MILANO – Che Anna Wintour, la signora della moda più potente al mondo, sia presente alla Fashion Week milanese fa sempre notizia. Ma che la si incontri negli spazi Audi in via della Spiga 26 genera curiosità. Il mondo dell’automobile, si sa, ha un motore che alimenta costantemente progetti di comunicazione. Con risonanze su territori più diversi che vanno dallo sport al design e, appunto, alla moda. L’auto contamina e si lascia contaminare in un processo osmotico cercando di intercettare continuamente l’attenzione dei più distratti e raccontare i propri valori ad un pubblico di non appassionati. Tutte le Case ci lavorano con l’obiettivo di creare notizia ma non è sempre facile generare interesse.
A Milano il marchio Audi, ha fatto strike. Dopo aver ridisegnato gli spazi ex Dolce e Gabbana, con uno degli studi di interior design più riconosciuti a livello internazionale (Marcel Wanders Studio ndr), e averlo aperto al pubblico durante la Design week per scoprire una delle installazioni più visitate del Fuorisalone - di cui Audi è co-produttore - lo ha trasformato in una mostra temporanea di fotografia. Ma non con una mostra di un bravo e riconosciuto fotografo, ma di albert Watson, a detta di tutti, il più grande fotografo ritrattista vivente. Per intenderci l’autore delle foto più straordinarie di Alfred Hitchcock, Steve Jobs, David Bowie, Andy Wahrol, per citarne solo alcuni. Ed è in questo contesto che si aggiunge un singolare momento di comunicazione che chiude un progetto ambizioso.
Anna Wintour, Mrs Vogue, regina incontrastata e icona del fashion, incontra Albert Watson, altra icona vivente. Con Massimo Faraò, Direttore Marketing di Audi Italia, esplorano incuriositi i valori del marchio automobilistico e delle due vetture elettriche simbolo della trasformazione che la Casa sta realizzando verso la mobilità sostenibile. Un orizzonte molto vicino per Audi che ha già all’attivo la gamma di modelli elettrici più ampia al mondo e integralmente prodotta in stabilimenti carbon neutral. Un incontro di visioni: moda, fotografia, mobilità del futuro. Non capita davvero tutti i giorni.