Accuse a Uber: tattiche psicologiche per indurre gli autisti a lavorare di più

Accuse a Uber: usa trucchi psicologici per indurre gli autisti a lavorare di più

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NEW YORK - Tattiche psicologiche per indurre gli autisti a lavorare sempre di più e nei turni più "scomodi". La rivelazione dell'ennesima strategia messa in atto da Uber arriva da un rapporto del New York Times. La necessità di nuove tecniche di "incoraggiamento" deriverebbero dal fatto che gli autisti sarebbero ormai sempre più scontenti e insoddisfatti dei guadagni a fine mese e del calo degli incentivi e dei premi prosmessi a inizio carriera. Così con un esperimento dietro le quinte preso dagli studi di Scienze del comportamento li manipolerebbe con il fine di influenzare il loro lavoro.
 

 

Come? Tecniche di videogiochi e benefici non monetari per ingannare i conducenti a lavorare più a lungo. Una algoritmo intelligente in grado di captare quando il conducente sta per disconnettersi e chiudere il servizio: in questo caso appare immediatamente sullo schermo il messaggio che annuncia al driver che l'obiettivo è quasi vicino e che a breve riceverà il bonus-premio. In alcune città Uber ha già sperimentato i popup che li incoraggiano a continuare a prestare servizio per raggiungere l'agognato premio: «Sei quasi a metà strada, congratulazioni»
Gli psicologi hanno da tempo notato che l'incoraggiamento verso un obiettivo concreto può motivare le persone a completare un compito difficile.
 

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Lunedì 3 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 04-04-2017 09:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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