Bebe Vio protagonista della campagna Toyota

Gli atleti “invincibili” del Coni con Toyota per una spettacolare campagna sulla ripresa dell’Italia

di Sergio Troise
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ROMA - Avete mai sentito parlare degli unbreakable? Sono persone fuori dal comune, che hanno affrontato e superato con coraggio sfide difficilissime, fisiche o emotive. E sapete cos’è la Kintsugi? E’ l’antica tecnica giapponese che consente di ricomporre con preziosi fili d’oro un vaso a forma di goccia (il doroppu) andato in frantumi. Conoscere il significato di queste due parole è determinante per comprendere il significato recondito che c’è nella campagna mediatica lanciata da Toyota in occasione dell’emergenza provocata dal Coronavirus. Una campagna ispirata dalle difficoltà imposte dalla diffusione della pandemia da Coronavirus, ma realizzata con l’obiettivo di dare forza e coraggio a tutti, per reagire e riprendersi.
 

Protagonisti della campagna sono dunque i 7 unbreakable che la filiazione italiana della Casa giapponese aveva selezionato per rappresentare il Toyota Team alle Olimpiadi e alle Paraolimpiadi di Tokio 2020. Della squadra fanno parte Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma; Ivan Zaytsev, capitano della Nazionale di pallavolo; Simona Quadarella e Gabriele Detti, entrambi campioni di nuoto; Ivan Federico, campione di skating; Andrea Pusateri, campione paralimpico di ciclismo; Ilaria Naef, campionessa di WCMX; Arianna Fontana, campionessa olimpica di short track, e Vanessa Ferrari, campionessa mondiale di ginnastica artistica.

Tramite i loro messaggi, accompagnati dalle note della Turandot di Giacomo Puccini, gli atleti, che hanno dovuto rimandare uno degli appuntamenti più importanti della loro vita, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo, trasmettono il loro messaggio di perseveranza, determinazione e di fiducia nella rinascita. Perché proprio loro? Perché sono atleti che hanno avuto il coraggio di “sfidare l’impossibile”. Di fronte a insuccessi o avversità, gli unbreakable sono in grado di rinascere più forti di prima e, per questo motivo, sono fonte d’ispirazione per chiunque trovi ostacoli lungo il proprio percorso: niente è impossibile se ci crediamo davvero!

Il riferimento alla succitata tecnica Kintsugi, ovvero alla possibilità di ridare forma al “doroppu”, un uovo andato in frantumi e ricomposto pezzo per pezzo con filamenti d’oro, vuol essere invece una metafora della vita: dopo una caduta ci si può rialzare, crescere e diventare migliori, più preziosi di prima.

“In questo momento difficile – spiega una nota di Toyota diffusa alla vigilia del via alla campagna mediatica – mentre noi tutti siamo chiamati ad andare oltre il nostro quotidiano, lottando in una corsia di ospedale a fianco dei più deboli, o più semplicemente restando a casa, vogliamo inviare all’Italia un messaggio di speranza e di incoraggiamento”.

“Siamo un popolo unico, abituato da sempre a scrivere storie impossibili e a superare incredibili difficoltà” – ha osservato Mauro Caruccio, amministratore delegato di Toyota Motor Italia -. E lo faremo anche questa volta! Le nostre cicatrici ci faranno diventare speciali, e perciò ripartiremo più forti, più uniti, più grandi. La comunità di Toyota e Lexus in Italia vuole fortemente trasmettere questo messaggio di speranza, perché amiamo il nostro paese e, con semplicità, vogliamo dare un piccolo contributo toccando il cuore di tutti gli italiani”.

Prim’ancora che la campagna mediatica del colosso giapponese dell’auto partisse, si sono spesi in dichiarazioni di grande apprezzamento il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il suo omologo del Comitato Paralimpico Luca Pancalli. “Il gruppo Toyota – ha detto il numero uno dello sport italiano - si dimostra una volta di più un compagno di squadra straordinario, promuovendo una campagna che mette ancora una volta al centro lo sport. Siamo orgogliosi che i valori del movimento, incarnati da atlete e atleti fantastici, diventino lo strumento per vivere questo momento di grande complessità per il nostro Paese con la consapevolezza di poter superare ogni ostacolo e vincere anche la sfida più difficile”.

In sintonia le osservazioni di Pancani: “Questa fantastica campagna di comunicazione coglie in pieno lo spirito dello sport, in particolare del mondo paralimpico. Nei momenti difficili – ha detto il numero uno degli atleti diversamente abili - tutti noi dobbiamo ripartire da ciò che siamo, dalle nostre abilità residue, trasformando ogni ostacolo in un’opportunità, con pazienza, coraggio e impegno. Questo è uno straordinario messaggio di speranza al nostro Paese che sta attraversando una grave emergenza ma che, come sempre, saprà rialzarsi con orgoglio e determinazione”.

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Venerdì 10 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 12-04-2020 15:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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