ZURIGO - Al lancio, l'unità più razionale della gamma di Audi Q2 è quella TDI a gasolio da 116 cavalli. È il diesel entry level per il quale mancano ancora i dati di omologazione, ma i consumi dichiarati nel ciclo misto europeo dovrebbero assestarsi poco sopra i 4,5 litri per 100 chilometri. Sufficientemente brillante, è una certezza: un quattro cilindri efficiente che ha già dimostrato la propria affidabilità su altri modelli.

La scelta in fatto di trasmissioni è ampia. Ci sono il cambio manuale a sei marce, quello a doppia frizione a sette rapporti S tronic e la sua versione più evoluta “di nuovo sviluppo”. Questa trasmissione ha un resa ancora più elevata ed è montata in combinazione con i motori da 2.0 litri TDI e TFSI, entrambi da 190 cavalli, rispettivamente con 320 e 400 Nm di coppia. Gli ingegneri hanno adottato un nuovo sistema di alimentazione dell'olio e ad attriti ridotti.

I cinque milioni di combinazioni si possono ottenere a cominciare dagli allestimenti. Che in Italia sono tre: Sport, Design e Business. A questi sono possono sommare due distinti pacchetti: Business (solo per Sport e Design) e Evolution. Poi ci sono non soltanto gli accessori originali, ma le varianti pensate per finiture interne, inclusi gli elementi retroilluminati della plancia, il cui colore può venire selezionato attraverso il sistema MMI.

Audi Q2 è quasi un peso piuma. Equipaggiato con il motore TFSI a tre cilindri supera di poco i 1.200 chilogrammi (massa a vuoto). Dal punto di vista aerodinamico, ingegneri e designer hanno lavorato sulle prese d'aria del paraurti e sui rivestimenti dei montanti e del sottoscocca, adottando anche minuscoli bordi a spoiler sui gruppi ottici posteriori raggiungendo il valore di 0,30 come coefficiente di Cx.