Il nuovo Dacia Bigster

Bigster, la versatilità in formato famiglia firmata Dacia. Nel nuovo Suv ibrido molta sostanza, linee scolpite e spazio a volontà

di Sergio Troise
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E’ ancora giusto parlare di Dacia come di un marchio low cost? “No, è sbagliato. E’ più giusto dire che le auto Dacia propongono acquisti intelligenti, razionali… noi da tempo abbiamo introdotto il concetto di auto semplici, affidabili, ben costruite e abbordabili nel prezzo… parlare tout court di low cost non dà il giusto valore al prodotto, che invece è buono, collaudato, affidabile… tutto ciò, senza trascurare i progressi fatti con il look di certi modelli… e poi, la nostra filosofia è basata su tre regole fondamentali: progettare auto che non devono essere costose; produrre in modo non costoso; organizzare una distribuzione economica”.

Questi concetti, chiari e netti, li illustrò nel lontano 2016, in un’intervista rilasciataci in occasione del Salone di Parigi, monsieur François Mariotte, all’epoca direttore commerciale per l’Europa di Dacia, il marchio rumeno di proprietà Renault, che su queste solide convinzioni ha costruito il proprio successo, resistendo con vigore alle difficoltà di un mercato sempre più competitivo e, negli ultimi tempi, all’assalto dei cinesi (con i quali ha addirittura avviato una collaborazione).

La formula ha resistito al tempo, regalando al marchio Dacia una credibilità crescente, con auto prodotte in Romania e Marocco, sempre su base Renault. L’ultima arrivata di questa famiglia in crescita non-stop è la Bigster, SUV di segmento C nato sulla piattaforma Cmf-B del gruppo francese. Lunga poco meno di 4 metri e 60 cm, alta circa 1,70, larga 1,81 (specchietti esclusi) e con passo di 2,7 metri, l’auto ha un aspetto piacevole, un po’ da station wagon e un po’ da fuoristrada, con linee scolpite e forme squadrate, che trasmettono un’immagine di robustezza e solidità. Il design, a ben guardare, è molto simile a quello della sorella minore Duster, con le forme squadrate che le permettono di avere uno stile subito riconoscibile. Stile che guadagna punti con l’opzione della carrozzeria con verniciatura bi-tono, dei cerchi in lega (da 17 a 19 pollici) e del tetto panoramico apribile (non su tutta la gamma).

L’abitabilità è uno dei punti di forza, con cinque posti comodi e un vano bagagli che può variare la disponibilità di spazio da un minimo di 612 a un massimo di 2002 litri, con misure intermedie tra 702 e 1912. Per la prima volta su una Dacia il portellone si apre elettricamente e addirittura il vano bagagli può essere trasformato in un letto largo 1,30 metri e lungo 1,90, con la possibilità di dormire per due persone e di montare anche una grande tenda (sono optional da 1.700 e 465 euro). Ma al di là di queste opzioni dedicate agli amanti del camping, la nuova Bigster è, come detto, una comoda auto a cinque posti, con i sedili che possono essere ripiegati in configurazione 40/20/40 e interni razionali, in grado di offrire spazio più che sufficiente in altezza e per le gambe. I materiali non sono di lusso, la plastica domina la scena, ma si fanno apprezzare dettagli come i ganci, gli anelli, una presa da 12V, la console centrale refrigerata che integra un bracciolo e un vano portaoggetti spazioso. E ancora: è previsto il climatizzatore automatico bi-zona, in modo che guidatore e passeggero possano scegliere in modo indipendente la temperatura che preferiscono, e nella parte posteriore il comfort è assicurato dalle bocchette di ventilazione dedicate. A beneficio del comfort anche la disponibilità di regolazioni elettriche e supporto lombare.

La plancia presenta un design moderno, arricchito da inserti a forma di Y che richiamano lo stile esterno dell’auto. Un aspetto innovativo e interessante è il touchscreen centrale da 10,1 pollici, presente di serie su tutte le versioni, una novità assoluta per il marchio. Lo schermo, tra l’altro, è affiancato da presa USB e da un comodo porta-smartphone dietro al volante. E’ disponibile di serie e consente la connettività con Apple CarPlay e Android Auto senza fili. Le versioni più avanzate offrono anche la navigazione connessa e un display per il conducente personalizzabile, che varia dai 7 ai 10 pollici a seconda dell’allestimento. La gamma prevede infatti quattro versioni: Essential, Expression, Extreme e Journey.

Già dalla Essential si trovano dotazioni come i cerchi in lega da 17″, il climatizzatore manuale e il sistema multimediale Media Display. L’Expression aggiunge comfort con il climatizzatore automatico bi-zona e i retrovisori ripiegabili elettricamente, mentre la Extreme è pensata per chi ama l’avventura, con il tetto panoramico apribile. La Journey punta al massimo del comfort e dello stile con verniciature bicolore e sedili a regolazione elettrica. Il sistema You-Clip, già apprezzato sulla Duster, fa il suo ritorno sulla Bigster (permette di agganciare facilmente accessori utili all’interno dell’abitacolo, come una torcia o un supporto per tablet). Da non trascurare la possibilità di avere sensori davanti e dietro e sistema di telecamere a 360°, utile non solo in parcheggio ma anche in fuoristrada. Tra i punti di forza spicca anche la possibilità di scegliere tra tre motorizzazioni diverse, tutte ibride, oltre all’opzione 4x4, come leggete in altro articolo.

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venerdì 29 agosto 2025 - Ultimo aggiornamento: 22:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA