La prima pietra fu posata nel 1980 al Salone di Ginevra con l Audi Quattro, un coupé dotato di motore 5 cilindri 2.1 da 200 cv e trazione integrale permanente

Audi festeggia un mito: “Quattro” è nella storia. Sono passati 40 anni dalla prima auto con la trazione integrale

di Nicola Desiderio
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INGOLSTADT - Quattro anelli vuol dire Audi e Quattro vuol dire trazione integrale. Un binomio oggi scontato, ma che nacque 40 anni fa segnando l’ascesa del costruttore di Ingolstadt verso traguardi sportivi, commerciali e di immagine che, da realtà marginale, in poco tempo l’hanno portato nell’Olimpo dei marchi premium Made in Germany. Un binomio talmente forte che, ad oggi, sono quasi 11 milioni le Quattro vendute e tutte le Audi a listino, tranne le A1, hanno versioni a trazione integrale che rappresentano il 44% delle vendite del marchio.
La prima pietra fu posata nel 1980 al Salone di Ginevra con l’Audi Quattro, un coupé dotato di motore 5 cilindri 2.1 da 200 cv e trazione integrale permanente. Fino ad allora, tranne qualche tentativo pioneristico, le 4 ruote motrici erano rimaste una prerogativa dei fuoristrada e invece, quando l’anno successivo l’Audi Quattro cominciò ad inanellare successi nel campionato mondiale rally vincendo nel 1982 il titolo Costruttori, nel 1983 quello per Piloti con Hannu Mikkola e l’anno dopo fece l’en plein con Stig Blomqvist, a tutti fu chiaro che le 4 ruote sempre in presa erano diventate sinonimo di sportività e sicurezza.

All’Audi Quattro è legata anche l’epopea di Michèle Mouton: prima donna ad aver vinto a Sanremo nel 1981 una gara mondiale e nel 1985 la terribile Pikes Peak dove l’Audi Quattro ha scritto il proprio nome altre due volte. Il costruttore tedesco ha dimostrato l’efficacia della trazione integrale anche in pista proprio negli USA vincendo nel 1988 prima nella Trans Am e l’anno dopo nell’IMSA GTO. Nel biennio 1990-91 ci fu il dominio nel DTM e nel 1996 la A4 Quattro Super Touring vinse tutti e 7 i campionati nazionali Turismo al quale aveva partecipato. Nel triennio 2012-14 sono invece arrivate le vittorie nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans con la R18 E-Tron Quattro ibrida.
Oggi sotto il nome di Quattro si celano 5 sistemi diversi di trazione integrale. Quello classico, con differenziale centrale meccanico che assegna il 60% della coppia alle ruote posteriori, è appannaggio delle Audi con motore longitudinale e cambio automatico a convertitore di coppia e alle RS4 Avant e RS6 Avant. La supersportiva R8 a motore centrale, per scaricare a terra il vigore del suo V10 5.2 da 620 cv, sfrutta un sistema con giunto centrale a lamelle che ripartisce la coppia tra le 4 ruote.

Concetto analogo è applicato sui modelli a motore trasversale sin dal 1999 ed è stato poi installato in molte auto del gruppo, a dimostrazione che il concetto Quattro ha modificato il DNA di tutti gli altri marchi, persino quelli più blasonati come Bentley e Bugatti fino a Porsche e Lamborghini che, ancora prima di entrare a far parte della galassia Volkswagen, avevano già compreso il valore tecnico della trazione integrale. Le Audi con motore longitudinale e cambio S tronic a doppia frizione utilizzano invece il sistema Quattro Ultra che, in condizioni di marcia normale, disinnesta l’albero di trasmissione in modo da ridurre gli attriti e favorire i consumi. L’ultima evoluzione è la trazione Quattro elettrica della E-tron e E-tron Sportback che unisce il meglio di tutti i sistemi: assegna il 60% della coppia all’assale posteriore, ma può ripartirla in tempo reale tra i due assali dandola per intero alle ruote anteriori oppure, per favorire l’efficienza, disinserendole del tutto con una rapidità impossibile ai sistemi meccanici. Ancora più avanzato è il sistema della E-tron S e E-tron Sportback S dotato di 3 motori.
Oltre a fornire 370 kW e prestazioni elettrizzanti (0-100 km/h in 4,5 s.), i due motori posteriori regolano indipendentemente la coppia su entrambi i lati donando ai suv tedeschi un’agilità e un piacere di guida degni di auto ben più vicine al suolo. 

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Lunedì 16 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 18-11-2020 12:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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