La maggior parte delle second-hand cars vengono acquistate attraverso il canale web

Usato, gli italiani preferiscono comprare le auto sempre più sul web

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ROMA - Non solo capi d'abbigliamento, smartphone e oggetti d'uso quotidiano: ora anche l'auto di seconda mano si acquista online. Una tendenza che da qualche tempo è approdata anche in Italia generando un mercato digitale in assoluta espansione. È questo il quadro emerso nel corso del convegno sul "Futuro visto dall'usato" organizzato a Roma da Carnext, società del gruppo Leaseplan specializzata nella vendita di auto provenienti dalle flotte aziendale. 

Secondo un'elaborazione del centro studi Fleet&Mobility su dati Unrae e Aci, i trasferimenti lordi dell'usato (comprese cioè le minivolture) nei primi tre mesi del 2016 si sono attestati a 1.243 con un aumento sull'anno precedente del 7,5%.  La maggior parte delle "second-hand cars" vengono acquistate attraverso il canale web. Solo per fare un esempio: Leaseplan, società che opera nel settore del noleggio a lungo termine e nelle flotte aziendali, vende annualmente in media 25mila vetture usate; di queste il 95% viene 'sceltò e acquistato esclusivamente online. Gli acquirenti, inoltre, si dividono tra intermediari commerciali (rivenditori specializzati) e privati che contano da soli il 15%.

La compravendita online diventa determinante anche se si considera il mercato dell'export con quasi 400mila vetture usate consegnate fuori dall'Italia nel 2015 con i Paesi dell'Est che fanno la parte del leone.  L'e-commerce funziona anche per la compravendita interregionale: il 16% delle vetture vengono acquistate e vendute fuori regione con ben 441.730 compratori e rivenditori che opera oltre i propri confini territoriali.  Cambia, in tal senso, come ribadito anche dai principali attori del comparto dell'Automotive intervenuti al convegno (concessionari e carmakers), la funzione degli showroom che da luogo di "vetrina" e acquisto dell'auto diventano uno spazio di "stoccaggio" delle vetture di seconda mano rivendute online.

Infine, un dato allarmante, sintomo diretto della crisi degli acquisti, riguarda l'anzianità del parco circolante: quattro anni fa le vetture dai 7 anni in su di vita rappresentavano la metà delle transazioni, mentre lo scorso anno hanno superato il 60%. Sono in particolare, le vendite di auto con oltre 10 anni ad aumentare, passando dal 29% del 2012 al 36% dello scorso anno.
 

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Domenica 17 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 20:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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