Il trimarano Maserati di Soldini danneggiato dalla tromba d aria

Tromba d’aria investe il trimarano Maserati di Soldini. Gravi danni. Lo skipper: «Tutta colpa del cambiamento climatico»

di Sergio Troise
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LA SPEZIA - Il vento tante volte anelato da Giovanni Soldini per far viaggiare veloce sui foil il trimarano Maserati, questa volta si è rivelato un nemico aggressivo, presentatosi sotto forma di tromba d’aria, che ha letteralmente fatto volare l’imbarcazione dall’invaso su cui era poggiata, all’interno di un cantiere lungo il fiume Magra, nello spezzino. Non è stata ancora calcolata l’entità dei danni, ma le immagini parlano chiaro: varie parti dell’imbarcazione, lunga 21,2 metri e larga 16,8, sono andate distrutte, altre seriamente danneggiate.

“Il vento ha sollevato l’imbarcazione facendola uscire dall’invaso e l’ha scagliata a terra a metri di distanza. Una cosa spaventosa, mai vista, io non ero sul posto ma mi hanno riferito di scene apocalittiche, da uragano - ha raccontato lo stesso Soldini sui social -. Con una gru – ha aggiunto - rimetteremo la barca sulle selle e inizieremo a fare delle analisi con ultrasuoni per trovare i punti che hanno subito gli urti”.

Secondo lo skipper protagonista di alcune tra le regate più impegnative e prestigiose (la più importante, nel 2022, la RORC Transatlantic Race, la più recente la Tre Golfi disputata a maggio tra Napoli, Gaeta e Sorrento) “questi eventi meteorologici così violenti, che causano danni gravissimi, sono collegati alla temperatura elevata dell’acqua del Mediterraneo e sono sempre più frequenti. Temo che tra settembre e ottobre ci saranno altri disastri. L’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti, per limitare le conseguenze dobbiamo agire ora”.

Una dichiarazione in linea con le scelte fatte a suo tempo dallo skipper milanese e dall’armatore di Maserati (il presidente di Stellantis John Elkann): subito dopo la vittoria nella RORC, nel gennaio scorso, fu infatti annunciato che Giovanni Soldini si sarebbe unito al programma di Ocean Literacy promosso dall’UNESCO tramite la Commissione Oceanografica Intergovernativa (COI) che mira ad aumentare consapevolezza e conoscenza di tutti sul mare.

Ed è proprio con questi obiettivi che è stato poi annunciato anche un processo di trasformazione del trimarano con le insegne del Tridente in laboratorio oceanografico. Tra le tante novità, anche l’installazione di un sistema capace di analizzare costantemente le acque allo scopo di misurare la quantità di CO2 presente in superficie e mettere i dati raccolti al servizio della comunità scientifica.

Ciò detto, l’imbarcazione con le insegne Maserati – vale la pena ricordarlo – è sin dalla nascita un concentrato di alta tecnologia, costruita in materiali compositi, trattata con vernici speciali (ultraleggere) e costantemente aggiornata grazie al lavoro del progettista Guillaume Verdier e degli ingegneri dell’Innovation Lab di Modena, una sorta di santuario della ricerca avanzata e dell’innovazione, che non si occupa solo di auto, ma ha contribuito ad ottimizzare l’aerodinamica e la cinetica, facendo del trimarano un “missile” capace di volare sull’acqua a velocità elevatissime, anche superiori ai 50 nodi.

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Lunedì 22 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 23-08-2022 20:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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