Dimensioni importanti, design innovativo, eleganza senza tempo. E’ su queste basi che è nata la nuova ammiraglia della linea semidislocante di Sanlorenzo, l’SD132, yacht in composito di 40.7 metri nato dalla collaborazione con lo studio Zuccon e appena varato a Viareggio, dove verranno varate, a seguire, altre quattro unità già ordinate da armatori che non hanno perso tempo.
La nuova ammiraglia della linea semidislocante del cantiere guidato da Massimo Perotti arriva in un momento di grande attivismo dell’azienda, che appena una settimana fa ha compiuto un passo decisivo per rafforzare la propria presenza anche nel mercato dell’Asia-Pacifico con l’inaugurazione dell’ufficio Sanlorenzo Australia a Sydney, dove il marchio Bluegame ha debuttato con il BGX63, bestseller del brand, mentre Sanlorenzo ha portato due fra le sue imbarcazioni più iconiche, l’SD126 e l’SX76. Tutto ciò all’indomani del rendiconto periodico sui conti, che ha consentito a Perotti di dichiarare che “i risultati dei primi nove mesi dell’anno confermano ancora una volta la solidità del gruppo, che continua a crescere anche in contesti sfidanti, grazie ad una strategia bilanciata ed attentamente pianificata”.
E’ in questo clima di forte fiducia che si è svolta la cerimonia del varo del nuovo SD132, esempio più recente e più evoluto di una linea di prodotto che ha già incontrato il favore di una clientela internazionale che ha dimostrato di apprezzare le qualità di queste imbarcazioni fuori dal coro, in grado di distinguersi in tutte le dimensioni fin qui sperimentate (SD92, SD126, SD112, SD96, SD118 e SD90) per il pregio dei grandi spazi vivibili a bordo e le capacità di navigazione degne delle migliori navi da diporto.
“Siamo entusiasti del lancio del progetto SD132, che incarna la perfetta combinazione di dimensioni significative, design innovativo ed eleganza senza tempo, in perfetto stile Sanlorenzo” ha dichiarato Tommaso Vincenzi, presidente della Business Unit Yacht del cantiere, aggiungendo che “l’eccezionale risposta del mercato è stata confermata dai 5 contratti già sottoscritti prim’ancora del varo della prima unità.”
I volumi straordinari e una connessione diretta con l’ambiente marino sono stati gli obiettivi perseguiti dai progettisti. Obiettivi centrati, se è vero che tra i punti di forza del nuovo yacht c’è anche l’innovativa configurazione dell’ampia beach area, con la sua interconnessione al pozzetto in poppa. Qui le terrazze laterali, una volta rotate e aperte, offrono agli ospiti superfici calpestabili di grandi dimensioni (70 metri quadri) e liberano il pozzetto da ogni tipo di ostacolo visivo, trasformandolo in una terrazza aperta che permette agli ospiti di godere della massima connessione con il mare.
Oltre all’ampiezza dei volumi e degli spazi, e alla rivoluzionaria configurazione della beach area, l’SD132 si distingue anche per il fly-deck da 85 metri quadri. La zona living di prua, inoltre, presenta una mini piscina in cristallo dotata di sistema prendisole, che connette la zona prodiera al main deck.
Il garage laterale con varo trasversale, che può ospitare un tender fino a 6,25 metri offre un’ampia possibilità di allestimenti personalizzati. A questo spazio, nella zona prodiera, si aggiunge poi un ulteriore hangar pensato per ospitare toys o una barca di salvataggio.
Firmato da Zuccon International Project, il design del nuovo Sanlorenzo si caratterizza per una percezione di assoluto equilibrio e conferisce una particolare armonia visiva all’applicazione del concetto di asimmetria, di cui il cantiere di Ameglia è ideatore e pioniere nel mondo dello yachting. Su questa imbarcazione, in particolare, il walkway del main deck è posizionato sul lato sinistro e quello dell’upper deck sul lato destro, bilanciando i pesi e ottimizzando i volumi.
Grazie a questa configurazione, gli spazi di bordo vengono ottimizzati, interconnettendo i ponti e facilitando i camminamenti verticali, così da sfruttare al massimo i volumi interni. A tal proposito vale la pena ricordare che lo yacht presenta 4 cabine per gli ospiti nel lower deck, dove accoglie anche la zona equipaggio con dinette e laundry, e una cabina armatoriale di grandi dimensioni (55 metri quadri), posizionata nella zona di prua del main deck. Sempre sul main deck trova posto un grande salone con ampie finestrature, a cui ne fa da controcanto un secondo nell’upper deck.
Una nota del cantiere informa che “dalla collaborazione con Zuccon International Project, che continua anche per il design interno della prima unità di SD132, nasce un progetto che celebra l’unicità e pone l’armatore al centro, offrendo una barca che interpreta e valorizza le sue esigenze in ogni dettaglio”.
Gli interni del nuovo yacht riflettono dunque il percorso stilistico intrapreso a suo tempo dallo Studio Zuccon, volto a valorizzare un concetto di naturalezza e a stabilire un legame sensoriale tra l’armatore e l’imbarcazione. “Un moodboard materico e colori ispirati alla terra creano ambienti autentici, bilanciati e accoglienti” viene sottolineato ad Ameglia. E quanto agli esterni, viene aggiunto da Bernardo Zuccon che “testimoniano l’impegno nella ricerca, con soluzioni distributive innovative e flessibilità tecnologica, che integrano perfettamente la barca con la natura circostante, enfatizzando la vivibilità degli spazi.”
Soluzioni originali caratterizzano gli interni, con soluzioni che possono anche non piacere a tutti, come la finitura simil cemento pietra, che enfatizza forse l’idea della barca intesa come una sorta di villa galleggiante. Discorso simile per la scelta dei legni e dei tessuti, che conferiscono agli ambienti un calore e un feeling speciali, degni di una casa più che di una barca. De gustibus. Sarà comunque da tutti apprezzata la scelta di utilizzare materiali “attenti” alla sostenibilità.
A proposito di sostenibilità, per ora non sono state fornite dal cantiere informazioni su eventuali motorizzazioni ibride o sull’impego di carburanti “puliti”. Al momento è prevista soltanto la possibilità di scegliere tra una coppia di MAN V12 da 1650 hp e una di Caterpillar C32 da 1622 hp. La velocità massima dichiarata è di 17 nodi. Non dichiarata, per ora, l’ideale velocità di crociera (presumibilmente tra 10 e 12 nodi), mentre viene data per approssimativa un’autonomia di 3.200 miglia.
Il risultato è una barca solidissima, in linea con la tradizione dei semidislocanti di Sanlorenzo, capaci di garantire grandi autonomie per raggiungere anche le destinazioni più lontane: il nuovo yacht, in particolare, consente un’autonomia di 3.200 miglia, rendendolo adatto anche alla navigazione transoceanica.