
Aumentano le Mercedes con la spina ma il diesel continua il suo successo

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Mercedes-Benz Italia chiuderà il 2024 in pari o leggermente meglio rispetto alle 52mila unità del 2023 con una quota del 3,3%, una fetta di clienti privati di oltre il 50%, decisamente superiore a quelle delle storiche concorrenti tedesche, e ottimi risultati sia per i van (oltre 11mila unità, +22%) sia per i 144mila nuovi contratti di servizio con un aumento del fatturato del 5%. «In un anno abbastanza complesso abbiamo ottenuto risultati importanti, consolidando il nostro business» ha dichiarato Marc Langenbrinck, presidente e ceo di Mercedes-Benz Italia che ha sottolineato anche l’ennesimo anno record per AMG, con oltre 3mila unità (+3%). Tutto questo alla vigilia del lancio della nuova CLA che rappresenta una svolta con la sua piattaforma MMA che avrà un’architettura elettronica definita da software governata da un unico sistema operativo proprietario.
La CLA avrà propulsioni elettriche in grado di garantire fino a 750 km autonomia e un ibrido 1.5 benzina a 48 Volt con consumi paragonabili ad un diesel. Nel frattempo, il motore a gasolio interessa il 74% di tutte le Mercedes vendute in Italia con punte di oltre il 90% per i van e i mezzi commerciali. Merito dell’efficienza di una famiglia di motori (4 cilindri 2 litri e 6 cilindri-in-linea 3 litri) il cui sviluppo è costato 3 miliardi di euro e che vanta tecnologie all’avanguardia come la costruzione interamente in alluminio, l’iniezione diretta common-rail a 2.500 bar, i sistemi di post-trattamento dei gas di scarico integrati in un unico blocco, le canne cilindro coniche rivestite in Nanoslide e i pistoni in acciaio, per ridurre gli attriti e garantire prestazioni, robustezza e rispetto dell’ambiente. Diesel con potenze da 96 cv a 367 cv, su un totale di 34 modelli (vetture e van) e offerti in purezza, con l’ibrido a 48 Volt e l’ibrido plug-in (PHEV) che garantisce fino a 123 km ad emissioni zero con consumi di 0,4 litri/100 km pari a 11 g/km di CO2. In quest’ultima configurazione vale il 23% dei Suv Mercedes immatricolati e rappresenta un autentico unicum sul mercato dove tutti i costruttori stanno introducendo un numero crescente di modelli ibridi ricaricabili, ma solo con il motore a benzina.
In totale, nel 2024 saranno oltre 6mila (+14%) le PHEV messe su strada da Mercedes in Italia, dunque l’11-12% del totale contro il 5% di elettrico. Il motore a gasolio dunque, con le sue intrinseche doti di efficienza e dosi di elettrificazione sempre maggiori, rimarrà ancora per qualche anno il pilastro di una casa che è stata la prima montare il diesel su una propria vettura nel 1936: era una W136 260d con un 4 cilindri di 2.545 cc da 45 cv che percorreva 9 km con un litro di carburante, oltre il 25% in più rispetto ad un corrispondente motore a benzina dell’epoca, e raggiungeva i 90 km/h. Oggi una E220d ha 197 cv, sfiora i 240 orari e fa quasi 21 km con un litro di gasolio. In mezzo, tante innovazioni come il turbo (1978), il filtro antiparticolato (1985), la distribuzione a 4 valvole (1983), il common-rail (1997), il Bluetec (2004) fino ad arrivare all’ibrido plug-in, disponibile su alcuni modelli Mercedes dal 2018 e destinato, con ogni probabilità, ad allungare la vita al diesel e alle sue virtù.