le barche di Sanlorenzo erano semplicemente belle ed eleganti, e facevano del gusto classico il loro punto di forza. Da qualche tempo a questa parte è tutto cambiato. Probabilmente da quando Massimo Perotti, patron del cantiere, ha fatto amicizia con Chris Bangle, il designer americano proveniente dall’automotive che ruppe gli schemi di casa Fiat con la Coupé degli anni 90, per non dire delle innovazioni introdotte in BMW. Un rivoluzionario, il grande Bangle, che ha finito con influenzare anche il design nautico, ispirando il lavoro fatto da altri specialisti come Bernardo Zuccon, giovane architetto figlio d’arte, che ha firmato l’ultimo, originalissimo progetto di Sanlorenzo: l’SL 96 Asymmetric, uno yacht di quasi 30 metri (29,06), con baglio massimo di 6,76, otto posti letto (più 6 di equipaggio), capace di navigare a 26/28 nodi grazie a due motori MTU da 2.216 hp.

Questa nuova imbarcazione è stata presentata al Boot di Dusseldorf 2020, dove è emerso il forte collegamento con il già noto SL 102 Asymmetric. Anche questo yacht si segnala infatti per l’originale soluzione “scritta” nel nome: l’asimmetria, ovvero la disposizione atipica degli spazi, in modo da ottenere una maggiore fruibilità delle aree interne e un migliore collegamento con quelle esterne. Più in dettaglio, è stato ripensato il layout, mantenendo il solo passavanti sul lato di dritta ed eliminando quello sinistro, che viene portato sul tetto della sovrastruttura. Attraverso questa configurazione asimmetrica è stato possibile recuperare circa 10 metri quadrati di superficie a favore degli ambienti interni. E ciò – viene spiegato - consente di sfruttare una maggiore flessibilità, avere a disposizione più spazio, godere di maggiore luminosità.

“Ogni progetto – dice Zuccon - nasce sempre dalla condivisione di un’idea che sia una sintesi tra la sensibilità del progettista e i desideri del committente. In questo caso l’input è stato chiaro: continuare il percorso progettuale iniziato con l’esperienza dell’SL 102 Asymmetric ponendosi come obiettivo la conservazione di stilemi e linguaggi che hanno caratterizzato il primo prodotto, rielaborandoli e plasmandoli per conferire a questo nuovo modello una propria identità. Abbiamo lavorato quindi sui dettagli, sull’individuazione di una simbologia che possa indurre l’occhio a trovare quelle significative differenze che rendano il prodotto riconoscibile all’interno della gamma”.

Degli interni si è occupata Laura Sessa, architetto specialista d’interior design, dedicatasi in particolare alla soddisfazione dell’armatore e dunque alla customizzazione della barca, che viene realizzata, per molte componenti, con lavorazioni tipicamente artigianali. “Il mio compito – ha detto Sessa - è trasformare i sogni dei clienti in realtà. Per me è importante tradurre le richieste dell’acquirente in un design elegante e armonioso, all’insegna di un’euritmia tra esterni ed interni. Per questo motivo sviluppo ogni progetto a stretto contatto con l’armatore seguendo ogni fase del lavoro, sin dagli inizi.”

I colori per gli arredi sono quelli tipici dell’area mediterranea, segno distintivo dei progetti firmati da Laura Sessa, la quale lascia comunque al cliente la possibilità di scegliere i materiali e i tessuti preferiti. Ma la personalizzazione non si limita alle coperture, si riferisce a tutti i rivestimenti, come i marmi, le essenze dei legni e quant’altro consenta all’armatore di scegliere il dettaglio che meglio rispecchi la sua personalità.

Tra i punti di forza dello yacht – vale la pena sottolinearlo - c’è il salone sul main deck che grazie al nuovo layout gode di un maggiore spazio interno: l’asimmetria ha infatti permesso di collocare da un lato un’ampia sala da pranzo con vetrata a tutt’altezza che affaccia direttamente sul mare, dall’altro un salotto che si apre su un balcone. Ciò permette di sfruttare la luce che arriva dalle due ampie vetrate laterali e dalla zona di poppa. Altro elemento distintivo è l’utilizzo di specchi nella lobby per aumentare la percezione e la prospettiva degli interni.

Le cabine, come detto, sono quattro, ampie e dotate di tutti i comfort. Per gli ospiti, la cabina Vip presenta le stesse caratteristiche di una Master, ha un bagno privato che si apre completamente con porte scorrevoli a specchio per creare un effetto prospettico di profondità, ma permettendo contemporaneamente il giusto effetto di riservatezza. La Master Cabin presenta la particolarità di svilupparsi su due livelli: al main deck troviamo il bagno (con lo stesso design di quello della cabina Vip) e la zona notte, mentre il dressing, a vista, è stato collocato nella parte ribassata della cabina, sfruttando così tutta la luce che arriva dallo skylight. Insomma, il massimo. Com’è giusto che sia per un cantiere che ha scritto la storia in materia di lusso, glamour e dolce vita a bordo.

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Mercoledì 29 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-01-2020 11:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA