L'Audi E-tron Sportback durante la ricarica

Audi E-Tron, l'elettrica più veloce a ricaricarsi grazie alla tecnologia avanzata della batteria

di Nicola Desiderio
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ROMA - L’Audi E-Tron è la più veloce a rifornirsi anche se la potenza di ricarica dichiarata è la stessa di altre auto concorrenti. E il segreto sta nel sofisticato sistema di raffreddamento che permette di avere una potenza elevata per un arco di tempo più ampio.

A Ingosltadt insomma vogliono mettere i puntini sulle i delle parole “velocità” e “ricarica” dimostrando, dati alla mano, la superiorità della propria tecnologia in condizioni di utilizzo normali e non solo quelle dichiarate. La E-Tron è stata la prima auto elettrica a dichiarare una potenza di ricarica di 150 kW e oggi ci sono altre concorrenti che dichiarano un dato analogo o superiore ma, alla prova dei fatti, possono sostenerla per un tempo più contenuto e in una gamma di condizioni di carica più contenuta così che i tempi di fermo sono maggiori. Il numero a fare la differenza è il numero di kWh/minuto, ovvero la quantità di energia può accogliere nell’unità di tempo.

Con 150 kW di potenza e una capacità effettiva di 86,5 kWh teoricamente sarebbero necessari meno di 35 minuti per passare da 0 al 100%. Queste situazioni sono puramente ideali e non si verificano mai. È invece sicuro che le Audi E-Tron e Tron Sportback possono ricaricarsi praticamente alla potenza massima tra il 5% e il 70%. Dopo questa soglia la potenza di ricarica utile scende a 125 kW, si abbassa a 100 kW all’80% e poi scende ancora progressivamente fino a raggiungere meno di 50 kW al 100%. Questo accade perché la conduttività della batteria non ha un aumento lineare e, oltre una certa soglia, l’aumento della temperatura è tale da mettere in serio pericolo l’equilibrio termochimico della batteria.

Secondo l’Audi, le E-Tron sono addirittura più veloci di auto che dichiarano potenze di ricarica più elevate perché si tratta di valori nominali che possono essere mantenuti solo per breve tempo e per condizioni di carica assai più limitate. I concorrenti dunque si ricaricano a ritmo maggiore solo dal 5° al 15° minuto, ma poi frenano e al 20° minuto, mentre le Audi ricaricano ancora alla massima potenza, le altre sono già sotto i 100 kW e scendono ancora a circa 50 kW dopo 30 minuti e ben al di sotto dei 20 kW dopo un’ora. Il risultato è che le E-Tron fa il pieno di energia in 45 minuti mentre le concorrenti impiegano un’ora e mezza.

Dunque, il numero di kWh/minuto della E-Tron è molto più alto, sia come valore medio sia come valore effettivo dal 15° minuto di ricarica in poi. In soldoni, vuol dire che quando ci si muove tra il 5% e il 70% dello stato di ricarica della batteria, per rifornirsi dell’energia necessaria per fare 110 km bastano meno di 10 minuti mentre per avere tempi così brevi con i concorrenti bisogna stare intorno al 15%, mentre si allungano inesorabilmente con percentuali superiori. Anche il tempo di 30 minuti per andare da 0 a 80% è al momento imbattibile e misura tutta l’efficienza del sistema di ricarica della batteria delle Audi E-Tron.

Il segreto è nel sistema di raffreddamento che si basa su un circuito lungo ben 40 metri e che contiene 22 litri di refrigerante che mantiene la temperatura della batteria costantemente tra 25 e 35 gradi. Il sistema è concepito come una rete da letto a doghe che, grazie ad uno speciale gel termoconduttivo inserito tra gli interstizi dei moduli e delle celle, riesce ad attuare uno scambio termico particolarmente efficace in ogni zona della batteria. Questo sistema, oltre a garantire le prestazioni e la durata della batteria, permette anche la massima sicurezza in caso di incidente. Una differenza che, ovviamente, nessuno ha voglia di verificare.

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Mercoledì 6 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 08-05-2020 18:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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