VENEZIA - Il Covid, la guerra, la crisi politica, l’incertezza delle elezioni, l’economia disastrata, l’Italia in allarme e l’Europa in subbuglio… ce ne sarebbe per frenare qualsiasi aspettativa di crescita. E invece dal mondo della grande nautica, quella dei superyacht Made in Italy, continuano ad arrivare segnali di crescita, con novità di prodotto, investimenti cospicui, occupazione in aumento.
L’esempio più recente porta la firma di Wider, cantiere specializzato nella produzione di imbarcazioni eco-friendly, all’avanguardia per lo sviluppo delle motorizzazioni ibride oltre che per la riduzione dei rumori e delle vibrazioni, e per la capacità di assicurare agli armatori prodotti “sartoriali” full custom.
Dopo aver rinunciato alla costruzione di un nuovo capannone a Fano, dove il territorio non avrebbe sopportato l’impatto ambientale previsto, Wider ha scelto Venezia come nuovo sito produttivo per superyachts. Sarà il terminal impiantistico di Idromacchine a Porto Marghera ad ospitare il cantiere all’interno del quale prenderanno vita le nuove imbarcazioni dell’azienda guidata da Marcello Maggi, il manager al vertice di W-Fin Sarl, la holding che detiene il 100% del capitale di Wider.
Il 29 agosto si è svolta, alla presenza del sindaco di Venezia Brugnaro, la cerimonia di posa della chiglia della prima imbarcazione prodotta nel nuovo stabilimento: il Moonflower 72, spettacolare superyahct in acciaio e alluminio progettato in collaborazione con lo studio milanese Nauta Design: un autentico gigante del lusso, del comfort e dell’innovazione sviluppato su 4 ponti e con spettacolari soluzioni mirate al totale piacere della navigazione e del “buon vivere” a bordo, tra maestose scalinate, terrazze a pelo d’acqua, piscine, saloni e suite degne di hotel a cinque stelle.
Il design è comunque pulito e lineare, privo di orpelli superflui, le proporzioni sono equilibrate, connessioni esterne/interne senza soluzione di continuità e l’ampio uso del vetro aggiungono leggerezza e grazia visiva. Un punto di forza del design è il concept brevettato “The Island”, una “spiaggia” di poppa/beach club estensibile con murate abbattibili che abbraccia tre lati dell’area poppiera.
Il Moonflower sarà dotato del sistema di propulsione ibrido di ultima generazione Wider, che comprende due generatori a velocità variabile da 1860 kW ciascuno, forniti da MAN Energy Solutions, e un banco batterie al nickel sodio di circa 1MW di FZSoNick.
Grande attenzione, inoltre, è stata riservata al recupero dell’energia dispersa sotto forma di calore dal sistema di propulsione elettrica, nonché all’ottimizzazione del funzionamento delle dotazioni di bordo per aumentarne l’efficienza.
“Metteremo in acqua un capolavoro” dicono con orgoglio a Porto Marghera, sottolineando anche un significativo risvolto: “L’avviamento del cantiere avrà conseguenze anche in termini di occupazione e darà nuova linfa a tutto l’indotto locale, dai servizi agli artigiani”.
A meno di un anno dalla ricapitalizzazione del brand, Wider torna dunque ad essere protagonista nel settore dei superyacht full custom. E lo fa ripartendo da Venezia, con piena soddisfazione del management. “Questa città – ha detto infatti Maggi durante la cerimonia inaugurale – è un’icona mondiale per le sue bellezze artistiche e la sua laguna, ma al contempo con una ricca tradizione marinara e cantieristica, per questo mi ha sempre affascinato. Ed ecco perché, una volta verificate le risorse tecnologiche e gli spazi, sono stato ben felice di averla scelta come sede per la produzione dei nostri superyacht full custom.”
“La nostra scelta – ha tenuto a dire ancora il manager – si spiega anche con le indubitabili garanzie assicurate da una azienda come l’Idromacchine, che racchiude tutte le caratteristiche che cercavamo. Da un lato le loro forti competenze maturate in decenni di attività legate alle lavorazioni del metallo, dall’altro il nostro know-how applicato alla costruzione di yachts. C’erano tutti gli elementi per essere certi di costruire un prodotto leisure ad alto contenuto tecnologico, a cui si aggiunge tutta l’allure culturale e artistica di Venezia”.
“Forti della notevole esperienza acquisita in mezzo secolo di storia, siamo da anni un riferimento nella costruzione, montaggio, manutenzione meccanica ed elettrostrumentale di impianti industriali, infrastrutturali, navali e offshore” raccontano da parte loro Alessandro e Roberto Capuzzo di Idromacchine. “Questa partnership – aggiungono - costituisce per la nostra azienda l’opportunità di ampliare il nostro background grazie alle competenze di Wider, azienda indiscutibilmente all’avanguardia nel mondo della nautica da diporto più esclusiva, che ci ha impressionato favorevolmente con il suo progetto di sviluppo”.